In arrivo nuovi contributi a fondo perduto per ristoranti, bar e catering
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha stabilito le regole per l'erogazione di un bonus aggiuntivo in favore di ristoranti, bar e catering, particolarmente colpiti dagli effetti dell’emergenza Covid.
MISE, contributo a fondo perduto per la ristorazione collettiva
In particolare, il decreto del 29 aprile 2022 definisce i criteri e le modalità per l'assegnazione di contributi a fondo perduto extra in favore delle imprese operanti nel settore della ristorazione che hanno già ricevuto in precedenza i ristori previsti dal decreto Sostegni bis.
Nel provvedimento si fa riferimento anche all'ammontare degli aiuti, in ottica di coordinamento di questa misura con le altre adottate per sostenere la ripresa dell’attività imprenditoriale e per contenere gli oneri amministrativi e documentali a carico delle aziende beneficiarie.
In particolare, le risorse per l'erogazione dei nuovi indennizzi sono a valere sul Fondo, con una dotazione pari a 10 milioni di euro per l'anno 2021, istituito dal decreto Pnrr (decreto legge n. 152 del 6 novembre 2021, convertito nella legge n. 233 del 29 dicembre 2021).
Settore ristorazione, chi ha diritto al fondo perduto 2022?
I contributi a fondo perduto sono riservati alle imprese che sono risultate ammissibili agli aiuti previsti dal Sostegni bis, che svolgono quale attività prevalente - come comunicata con modello AA7/AA9 all'Agenzia delle entrate - una delle attività individuate dai seguenti codici ATECO:
- 56.10 - Ristoranti e attività di ristorazione mobile;
- 56.21 - Fornitura di pasti preparati (catering per eventi);
- 56.30 - Bar e altri esercizi simili senza cucina.
Come fare domanda per i ristori 2022?
La misura in questione rappresenta un contributo aggiuntivo per le imprese della ristorazione, perciò sarà erogato ad integrazione dell’ammontare dell’aiuto riconosciuto dal decreto ministeriale 30 dicembre 2021.
Ai fini del riconoscimento dei sussidi, l'Agenzia delle entrate provvederà ad un nuovo riparto a valere sulla dotazione aggiuntiva, in particolare:
- il 70% delle risorse sarà ugualmente ripartito tra tutte le imprese beneficiarie;
- il 20% delle risorse sarà ripartito, in via aggiuntiva rispetto all'assegnazione di cui al 70%, tra tutte le imprese che presentano un ammontare dei ricavi superiore a euro 100mila;
- il restante 10% è ripartito, in via aggiuntiva rispetto alle assegnazioni di cui al 70 e al 20%, tra le imprese che presentano un ammontare dei ricavi superiore a euro 300mila.
Il contributo sarà corrisposto dal Fisco mediante accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale indicato dal richiedente nell'istanza di accesso unitamente all'importo spettante. I beneficiari dei ristori sono tenuti ad adempiere, qualora rientranti nella casistica prevista, agli obblighi di pubblicazione delle agevolazioni ricevute.