CDP Venture Capital lancia Energy Tech del Fondo Corporate Partners I
Prende il via il comparto Energy Tech del Fondo Corporate Partners I di Cdp Venture Capital, lo strumento di corporate venture capital che ha l’obiettivo di coinvolgere le principali aziende italiane e internazionali in operazioni di investimento e collaborazioni con startup in settori quali i servizi, l’energia, la manifattura e le infrastrutture.
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Con la prima raccolta da 80 milioni di euro, è operativo il comparto Energy Tech del Fondo Corporate Partners I di Cdp Venture Capital.
Si tratta di un closing che ha già coinvolto aziende impegnate nel mondo dell’innovazione come Baker Hughes, energy technology company che ha a Firenze l’headquarter globale della divisione Turbomachinery & Process Solutions, Edison, uno dei principali operatori in Italia impegnato nello sviluppo della generazione rinnovabile e low carbon, nei servizi di efficienza energetica e nella mobilità sostenibile oltre che nell’approvvigionamento di gas naturale, Snam, una delle principali società di infrastrutture energetiche al mondo e Italgas, leader in Italia e in Europa nella distribuzione del gas.
Come funziona il comparto Energy Tech?
L’obiettivo è investire in startup e PMI ad alto potenziale innovativo ed impegnate nella sfida della transizione energetica, promuovendone lo sviluppo in collaborazione con utility di rilievo, nel ruolo di Limited Partner del comparto.
I principali ambiti di interesse riguardano la transizione energetica e la circolarità, e in particolare soluzioni per l’efficienza energetica, le fonti rinnovabili, la mobilità sostenibile, la cattura, gestione e stoccaggio della CO2, il monitoraggio e la gestione delle reti di distribuzione, i servizi di flessibilità e le comunità energetiche, così come l’esplorazione dei vettori energetici emergenti come l’idrogeno e altri gas rinnovabili.
Gli operatori coinvolti come investitori nel Fondo Corporate Partners I hanno la possibilità di avere un osservatorio privilegiato sui trend emergenti e sul mondo dei nuovi progetti innovativi in ambito energy, partecipando in modo attivo all’esplorazione di opportunità tecnologiche e alla ricerca di startup per supportare ed accelerare l’evoluzione del proprio modello di business in accordo con il percorso di transizione energetica.
Questa collaborazione tra CDP Venture Capital e il mondo corporate rappresenta una leva importante per promuovere l’ecosistema italiano delle startup emergenti, facendo leva sul comprovato know how di CDP nel venture capital e sulle competenze energy di player di rilievo.
Energy Tech, un tassello del Fondo Corporate Partner I di CDP VC
Energy Tech è uno dei quattro comparti del Fondo Corporate Partners I: il nono fondo di investimento lanciato da CDP Venture Capital Sgr, in linea con gli obiettivi del Piano Industriale 2020-2022 che prevede un equilibrato mix di investimenti diretti e indiretti a sostegno dell’intero ecosistema italiano del venture capital.
Gli altri comparti del Fondo, per i quali è aperta la raccolta, sono:
- Industry Tech, comparto orientato alla ricerca di soluzioni legate a nuove tecnologie nel settore industriale manifatturiero nei campi dei nuovi materiali, IoT industriale, controllo qualità, robotica, manifattura additiva e applicazioni di hardware e software innovativi per la gestione e il controllo dei processi;
- Service Tech, incentrato su soluzioni per la transizione digitale delle aziende operanti nei servizi finanziari, assicurativi e B2B information afferenti, di cui alcuni esempi di ambiti di innovazione possono essere i pagamenti, soluzioni di wealth management, credit scoring innovativo, micro-assicurazioni personalizzate, soluzioni di welfare e wellbeing, applicazioni al settore di tecnologie e soluzioni di big data analytics e cybersecurity;
- Infra Tech, specializzato sui processi di progettazione, pianificazione, monitoraggio e gestione di cantieri e infrastrutture.
L’obiettivo del Fondo Corporate Partners I è di chiudere la raccolta in tutti i comparti entro la fine del 2022, con un target di sottoscrizioni pari a 100 milioni di euro per ciascuno dei quattro ambiti previsti.
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