CDP investe 1 miliardo di euro nella rigenerazione urbana di Roma
La Capitale riveste un ruolo centrale nella strategia di investimento di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) sul fronte della rigenerazione urbana. Degli 1,5 miliardi investiti a livello nazionale, infatti, 1 miliardo interessa Roma. A dirlo ieri l’AD di CDP Real Asset SGR, Giancarlo Scotti, nel corso dell’evento “Roma REgeneration Forum”.
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Intervenendo all’evento promosso dalla Fondazione ROMA REgeneration e dedicato ai nuovi modelli di sviluppo della città, Scotti ha infatti ricordato come “tra le iniziative già completate e in corso” il Gruppo CDP abbia in pancia “7 grandi progetti del valore complessivo di 1 miliardo di euro per la riqualificazione di circa 250 mila metri quadrati dislocati in varie zone della città".
Importi che certificano come i 2/3 degli investimenti di CDP nell’immobiliare - che ammontano complessivamente a 1,5 miliardi di euro a livello nazionale - interessino la città di Roma.
Il dato va letto all’interno dei numeri emersi dal rapporto “ROMA REgeneration”, presentato il 20 febbraio al Roma Regeneration Forum, che traccia le linee per arrivare a generare, entro il 2050, 144 miliardi di ricadute sociali per Roma grazie alla messa a terra di interventi di rigenerazione e di trasformazione urbana.
Gli investimenti di CDP Real Asset SGR a Roma
Operando su quattro settori di intervento (l’abitare sociale, la valorizzazione degli immobili, il turismo e le infrastrutture), CDP Real Asset SGR è il polo dedicato alle attività di fund e asset management nel settore immobiliare e infrastrutturale del Gruppo CDP.
La società del Gruppo CDP opera coniugando l’impiego di capitale paziente con il perseguimento della sostenibilità finanziaria degli investimenti e la generazione di impatti positivi sul territorio. Un’operazione possibile grazie al ruolo di catalizzatore di risorse finanziarie che permettono alla società di intervenire secondo i principi di addizionalità e complementarità rispetto al mercato.
In tale contesto, per quanto attiene l’impegno su Roma, secondo Scotti, "la sfida è interpretare le esigenze attuali all'interno di 'contenitori' storici e vincolati, riqualificandoli con progetti che rispondono alle necessità della PA e alle richieste dei privati, in una logica di riuso, ammodernamento della città e impatto positivo nei quartieri. Ciò in linea con la mission del Gruppo CDP di massimizzare con i propri investimenti l'impatto sull'economia, a beneficio di cittadini, imprese e territori".
Il primo rapporto della Fondazione Roma REgeneration
Come accennato, la strategia di investimento di CDP su Roma va letta in combinazione con i dati contenuti nel rapporto “Roma Regeneration Forum - Una visione per la città del futuro”, realizzato da Scenari Immobiliari per Roma REgeneration ETS, la fondazione sostenuta da DeA Capital Real Estate, Fabrica Immobiliare, Fondazione Roma, FS Sistemi Urbani (Gruppo Ferrovie dello Stato) e Investire (Gruppo Banca Finnat).
Secondo il rapporto, infatti, “a Roma i processi di rigenerazione urbana potranno interessare 11 kmq di superficie territoriale da oggi al 2050, recuperando a usi più attuali oltre quattro milioni di metri quadrati di immobili. Il valore aggiunto che la rigenerazione urbana porterà al mercato immobiliare (e quindi al valore della città) è quantificabile in 22 miliardi di euro e in ulteriori 40 miliardi di euro di impatto sociale ed economico per i cittadini. A questi volumi si potrà aggiungere, sulla base della piena attuazione delle previsioni urbanistiche vigenti, la trasformazione di 96 kmq di territorio, con lo sviluppo di 15 milioni di mq di nuove superfici, 58 miliardi di euro di valore immobiliare e 104 miliardi di euro di valore per i cittadini”.
Per arrivare a tali risultati, però, è necessario un lavoro congiunto e costante di tutte le istituzioni che hanno voce in capitolo sul tema. Da qui la prima proposta concreta espressa dalla Fondazione ROMA REgeneration, che richiede l'istituzione di un Tavolo permanente su Roma, con il coinvolgimento delle istituzioni centrali e territoriali, e il lancio di un concorso internazionale di idee che faccia emergere le potenzialità urbanistiche, ambientali, sociali e culturali della città.
Secondo il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, si tratta di una sfida che può essere vinta grazie alla presenza di una serie di fattori che oggi consentono di ”rendere possibile questa trasformazione, con un fortissimo livello di investimenti pubblici che concorrono a fare da leva a quelli privati, tra il Giubileo e il PNRR”.
In effetti, anche dai dati presenti nel rapporto, i progetti PNRR a Roma potrebbero avere il potenziale di incidere su alcune delle grandi criticità della città. Complessivamente, infatti, a Roma vi sono 279 progetti PNRR che vanno dal restauro e la valorizzazione del patrimonio culturale, al potenziamento delle infrastrutture, passando per gli asili nido, fino alla rigenerazione urbana promossa tramite un set di misure, inclusi i Piani urbani integrati situati nelle aree periferiche (Tor Bella Monaca, Corviale e Santa Maria della Pietà; tre progetti rientranti nei Programmi Innovativi per la Qualità dell’Abitare (PINQUA): Porto Fluviale, Tor Bella Monaca, Via Cardinal Domenico Capranica; la realizzazione e rigenerazione di tre complessi sportivi).
L’altro grande pilastro con cui si punta a risollevare Roma è il Giubileo 2025, in parte finanziato sempre grazie al PNRR. Complessivamente parliamo di 4,362 miliardi di euro, per un totale di 187 interventi.
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