Ricerca, sviluppo e innovazione: cosa prevede la nuova disciplina sugli aiuti di Stato?
Tra le novità, l'applicazione delle nuove norme in materia di aiuti di Stato per R&S&I anche alle tecnologie digitali e alle attività connesse alla digitalizzazione - come ad esempio supercalcolo, tecnologie quantistiche, blockchain, intelligenza artificiale, cybersicurezza, big data e cloud o edge computing - per sostenere la transizione digitale in Europa.
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Adottata il 19 ottobre dalla Commissione UE, la disciplina RSI del 2022 stabilisce le nuove norme che gli Stati membri devono rispettare per concedere aiuti di Stato alle imprese che svolgono attività di ricerca, sviluppo e innovazione, garantendo allo stesso tempo parità di condizioni sul mercato.
Scopo della disciplina è agevolare le attività di R&S&I che, a causa dei fallimenti del mercato, non sarebbero svolte senza sostegno pubblico.
La normativa, infatti, consente agli Stati membri, a determinate condizioni, di fornire alle imprese e alla comunità di ricerca gli incentivi necessari per realizzare attività e investimenti importanti in questo settore.
La disciplina RSI applica il principio della neutralità tecnologica e riguarda pertanto tutte le tecnologie, tutte le industrie e tutti i settori per garantire che le norme non determinino in anticipo quali percorsi di ricerca potrebbero portare a nuove soluzioni per prodotti, processi e servizi innovativi.
Aiuti di Stato: novità per le attività di ricerca, sviluppo e innovazione
Andando a semplificare la disciplina RSI del 2014, le nuove regole sugli aiuti di Stati per attività di R&S&I introducono una serie di novità in linea con gli sviluppi normativi, economici e tecnologici degli ultimi anni, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi strategici dell'UE relativi alle transizioni verde e digitale.
Nel dettaglio, la nuova disciplina:
- aggiorna le definizioni esistenti di attività di ricerca e innovazione che possono beneficiare di sostegno in base alla disciplina RSI. Nello specifico, le modifiche precisano la loro applicabilità per quanto riguarda le tecnologie digitali e le attività connesse alla digitalizzazione (ad esempio supercalcolo, tecnologie quantistiche, blockchain, intelligenza artificiale, cybersicurezza, big data e cloud o edge computing). L'obiettivo è fornire certezza giuridica agli Stati membri e ai portatori di interessi, facilitando nel contempo gli investimenti in RSI che permetteranno di conseguire la trasformazione digitale nell'UE;
- consente il sostegno pubblico alle infrastrutture di prova e sperimentazione necessarie per sviluppare, testare e migliorare le tecnologie. L'obiettivo è rafforzare il rapido sviluppo e la conseguente diffusione di tecnologie di punta e innovative, in particolare mediante le piccole e medie imprese, facilitando nel contempo la transizione verde e digitale dell'economia dell'UE e contribuendo alla nuova agenda europea per l'innovazione;
- semplifica determinate norme al fine di agevolare l'applicazione pratica della disciplina e di alleggerire gli eventuali oneri amministrativi eccessivi per le imprese e le autorità pubbliche. Ad esempio, le nuove norme introducono un meccanismo semplificato per determinare i costi indiretti dei progetti di ricerca e sviluppo, che possono beneficiare di sostegno in base alle norme sugli aiuti di Stato.
Allo stesso tempo, la disciplina RSI del 2022 mantiene misure di salvaguardia per garantire che gli aiuti siano limitati a quanto necessario e non comportino indebite distorsioni della concorrenza.
Consulta l'allegato alla Comunicazione RSI 2022
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