La legge in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare ha previsto l'istituzione di un Fondo, presso il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, a sostegno dei disabili che hanno bisogno di un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione.
Tra gli obiettivi del Fondo rientrano:
- a) attivare programmi di intervento volti a favorire percorsi di deistituzionalizzazione, di supporto alla domiciliarità in residenze o gruppi-appartamento che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa familiare e che tengano conto anche delle migliori opportunità offerte dalle nuove tecnologie, al fine di impedire l’isolamento delle persone con disabilità;
- b) realizzare interventi per la permanenza temporanea in una soluzione abitativa extrafamiliare per far fronte ad eventuali situazioni di emergenza;
- c) realizzare interventi innovativi di residenzialità volti alla creazione di strutture alloggiative di tipo familiare o di analoghe soluzioni residenziali previste dalle normative regionali, che possono comprendere il pagamento degli oneri di acquisto, di locazione, di ristrutturazione e di messa in opera degli impianti e delle attrezzature necessari per il funzionamento degli alloggi e delle strutture medesimi;
- d) sviluppare programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e disviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile delle persone con disabilità grave.
La dotazione del Fondo è pari a 56,9 milioni di euro per l’anno 2016 e a 66,8 milioni di euro annui a decorrere dal 2017.
La ripartizione delle risorse tra le Regioni verrà approvata annualmente con decreto del Ministero del Lavoro, responsabile anche della definizione dei requisiti di accesso entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge. Saranno invece le Regioni ad adottare gli indirizzi di programmazione e i criteri e le modalità per la concessione e l’erogazione dei finanziamenti a valere sullo strumento.
Ai programmi potranno compartecipare anche le Regioni, gli Enti locali, realtà del terzo settore e altri soggetti di diritto privato con comprovata esperienza nel settore dell’assistenza alle persone disabili.