Progetti PNRR: ecco le Linee guida sul progetto di fattibilità che accelerano le opere
Si tratta di un altro tassello fondamentale per gli appalti del Recovery Plan, dato che viene definito il contenuto essenziale di documenti, modelli informativi digitali ed elaborati che servono alle Stazioni Appaltanti per l’affidamento delle opere previste dal Piano.
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Prosegue l’azione del Ministero delle infrastrutture (MiMS) per assicurare la realizzazione delle opere del PNRR in linea con i vincoli imposti da Bruxelles.
Nel documento da 50 pagine appena pubblicato, infatti, sono sintetizzate le Linee guida per la redazione del Progetto di fattibilità tecnica ed economica (PTFE) da porre a base dell’affidamento di contratti pubblici di lavori finanziati sia dal PNRR sia dal Fondo complementare.
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Il PNRR e il Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica delle opere pubbliche
Il PTFE, infatti, è lo strumento predisposto per accelerare gli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che ricomprende tutte le informazioni necessarie per definire le caratteristiche dell’opera.
Non solo, quindi, “tutte le indagini e le diagnosi volte a definire le caratteristiche ingegneristiche e di sicurezza”, spiegano dal MiMS, “ma anche la Relazione sulla sostenibilità della stessa, ovvero la sua efficienza energetica e il contributo che deve portare ai target di decarbonizzazione”.
Il PTFE punta inoltre a valorizzare gli schemi di economia circolare e i requisiti ambientali nella scelta dei materiali, nonchè le parti del progetto dedicate da un lato alla sicurezza dei lavoratori (visto che il PTFE deve individuare tutte le misure e le risorse necessarie), e dall’altro alla tutela delle condizioni di lavoro (per assicurare trattamenti giuridici ed economici coerenti con i CCNL per tutti i lavoratori del cantiere).
“Il Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica rappresenta, pertanto, un livello di progettazione rinnovato per contenuti e metodologia, che nella disciplina per l’attuazione del PNRR consente alle stazioni appaltanti di usare una procedura integrata per aggiudicare la realizzazione dell’opera”.
Si tratta, quindi, “di una vera e propria analisi di conoscenza dell’opera e del territorio che la ospita”, in cui “l’innovazione tecnologica dell’infrastruttura, all’interno del PFTE, non è solo una caratteristica dell’opera, ma diventa la metodologia di riferimento per la sua progettazione, poiché l’infrastruttura dev’essere disegnata con gli strumenti elettronici di modellazione”.
Cinque i principi generali che indirizzano i contenuti del nuovo PFTE:
- la semplificazione delle procedure finalizzate alla realizzazione di investimenti in tecnologie verdi e digitali, nonché in innovazione e ricerca;
- la previsione di misure volte a garantire il rispetto dei criteri di responsabilità energetica e ambientale nell’affidamento degli appalti pubblici e dei contratti di concessione, in particolare attraverso la definizione di criteri ambientali minimi (CAM);
- la previsione dei contratti collettivi nazionali e territoriali di settore stipulati dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale;
- il ricorso a misure per favorire l’inclusione delle micro imprese, piccole e medie imprese nella fase di realizzazione dell’opera;
- l’introduzione della digitalizzazione inerente ai processi relativi agli investimenti pubblici previsti dal PNRR e dal PNC, in funzione della riforma e della riconfigurazione delle stazioni appaltanti.
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La consultazione sul nuovo PTFE
Per assicurare la definizione di un documento adeguato alle necessità di tutti gli stakeholder, le Linee guida appena pubblicate sono state oggetto di consultazione pubblica nell’ambito della Consulta per le infrastrutture e la mobilità sostenibili insediata presso il MiMS.
Il documento è quindi il frutto anche di queste consultazioni svoltesi a luglio e adesso, a partire da settembre, sarà oggetto dei percorsi formativi previsti dalla cosiddetta PNRR Academy, in modo da aggiornare il personale tecnico delle grandi stazioni di committenza sulle novità del nuovo sistema.
Consulta la Linee guida per la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica