Manovra 2024: i principali fondi per gli Enti locali
Anche quest’anno la legge di bilancio (legge 213/2023) mette mano a una serie di fondi a sostegno degli investimenti e del funzionamento degli Enti locali, prevedendo sia il rifinanziamento di strumenti esistenti, sia il varo di nuovi. A pesare sul fronte degli investimenti pubblici è però soprattutto il Ponte sullo Stretto, che da solo cuba oltre 11 miliardi di euro.
Guida alla Legge di bilancio 2024
E’ questa in buona sostanza la struttura della Legge di bilancio 2024 per quanto concerne le risorse destinate agli Enti locali. Nella Manovra 2024 troviamo infatti sia il rifinanziamento di fondi già esistenti, per lo più in materia di sociale, sia l'istituzione di una serie di fondi nuovi, soprattutto sul fronte degli investimenti infrastrutturali.
Manovra 2024: il Ponte sullo Stretto e il Giubileo
A questi si aggiungono da un lato le risorse volte a finanziare la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina e dall’altro quelle destinate al Giubileo 2025.
Nel primo caso, si tratta di 11,63 miliardi di euro che, come analizzato nelle settimane passate da ANCE, assorbono buona parte delle risorse della Manovra destinate agli investimenti pubblici. Uno sbilanciamento che il Parlamento ha voluto mitigare leggermente, apportando una modifica alla versione della legge di bilancio proposta dal Governo. Dopo il passaggio in Aula - fermo restando l’importo complessivo dell’opera che continua a cubare 11,63 miliardi - è stato previsto infatti anche il supporto del Fondo sviluppo e coesione (FSC) su cui sono stati allocati 2,32 miliardi degli 11,63 complessivi.
Un’operazione che, se da un lato ha ridotto l’onere a carico del bilancio dello Stato su cui adesso gravano “solo” 9,312 miliardi, dall’altra non è piaciuta molto alle Regioni Calabria e Sicilia. L'entrata in campo dell’FSC, infatti, ha tirato in ballo direttamente le due Regioni, chiamate a contribuire alla realizzazione dell’opera mediante una parte delle risorse FSC a loro destinate. Dei 2,32 miliardi di euro FSC, infatti, 1,6 miliardi arriveranno dalle risorse del Fondo sviluppo e coesione destinate a Sicilia e Calabria, mentre l’importo restante (pari a 718 milioni) verrà attinto dalla quota afferente alle amministrazioni centrali.
Alle risorse destinate al Ponte di Messina si aggiungono poi quelle per il Giubileo 2025. Su tale fronte la Manovra 2024 ha previsto l'istituzione di un Fondo di parte corrente da 388 milioni (per il triennio 2024-2026), a cui si aggiunge l’autorizzazione della spesa per interventi di conto capitale nella misura di 220 milioni per gli anni 2024-2026.
Il Fondo disagio abitativo
Tra i nuovi fondi varati dalla Manovra 2024 figura anzitutto il Fondo per il contrasto al disagio abitativo che nel biennio 2027-2028 può contare su una dotazione complessiva di 100 milioni di euro.
Affidata al MIT, la misura prevede l’adozione di Linee guida per la sperimentazione di modelli innovativi di edilizia residenziale pubblica che siano coerenti con le seguenti linee di attività:
- contrasto al disagio abitativo attraverso azioni di recupero del patrimonio immobiliare esistente e di riconversione di edifici aventi altra destinazione pubblica, secondo quanto previsto nel programma nazionale pluriennale di valorizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare pubblico di cui ancora non è stata nemmeno costituita la “Cabina di Regia”;
- destinazione ad obiettivi di edilizia residenziale pubblica delle unità immobiliari di edilizia privata rimaste invendute;
- realizzazione di progetti di edilizia residenziale pubblica tramite operazioni di partenariato pubblico-privato.
Il Fondo per il finanziamento di interventi per strutture e infrastrutture pubbliche
Di nuova costituzione è anche il Fondo da 22,5 milioni di euro (7,5 milioni per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026) volto ad assicurare il finanziamento di interventi urgenti di riqualificazione, ristrutturazione, ammodernamento, ampliamento di strutture e infrastrutture pubbliche.
Istituito sempre presso il MIT, il Fondo ha la finalità dichiarata di favorire il riequilibrio socio-economico e lo sviluppo dei territori. Entro 30 giorni dall’entrata in vigore della Legge di bilancio 2024, il Ministero guidato da Matteo Salvini (di concerto con il MEF) dovrà varare un decreto per la definizione delle categorie di beneficiari, nonché dei criteri e delle modalità di riparto delle somme.
Il Fondo per piccoli Comuni, aree interne e aree svantaggiate
La Manovra 2024 ha previsto anche l’istituzione di un Fondo da 30 milioni di euro (per l’anno 2024) in favore dei Comuni (delle regioni a statuto ordinario, della regione Siciliana e della regione Sardegna) con popolazione inferiore a 5mila abitanti, che presentano parametri di criticità sociale come:
- problemi di spopolamento, con una riduzione della popolazione definitiva ISTAT al 31 dicembre 2022 di oltre il 5% rispetto al 2011,
- un reddito medio pro capite inferiore di oltre 3.000 euro rispetto alla media nazionale, calcolato sulla base dei dati dell’ultimo anno di imposta disponibili,
- nonché un Indice di Vulnerabilità Sociale e Materiale (IVSM) superiore alla media nazionale.
Il Fondo è affidato al Ministero dell’Interno che provvederà al suo riparto in proporzione alla popolazione definitiva ISTAT al 31 dicembre 2022.
Il Fondo progettazione Enti locali
A differenza di quanto fatto per altri fondi già esistenti, nel caso del Fondo progettazione Enti locali gestito dal Ministero dell'Interno, la Manovra 2024 non ha previsto, invece, un rifinanziamento del Fondo, ma solo la modifica di alcune regole di finanziamento.
Nel corso del passaggio in Parlamento, infatti, è stata soppressa la disposizione riguardante l’incremento dei contributi previsti per i Comuni pari a 100 milioni di euro per ciascuna annualità del periodo 2024-2026.
In tal modo le novità riguardanti il Fondo progettazione del Viminale si limitano alla cancellazione del richiamo alla progettazione “definitiva ed esecutiva”. Una previsione - spiega l’ANCI - volta a favorire la spesa per gli interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, di messa in sicurezza ed efficientamento energetico delle scuole, degli edifici pubblici e del patrimonio comunale, nonché per investimenti di messa in sicurezza di strade.
Le novità sul Bando periferie
Sempre di natura normativa è anche l'intervento che interessa il Bando periferie previsto dalla Manovra 2019.
Come spiega l’ANCI, infatti, la Finanziaria 2024 prevede che le risorse derivanti dalle eventuali economie dei “progetti inseriti nel Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia, di cui all’art. 1 commi da 974 a 978 L. 208/2015 (il cd Bando Periferie) possono essere destinate (...) al finanziamento delle somme derivanti da aumenti di prezzi degli originari quadri economici dei progetti ammessi al finanziamento relativamente ai lavori ancora non appaltati e nei limiti del 40% del finanziamento concesso, nonché per nuovi bandi aventi le medesime finalità. Le attività ammesse al finanziamento dovranno terminare entro il 31 dicembre 2027”.
Consulta il testo della legge di bilancio 2024 (legge 213/2023)
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