Manovra 2021 proroga cassa integrazione. Esonero contributivo per chi rinuncia alla CIG
Diverse le misure per il lavoro nel testo della legge di Bilancio 2021 pubblicato in Gazzetta ufficiale. Oltre alla proroga della cassa integrazione, ci sono l'esonero contributivo alternativo alla CIG, gli sgravi per le assunzioni di donne e giovani e un Programma per l'occupabilità dei lavoratori.
Tutte le misure della legge di Bilancio 2021
La versione definitiva della legge di Bilancio 2021 (legge n. 178-2020) in vigore dal 1° gennaio conferma la proroga della cassa integrazione per altri tre mesi e la possibilità, per le aziende che rinunciano a richiedere i trattamenti di integrazione salariale, di usufruire di un esonero dal versamento dei contributi previdenziali per otto settimane. Misure già previste nel testo originario dal Governo a fronte dell'estensione del blocco ai licenziamenti fino a marzo 2021.
Tra le misure per il lavoro, confermati anche la proroga al 2029 della decontribuzione Sud - con una riduzione degli oneri a carico del Fondo Next Generation EU -, gli sgravi contributivi al 100% per le assunzioni di donne e giovani, ulteriori 800 milioni per il Fondo sociale per occupazione e formazione, che contribuiranno alla copertura dei Piani di recupero occupazionale nelle aree di crisi. Via libera anche alla stabilizzazione della detrazione spettante ai percettori di reddito di lavoro dipendente e di talune fattispecie di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, cioè il taglio del cuneo fiscale in busta paga, a decorrere dal 1° luglio 2020 e per gli anni successivi.
Modificato, invece, l'articolo relativo al Fondo da 500 milioni per le politiche attive. Un emendamento della Camera ha infatto destinato parte delle risorse al nuovo Programma Garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL), finalizzato ad incentivare l'inserimento nel mondo del lavoro dei beneficiari del Reddito di cittadinanza, dei disoccupati percettori di NASpI e dei lavoratori in cassa integrazione.
Il pacchetto lavoro nella legge di Bilancio 2021
- Cassa integrazione ed esonero alternativo alla CIG
- Fondo politiche attive e Programma GOL
- Piani di recupero occupazionale e Formazione duale
- Lavoro giornalistico e parità salariale di genere
Nuova proroga per la cassa integrazione
Dopo le 18 settimane previste dal dl Agosto e le sei settimane del decreto Ristori, la manovra prevede la concessione dei trattamenti di cassa integrazione ordinaria, assegno ordinario e cassa integrazione in deroga per altre 12 settimane, a valere su risorse per 5,3 miliardi di euro. A differenza di quanto previsto dai precedenti provvedimenti, però, la cassa integrazione è gratuita, i datori di lavoro, cioè, non sono tenuti a versare un contributo addizionale in caso di riduzione del fatturato inferiore al 20% rispetto al 2019 o in assenza di contrazione.
Le 12 settimane di cassa integrazione devono essere fruite tra il 1° gennaio e il 31 marzo 2021 per la CIGO ed entro il 30 giugno 2021 nel caso dell'assegno e della CIG in deroga. Eventuali periodi di integrazione precedentemente richiesti che siano collocati, anche parzialmente, in periodi successivi al 1° gennaio 2021 sono imputati, laddove autorizzati, alle 12 settimane.
Le domande devono essere inoltrate all’INPS entro la fine del mese successivo a quello in cui ha avuto inizio il periodo di sospensione o di riduzione dell’attività lavorativa. In fase di prima applicazione, il termine di decadenza è fissato entro la fine del mese successivo a quello di entrata in vigore della manovra.
Esonero contributivo alternativo alla CIG
In continuità con i decreti Agosto e Ristori, la legge di Bilancio riconosce ai datori di lavoro privati, con esclusione del settore agricolo, che non richiedono i nuovi trattamenti di integrazione salariale l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali a loro carico per un ulteriore periodo massimo di otto settimane, fruibili entro il 31 marzo 2021. La decontribuzione è concessa nei limiti delle ore di integrazione salariale già fruite nei mesi di maggio e giugno 2020, con esclusione dei premi e contributi dovuti all'INAIL, riparametrata e applicata su base mensile.
I datori di lavoro privati che abbiano richiesto l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali ai sensi del decreto Ristori possono rinunciare per la frazione di esonero richiesto e non goduto e contestualmente presentare domanda per accedere ai trattamenti di integrazione salariale.
Cassa integrazione straordinaria per cessata attività e imprese di rilevanza strategica
Sempre in tema di cassa integrazione, la manovra proroga inoltre per gli anni 2021-2022 la possibilità, per le imprese che cessano l’attività, di accedere, qualora ricorrano le condizioni previste dal decreto-legge n. 109-2018, ad un intervento di CIGS finalizzato alla gestione degli esuberi di personale, per un massimo di 12 mesi. L'onere è stimato in 200 milioni di euro per l’anno 2021 e di 50 milioni di euro per l’anno 2022, a valere sul Fondo sociale per occupazione e formazione.
Prorogata per gli anni 2021 e 2022, nel limite, rispettivamente di 130 milioni e 100 milioni di euro, anche la possibilità di accesso alla cassa integrazione straordinaria per le imprese con rilevanza economica strategica, anche a livello regionale, che abbiano esaurito la disponibilità di utilizzo della CIGS prevista dalla normativa vigente, in presenza di complessità dei processi di riorganizzazione o di risanamento aziendale o anche di gestione degli esuberi occupazionali. La proroga può avere una durata di 12 mesi in caso di riorganizzazione aziendale o di contratto di solidarietà oppure di 6 mesi in caso di crisi aziendale.
CIG in deroga per crisi aziendali incardinate presso unità di crisi
Nel passaggio parlamentare è stato poi inserito l’articolo 51-bis che riconosce alle Regioni e alle Province autonome di Trento e di Bolzano la possibilità di concedere ulteriori periodi di trattamento di integrazione salariale in deroga – per un periodo massimo di 12 mesi, anche non continuativi - per favorire il completamento dei piani di nuova industrializzazione, di recupero o di tenuta occupazionale relativi a crisi aziendali che sono incardinate presso le unità di crisi del Ministero dello Sviluppo economico o delle stesse Regioni. Questa opzione sarà disponibile per il solo 2021, nel limite di 10 milioni di euro.
Il Ministero del Lavoro potrà disporre acconti sull'erogazione del trattamento per garantire la continuità del sostegno al reddito dei lavoratori sospesi di aziende ricadenti in aree di crisi complessa con organico superiore a 500 unità lavorative e la concessione in determinate Regioni – ossia Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, qualificate inizialmente come zone rosse a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 - di trattamenti di CIG in deroga per ulteriori quattro settimane, aggiuntive rispetto a quelle inizialmente previste in conseguenza dell'emergenza.
Con l'articolo 52-bis, inoltre, è stata modificata la disciplina dell'indennità per i lavoratori di aree di crisi complessa della Campania, prevista dal decreto Agosto, estendendola a tutti i lavoratori della Regione e non solo ai lavoratori delle predette aree e prorogandone il termine di erogazione al 31 dicembre 2021.
Fondo politiche attive da 500 milioni
La legge di Bilancio istituisce inoltre presso il Ministero del Lavoro un Fondo per le politiche attive da 500 milioni di euro per il 2021, che sarà disciplinato da un apposito provvedimento.
La denominazione estesa dello strumento, "Fondo per l’attuazione di misure relative alle politiche attive rientranti tra quelle ammissibili dalla Commissione europea nell’ambito del programma REACT-EU", indica la volontà del Governo di collocare gli interventi nell'ambito delle misure finanziate dai fondi europei della Politica di Coesione. REACT-EU è infatti lo strumento ponte tra l'attuale e la futura Politica di Coesione previsto dal pacchetto UE per la ripresa dal Covid Next Generation EU.
Programma Garanzia Occupabilità (GOL)
Un emendamento approvato nel passaggio alla Camera ha stabilito che una parte delle risorse del Fondo, pari a 233 milioni di euro, sarà utilizzata per l’istituzione di un Programma nazionale denominato Garanzia di occupabilità (GOL), finalizzato all’inserimento occupazionale dei beneficiari del Reddito di cittadinanza, dei disoccupati percettori di NASpI e dei lavoratori in cassa integrazione.
Il Programma GOL finanzierà l’erogazione di servizi specifici di politica attiva del lavoro, nell’ambito del Patto di servizio personalizzato stipulato tra i soggetti disoccupati e i centri per l’impiego al fine dell’inserimento lavorativo. Un apposito decreto ministeriale, da emanarsi entro 60 giorni dall’entrata in vigore della manovra, individuerà le prestazioni tra quelle ammissibili al finanziamento del Programma REACT-EU e la loro declinazione a seconda della tipologia di beneficiari.
Assegno di ricollocazione
Le restanti risorse, pari a 267 milioni di euro, dovrebbero invece finanziare l'ampliamento della platea dei beneficiari dell’assegno di ricollocazione - attualmente riconosciuto ai percettori del Reddito di cittadinanza e ai lavoratori in cassa integrazione straordinaria (se previsto dall’accordo di ricollocazione tra azienda e organizzazioni sindacali) - a una serie di altri soggetti.
In particolare, sono ammessi all'assegno i soggetti nelle seguenti condizioni:
- collocazione in cassa integrazione;
- sospensione del rapporto di lavoro con collocazione in cassa integrazione per cessazione di attività;
- percezione di NASpI o DIS-COLL da oltre 4 mesi.
Restano esclusi coloro che al termine del periodo di fruizione degli ammortizzatori sociali sono in grado di raggiungere i requisiti per l’accesso al pensionamento.
Ulteriori risorse per Piani di recupero occupazionale e formazione duale
L'istituzione del nuovo Fondo per le politiche attive si accompagna al rifinanziamento, con ulteriori 600 milioni di euro il 2021 e 200 milioni di euro per il 2022, del Fondo sociale per occupazione e formazione, che dovrà contribuire alle azioni per il recupero, la riqualificazione e la formazione professionale dei lavoratori.
Al Fondo si attinge, per un importo di 180 milioni di euro, per il completamento dei Piani di recupero occupazionale nelle aree di crisi industriale complessa a favore dei lavoratori destinatari dei trattamenti di CIGS e di mobilità in deroga nell’anno 2021. Risorse che saranno ripartite tra le regioni con decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle finanze.
Sempre a valere sul Fondo sociale per occupazione e formazione la Camera ha incrementato da 50 a 55 milioni le risorse per il 2021 destinate al sistema duale, cioè all’integrazione della quota prevista per i percorsi formativi rivolti all'apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore e dei percorsi formativi rivolti all'alternanza scuola lavoro. Resta confermato a 50 milioni, come nella versione originaria del ddl, lo stanziamento per il 2022.
Lavoro giornalistico e parità salariale di genere
Tra le novità del testo definitivo c'è anche l'estensione ai giornalisti iscritti all'INPGI degli incentivi per la salvaguardia o per l'incremento dell'occupazione, con oneri a carico del bilancio dello Stato. In particolare, per le assunzioni effettuate a decorrere dal 1° gennaio 2021, le disposizioni legislative statali recanti sgravi o esoneri contributivi per il mantenimento dell'occupazione o per la creazione di nuovi posti di lavoro si applicano, salvo diversa previsione di legge, anche ai dipendenti iscritti alla gestione sostitutiva dell’INPGI con riferimento alla contribuzione per essi dovuta.
Il passaggio parlamentare porta in dote anche un nuovo Fondo per il sostegno della parità salariale di genere, con risorse pari a 2 milioni di euro a decorrere dal 2022, per interventi finalizzati al sostegno e al riconoscimento del valore sociale ed economico della parità retributiva tra uomini e donne e delle pari opportunità sui luoghi di lavoro. Un successivo decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, adottato di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze, ne individuerà le modalità di attuazione.
Consulta il testo della legge di Bilancio 2021 - Legge n. 178-2020 in Gazzetta ufficiale
Photo credit: Foto di StartupStockPhotos da Pixabay