In vigore la revisione del Regolamento TEN-T. Il contributo dei finanziamenti CEF-T alla rete transeuropea dei trasporti
Con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento 2024/1679 sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti TEN-T (Trans-European transport network) si concretizzano gli obiettivi intermedi previsti al 2030, al 2040 e al 2050. Un’opportunità unica per realizzarli viene dal CEF Transport, lo strumento di finanziamento che sostiene la politica europea delle infrastrutture di trasporto finanziando grandi investimenti strategici nel settore. Vediamo come.
Cosa prevede la revisione del regolamento sulla rete
In cosa consiste la revisione del regolamento TEN-T
La proposta di revisione del regolamento TEN-T è stata adottata dalla Commissione europea il 13 dicembre 2021 nell’ambito del Green Deal europeo. La normativa rivista, approvata il 13 giugno dal Consiglio, prevede delle novità per rendere più sostenibile e resiliente la rete europea dei trasporti.
Tra i progetti TEN-T in essere vi sono la Rail Baltica, che collega Helsinki e Varsavia, il tunnel del Brennero, che connette Austria e Italia, o ancora la linea ferroviaria ad alta velocità Lisbona-Madrid. Vi sono anche potenziali progetti italiani che potrebbero ottenere dei finanziamenti nell’ambito delle reti TEN-T, come il ponte sullo stretto di Messina.
Ma in cosa consiste il regolamento revisionato? Innanzitutto, con questa norma l’UE si impegna a completare i principali progetti di infrastrutture di trasporto sulla rete centrale TEN-T entro la fine del 2030 e su una rete globale entro la fine del 2050, al fine di sopperire ai colli di bottiglia e ai collegamenti di trasporto mancanti.
Gli obiettivi obbligatori prefissati dalla revisione consistono in:
- Garantire una rete multimodale ed efficace a livello UE rispetto al trasporto su rotaia, alle vie navigabili interne, alle rotte di trasporto marittimo a corto raggio e agli aeroporti e terminali in tutta l’UE;
- Le linee ferroviarie per il trasporto di passeggeri sulla rete centrale TEN-T e sulla rete centrale estesa consentiranno ai treni di viaggiare a 160 km/h o più rapidamente entro il 2040;
- Il sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS) deve essere introdotto sull’intera rete TEN-T come sistema unico europeo di segnalamento in Europa per rendere il trasporto ferroviario più sicuro ed efficiente. Di conseguenza, i sistemi nazionali di “classe B” preesistenti devono essere progressivamente disattivati. Ciò incentiverà l’industria europea a investire nell’ERTMS;
- Entro il 2040 saranno sviluppate aree di parcheggio sicure sulla rete centrale e sulla rete stradale centrale estesa della TEN-T, in media ogni 150 km, una misura fondamentale per garantire la sicurezza e le condizioni di lavoro adeguate per i conducenti professionisti;
- Gli aeroporti principali, con oltre 12 milioni di passeggeri all’anno, dovranno essere collegati con il trasporto ferroviario a lunga percorrenza, un passo importante verso il miglioramento della connettività e dell’accessibilità per i passeggeri e il rafforzamento della competitività del trasporto ferroviario rispetto ai voli nazionali;
- Il numero di terminali di trasbordo deve svilupparsi in linea con i flussi di traffico attuali e previsti e con le esigenze del settore. Anche la capacità di movimentazione presso i terminali merci deve migliorare per consentire da una parte la circolazione di treni di 740 m in tutta la rete, e dall’altra di trasferire un maggior numero di merci verso modi di trasporto più sostenibili. Questo obiettivo darà inoltre impulso al settore europeo del trasporto combinato (l'uso di combinazioni come la ferrovia e la strada per spostare il trasporto merci);
- Tutte le 430 grandi città lungo la rete TEN-T dovranno sviluppare piani di mobilità urbana sostenibile per promuovere una mobilità a zero e a basse emissioni;
- Integrare lo spazio marittimo con altri modi di trasporto in modo efficiente, vivace e sostenibile. A tal fine, saranno potenziate le rotte del trasporto marittimo a corto raggio e ne saranno create di nuove, mentre i porti marittimi saranno ulteriormente sviluppati come i loro collegamenti con l’entroterra.
