Venture capital, nuova linfa per gli investimenti in startup nel 2024
Il primo semestre 2024 inverte il trend negativo registrato dal venture capital in Italia rispetto allo stesso periodo del 2023: ad un minor numero di operazioni (che scende da 177 a 135), infatti, fa da contraltare una decisiva crescita dell'ammontare investito sia da operatori domestici che esteri in startup e scaleup italiane, con un valore che si attesta a 600 milioni di euro (in aumento rispetto ai 510 milioni dello scorso anno). Sono alcuni dei dati più significativi che emergono dal Rapporto di ricerca Venture Capital Monitor – VeM sulle operazioni di VC nazionali.
Un Fondo di fondi per la patrimonializzazione delle PMI nel ddl Startup
Lo studio è stato realizzato dall’Osservatorio Venture Capital Monitor – VeM attivo presso LIUC Business School e realizzato con AIFI grazie al contributo di Intesa Sanpaolo Innovation Center e KPMG e al supporto istituzionale di CDP Venture Capital SGR e IBAN, con l’obiettivo di sviluppare un monitoraggio permanente sull’attività di early stage istituzionale svolta nel nostro Paese.
Venture Capital Monitor, i dati del primo semestre 2024
Nel primo trimestre di quest'anno sono state realizzate 67 operazioni, che diventano 68 nei successivi tre mesi (+1,5%). Quindi, il primo semestre 2024 si è chiuso con 135 operazioni (initial e follow on); in calo rispetto alle 177 realizzate lo scorso anno (-24%). Stesso andamento se si guarda solo ai nuovi investimenti, initial, che sono stati 94 rispetto ai 151 del primo semestre 2023.
Cresce, invece, l’ammontare investito sia da operatori domestici che esteri in startup e scaleup italiane, con un valore che si attesta a 600 milioni di euro, in aumento rispetto ai 510 milioni del 2023, distribuiti su 123 round (erano 158 nel primo semestre 2023). Tuttavia, è importante evidenziare che questo dato particolarmente positivo è influenzato da due deal di grande dimensione, che pesano per il 40% del mercato.
Si registra, inoltre, un aumento sull’ammontare investito in realtà estere fondate da imprenditori italiani che passa da 179 milioni a 270 milioni di euro, con un numero di operazioni in lieve calo rispetto all’anno passato (12 round rispetto ai 19). Sommando queste due componenti, il totale complessivo si attesta a 870 milioni di euro (erano 689 milioni nel primo semestre 2023).
L’indice VeM-i fa registrare un valore pari a 1.150 nel secondo trimestre del 2024, in linea con i primi tre mesi dell’anno, ma distante dai valori trimestrali monitorati negli anni recenti. "Se si vuole far arrivare al mercato tecnologie e innovazioni che provengono dal mondo della ricerca è fondamentale fare sistema: l’università, il venture capital e l’industria sono i soggetti che insieme possono creare un ingranaggio sinergico funzionale a questo obiettivo", ha dichiarato Anna Gervasoni, prorettrice Liuc - Università Cattaneo.
Focus su Technology Transfer, Corporate venture capital e filiera dell'early stage
Il totale degli investimenti in Technology Transfer (TT) nell’ultimo anno e mezzo ha ricevuto un importante boost dall’attività dei poli e dei fondi di TT promossi da CDP Venture Capital SGR, rinvigorendo ulteriormente il trend di crescita iniziato nel 2018 grazie all’avvio dell’operatività dei 5 fondi supportati da ITAtech. L’effetto leva complessivo generato da queste iniziative su capitali terzi è pari a oltre 400 milioni di euro. Considerando l’attività svolta da investitori e poli di TT attivi nel nostro paese, dal 2023 sono stati investiti oltre 375 milioni di euro su 172 operazioni, di cui 115 milioni nei primi sei mesi del 2024 (43 operazioni), valore già al di sopra della media annua investita nel periodo 2018-2022.
Con riferimento all'attività di corporate venture capital, nel primo semestre dell’anno, si conferma l'evidenza recente che vede una notevole presenza di imprese nei round di venture capital. In particolare, è stata registrata la partecipazione delle corporate negli investimenti a supporto delle realtà imprenditoriali nascenti o nella fase di primo sviluppo in circa il 28% dei round in società italiane.
Relativamente alle sole startup con sede in Italia, venture capital e corporate venture capital hanno investito 133 milioni di euro su 74 round, le attività di sindacato tra venture capital, corporate venture capital e business angel hanno fatto registrare investimenti pari a 467 milioni di euro su 49 operazioni e i soli business angel hanno investito 23 milioni in 16 round. Il totale di queste attività porta la filiera dell’early stage in Italia ad aver investito 623 milioni di euro su 139 round (era circa 525 milioni di euro su 175 round nel primo semestre 2023).
VC in Italia, distribuzione geografica e settori chiave
Come per gli anni passati, a livello di investimenti initial, la Lombardia è la Regione in cui si concentra il maggior numero di società target, 32, coprendo il 38% del mercato (50% nel primo semestre 2023). Seguono Piemonte (15%) e Lazio (11%).
Dal punto di vista settoriale, l’Ict monopolizza l’interesse degli investitori di venture capital, rappresentando una quota del 38%. L’Ict è costituito per un 25% da operazioni su startup nel comparto dei digital consumer services, e per il 75% su società con focus su enterprise technologies. A seguire, le startup operanti nel settore delle Biotecnologie, con una quota del 11%, che precedono quelle nel comparto Healthcare (7%).