Collegato ambiente al via - incentivi per le imprese
Nel Ddl approvato alla Camera un Fondo contro il dissesto idrogeologico e il credito d'imposta per le bonifiche da amianto
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Non ci sono solo riforme “green”, ma molte nuove opportunità per le imprese nel collegato ambiente. Il Ddl ha appena chiuso, dopo molti mesi, il suo percorso in Parlamento e si appresta ad approdare in Gazzetta ufficiale. Nei suoi 79 articoli si trovano moltissime riforme, grandi e piccole, che impatteranno sulle aziende attive in diversi settori. Dalle novità sugli appalti pubblici a quelle sui progetti per il dissesto idrogeologico, passando per il nuovo bonus fiscale per le bonifiche da amianto e il fondo di garanzia per gli investimenti in opere idriche.
Dissesto idrogeologico
Il fondo progettazione da 200 milioni di euro era atteso da tempo. Il Cipe, infatti, aveva già alimentato il relativo plafond a inizio 2015. Adesso il meccanismo potrà diventare operativo, anche grazie alla pubblicazione di un apposito Dpcm.
Sarà un fondo di rotazione, da utilizzare per dare denaro alle Regioni che non sono in grado di completare da sole la progettazione degli interventi per la messa in sicurezza del territorio. L’Unità di missione di Palazzo Chigi, nei mesi scorsi, ha già compilato una lista di possibili priorità da far partire.
Bonifiche da amianto
Altro capitolo importante è quello delle bonifiche da amianto. “I soggetti titolari di reddito d'impresa che effettuano nell'anno 2016 interventi di bonifica dell'amianto su beni e strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato” avranno a disposizione un credito di imposta pari al 50% delle spese sostenute.
Questa misura viene coperta con uno stanziamento di 5,6 milioni all’anno tra il 2017 e il 2019 e potrà essere usata per gli investimenti di valore superiore ai 20mila euro.
A regolare il dettaglio della novità sarà un decreto del Ministero dell’Economia, entro tre mesi dalla pubblicazione della legge. Per adesso, è stato stabilito che lo sconto potrà essere ripartito su tre quote annuali di pari importo. Dovrà essere “indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di riconoscimento del credito e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi di imposta successivi nei quali il credito è utilizzato”.
Si partirà, quindi nel 2016 e la prima quota di sgravio sarà utilizzabile dal 2017. Il credito non concorrerà alla formazione del reddito di impresa e non sarà conteggiato nella base imponibile Irap.
Pacchetto acqua
Importante anche il pacchetto dedicato all’acqua. In particolare, fa il suo esordio un altro plafond del quale si discute ormai da anni: il fondo di garanzia per le opere idriche.
A partire dal prossimo anno sarà “istituito presso la Cassa conguaglio per il settore elettrico, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, un Fondo di garanzia per gli interventi finalizzati al potenziamento delle infrastrutture idriche”.
Il fondo sarà regolato da un Dpcm e finanziato tramite una componente della tariffa del servizio idrico integrato. In sostanza, le bollette salgono e, con gli introiti, si finanzia lo sviluppo e l’ammodernamento della rete, dando priorità agli interventi immediatamente cantierabili.
Appalti green
Infine, il Ddl si occupa di appalti. E attiva una serie di misure che incentivano le imprese a fare ricorso agli appalti verdi. In particolare, chi è titolare di una registrazione Emas, che certifica la qualità ambientale, potrà avere una riduzione dell’ammontare dalla cauzione.
Ancora, per la valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa bisognerà considerare anche la titolarità del marchio Ecolabel, seguendo le nuove direttive europee in materia di appalti pubblici.