- Migliorare i collegamenti di trasporto con i paesi terzi vicini integrando l’Ucraina, la Moldova e sei partner dei Balcani occidentali nei corridoi di trasporto europei.
Per garantire il completamento tempestivo della rete — entro il 2030 per la rete centrale, 2040 per la rete centrale estesa e 2050 per la rete globale — il regolamento nella versione concordata da Parlamento e Consiglio punta anche su una migliore governance, ad esempio con atti di esecuzione per le principali tratte transfrontaliere e altre sezioni nazionali specifiche lungo i nove corridoi di trasporto europei.
Ciò, unitamente a un maggiore allineamento tra i piani nazionali di trasporto e di investimento e gli obiettivi TEN-T, garantirà la coerenza nella definizione delle priorità per le infrastrutture e gli investimenti.
Il Regolamento 2024/1679 è approdato nella Gazzetta ufficiale dell'UE il 28 giugno ed entra in vigore oggi, 18 luglio, a distanza di 20 giorni dalla pubblicazione.
Coerenza con le altre normative dell'Unione
Il regolamento TEN-T è strettamente connesso ad altre normative dell’Unione, innanzitutto perché riveste un ruolo di primo piano per realizzare l’obiettivo del Green Deal che prevede una riduzione del 90% delle emissioni di gas a effetto serra prodotte dal settore dei trasporti per consentire all'UE di diventare un'economia climaticamente neutra entro il 2050.
Il regolamento, però, è collegato anche alle politiche delle reti transeuropee nei settori dell’energia e delle telecomunicazioni e le disposizioni finalizzate a sfruttare le sinergie tra queste tre politiche sono sancite dalla normativa stessa. Allo stesso tempo, la rete TEN-T è profondamente collegata alla politica marittima, dato che il trasporto via mare è uno dei settori chiave della “blue economy” sostenibile.
Il CEF Transport, un’opportunità di finanziamento per raggiungere gli obiettivi del TEN-T
In termini di finanziamenti europei, il regolamento TEN-T è direttamente collegato al CEF (Connecting Europe Facility, Meccanismo per collegare l’Europa in italiano), in particolare al CEF Transport.
Come funziona il CEF
In generale, il CEF è uno strumento di finanziamento dell'UE fondamentale per la realizzazione del Green Deal e un importante dispositivo per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione dell'Unione per il 2030 e il 2050.
Il CEF sostiene lo sviluppo di reti transeuropee ad alto rendimento, sostenibili ed efficientemente interconnesse nei settori dei trasporti, dell'energia e dei servizi digitali, colmando le lacune di investimento presenti in queste tre aree. Oltre alle sovvenzioni, il CEF offre sostegno finanziario ai progetti attraverso strumenti finanziari innovativi come garanzie e project bond (emissioni obbligazionarie finalizzate alla realizzazione di un progetto). Tutti questi strumenti creano un effetto leva significativo nell'utilizzo del bilancio dell'UE e fungono da catalizzatore per attrarre ulteriori finanziamenti dal settore privato e da altri attori del settore pubblico.
Come funziona il CEF Transport
Il CEF Transport, in particolare, è uno strumento di finanziamento che punta a concretizzare la politica europea delle infrastrutture di trasporto finanziando grandi investimenti strategici nel settore. Le risorse complessivea disposizione del Programma ammontano a 25,8 miliardi di euro, di cui 11,3 miliardi destinati ai paesi ammissibili a ricevere il sostegno del Cohesion Fund e 1,7 miliardi dedicati al miglioramento della mobilità militare all'interno dell'UE.
In generale, queste risorse sono indirizzate verso gli investimenti per la costruzione di nuove infrastrutture di trasporto in Europa o per la riqualificazione e il miglioramento di quelle esistenti. In particolare, il CEF Transport si concentra su progetti transfrontalieri e progetti volti a rimuovere gli ostacoli o a colmare i collegamenti mancanti in varie sezioni della rete principale, nonché su altre priorità come i sistemi di gestione del traffico. Lo strumento di finanziamento, infine, sostiene anche l'innovazione nel sistema dei trasporti per migliorare l'uso delle infrastrutture, ridurre l'impatto ambientale dei trasporti, migliorare l'efficienza energetica e aumentare la sicurezza.
È utile sottolineare che parte della missione dell’Agenzia esecutiva europea per il clima, l’infrastruttura e l’ambiente (CINEA) consiste nel promuovere le sinergie tra Horizon 2020, Horizon Europe e il CEF. Quest’ultimo, infatti, si concentra sulla costruzione di moderne infrastrutture implementando soluzioni innovative su larga scala. I progetti Horizon 2020/Horizon Europe finanziati dall’Agenzia, invece, sostengono la ricerca, sviluppando e testando nuove tecnologie pulite per l'energia e i trasporti. “Se il vostro progetto finanziato da H2020/Horizon Europe Energy o Transport ha ottenuto risultati significativi, potreste essere pronti a richiedere i finanziamenti CEF Energy, CEF Transport (CEF T) e CEF Telecom. Allo stesso modo, se state costruendo infrastrutture moderne, potreste essere interessati agli ultimi risultati della ricerca nei settori dell'energia e dei trasporti sostenuti dall'UE”, si legge sul sito della Commissione.
Per quanto riguarda il contesto normativo di riferimento di questo importante strumento di finanziamento, nel caso del CEF Transport è proprio il TEN-T appena revisionato.
Come accedere ai finanziamenti del CEF Transport
Per presentare la propria candidatura per ottenere i finanziamenti, il primo step è individuare la call pertinente. Le call, infatti, vengono pubblicate regolarmente sulla pagine dell’Agenzia esecutiva europea per il clima, l’infrastruttura e l’ambiente.
Il secondo passo consiste nel leggere la documentazione per preparare i documenti necessari e seguire attentamente le linee guida specifiche sulle modalità di candidatura, poiché le condizioni di ammissibilità e le procedure sono uniche per ogni bando. A questo punto, si è pronti per presentare la domanda online, che verrà poi valutata ed eventualmente selezionata.
Ad analizzare le candidature è la Commissione europea - cui spetta l’ultima parola - con l’assistenza dell’agenzia CINEA, che si avvalgono anche del supporto di esperti esterni indipendenti. L’esecutivo europeo, infine, prepara delle proposte di finanziamento specifiche per ciascun progetto, che i candidati sono chiamati a firmare per accedere alla sovvenzione.
Chi può candidarsi
Alle call possono partecipare uno o più Stati membri, organizzazioni internazionali o organismi pubblici o privati stabiliti in un Paese membro dell’UE, con l’accordo dello o degli Stati membri interessati.
Call for proposals e Call for tenders
Anche nel caso del CEF Transport, sulla base del modello UE di erogazione dei fondi, vi sono due canali principali:
- Le call for tenders (gare d'appalto), per cui la Commissione UE acquista beni e servizi, come formazione o attrezzature, tramite gare pubbliche. In questo caso i fornitori vengono selezionati attraverso bandi pubblicati in tutta Europa;
- Le call for proposals (inviti a presentare progetti), quando la Commissione finanzia progetti che sostengono le politiche europee, chiedendo alle imprese di presentare idee e proposte. Le imprese devono presentare proposte in risposta a specifici temi ("topics"). Le proposte devono rispettare le scadenze dei bandi per essere considerate.
Attualmente, in ambito CEF Transport, c’è solo una call for proposals attiva, la CEF Transport Alternative Fuels Infrastructure Facility (AFIF) call for proposal. Aperta il 29 febbraio e con scadenze a 24 settembre 2024, 11 giugno 2025 e 17 dicembre 2025 - la call mette sul piatto 1 miliardo di euro per finanziare progetti sull’impianto infrastrutturale per i carburanti alternativi.
Le call for tenders aperte, invece, sono quattro:
- Inter-institutional multiple framework contract in cascade,
- Ocean Observation Digital Platform,
- PRIOR NOTICE - FWC BBNJ,
- Inter-institutional multiple framework contract in cascade - for audit services of EU funded programmes.
Consulta il testo del Regolamento UE 2024/1679 nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea