PON Imprese - bando Fondo Crescita Sostenibile Horizon 2020
Dal 17 ottobre sarà possibile accedere al nuovo bando del Fondo Crescita Sostenibile, con risorse del PON Imprese, per gli ambiti tecnologici Horizon 2020.
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Con decreto direttoriale del 4 agosto sono stati definiti i termini e le modalità per accedere al nuovo bando da 180 milioni di euro del Fondo Crescita Sostenibile, con risorse del PON Imprese 2014-2020, per gli ambiti tecnologici Horizon 2020. Vediamo gli aspetti salienti e le novità più interessanti rispetto al primo bando FCS di cui al decreto ministeriale del 20 giugno 2013 e attivato nel settembre 2014 (FCS 1).
> Fondi Ue - tutte le agevolazioni del PON Imprese per il Mezzogiorno
Nuovo bando FCS H2020
Anche il nuovo bando agevola progetti di Ricerca e Sviluppo, rilevanti per il sistema produttivo e in particolare per la competitività delle PMI, finalizzati a nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento degli stessi tramite l’utilizzo delle tecnologie riconducibili alle stesse aree tematiche del FCS 1.
Lo stanziamento è pari a 150 milioni di euro per i progetti da realizzare nelle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e a 30 milioni di euro per i progetti da realizzare nelle Regioni in transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna) con riserva del 60% per le PMI, come definito dal decreto ministeriale del 1° giugno 2016.
I soggetti beneficiari sono le imprese singole o aggregate stabilmente fino a un massimo di tre, in cui ciascun proponente dovrà sostenere almeno il 10% dei costi complessivi; ai progetti congiunti possono aggregarsi organismi di ricerca, spin-off e liberi professionisti, una novità rispetto al bando precedente.
I progetti congiunti possono prevedere la partecipazione di imprese del Centro-Nord per una quota inferiore al 35% dei costi, purché le attività di tali imprese siano strettamente necessarie al raggiungimento degli obiettivi progettuali e siano presenti elementi di trasferimento di conoscenze alle Regioni del Centro-Sud.
I progetti devono prevedere costi ricompresi tra 800mila e 5 milioni di euro, avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 mesi prorogabili di ulteriori 12 mesi; ciascun soggetto può presentare una sola domanda a valere sul bando ad eccezione degli organismi di ricerca.
Le spese ammissibili sono quelle del FCS 1 e cioè:
- il personale dipendente del soggetto proponente o in rapporto di collaborazione con contratto a progetto, di somministrazione di lavoro, o titolare di specifico assegno di ricerca;
- gli strumenti e le attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo;
- i servizi di consulenza inclusa l'acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how;
- le spese generali;
- i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.
con la novità che le spese generali sono calcolate su base forfettaria pari al 25% dei costi diretti.
Le agevolazioni del bando FCS H2020
Ma la grande novità del bando rispetto al FCS 1 riguarda le agevolazioni.
Infatti, al finanziamento agevolato pari al 20% dei costi (nel FCS 1 era tra il 50% e il 70% in funzione delle dimensioni aziendali ma era l’unica forma di intervento), si aggiunge un contributo a fondo perduto secondo le percentuali:
a) per i costi e le spese relative alle attività di ricerca industriale:
- 1) 60% per le imprese di piccola dimensione;
- 2) 50% per le imprese di media dimensione;
- 3) 40% per le imprese di grande dimensione;
- 4) 47% per gli organismi di ricerca
b) per i costi e le spese relative alle attività di sviluppo sperimentale:
- 1) 35% per le imprese di piccola dimensione;
- 2) 25% per le imprese di media dimensione;
- 3) 15% per le imprese di grande dimensione;
- 4) 22% per gli organismi di ricerca.
Inoltre sono previste maggiorazioni al contributo del 10% per i progetti congiunti cui partecipi almeno una PMI e in cui nessuno dei proponenti sostenga più del 70% dei costi e del 5% per i progetti che si concluderanno entro il 31 dicembre 2018. Tali maggiorazioni sono cumulabili.
Per il finanziamento non è richiesta nessuna forma di garanzia, l’ammortamento massimo è di 8 anni con 3 anni di preammortamento, il tasso è pari al 20% del tasso di riferimento e non vale la clausola per cui non può essere inferiore allo 0,8%. Anche questa novità è un bel vantaggio per i beneficiari.
Come accedere agli incentivi
La procedura resta valutativa a sportello (con graduatoria di accesso sulla base della solidità economico-finanziaria solo per i progetti presentati nell’ultimo giorno di apertura dello sportello) nel rispetto quindi dell’ordine cronologico di presentazione con istruttoria amministrativa, finanziaria e tecnica da parte del soggetto gestore.
Tra le condizioni di ammissibilità resta la capacità di rimborsare il finanziamento agevolato valutato sulla base del rapporto Cflow - Media degli ultimi due bilanci approvati/Finanziamento Agevolato/Numero anni ammortamento - che deve essere almeno pari a 0,8.
Ma, rispetto al FCS 1, essendosi ridotta la percentuale di intervento del finanziamento agevolato rispetto ai costi ammessi tale condizione è diventata molto meno restrittiva nel senso che l’asticella di accesso si è notevolmente abbassata.
L’istruttoria, come detto, è valutativa con attribuzione di punteggi secondo tre criteri:
a) caratteristiche del soggetto proponente da valutare sulla base dei seguenti elementi:
- 1) capacità tecnico-organizzativa;
- 2) qualità delle collaborazioni con gli organismi di ricerca (anche solo in veste di consulenti);
- 3) solidità economico-finanziaria da valutare secondo 5 indicatori:
i) capacità di rimborsare il finanziamento agevolato sulla base del rapporto Cflow/(FA/N) che come detto resta una condizione di ammissibilità con soglia allo 0,8;
ii) mezzi propri + debiti a medio lungo termine / totale immobilizzazioni;
iii) mezzi propri / totale del passivo;
iv) oneri finanziari / fatturato;
v) margine operativo lordo / fatturato.
b) qualità della proposta progettuale, da valutare sulla base dei seguenti elementi:
- fattibilità tecnica;
- rilevanza dei risultati attesi;
- grado di innovazione rispetto alla tipologia dell’innovazione (con graduazione del punteggio nell’ordine: processo migliorato, prodotto migliorato, nuovo processo, nuovo prodotto).
c) impatto del progetto da valutare sulla base dei seguenti elementi:
- interesse industriale in relazione all’impatto economico dei risultati;
- potenzialità di sviluppo del settore di riferimento e potenziali ricadute positive in altri ambiti.
Per quanto attiene alle erogazioni, gli Stati avanzamento lavori sono sempre su base semestrale, o multipli di semestri, in non più di 5 soluzioni più l’ultima a saldo; mentre il finanziamento agevolato può essere anticipato dietro presentazione di fideiussione o polizza o con l’apposito strumento di garanzia già utilizzato nel FCS 1.
Il decreto direttoriale del 4 agosto 2016, che segue il decreto ministeriale del 1° giugno 2016, stabilisce il termine di apertura e le modalità per la presentazione delle domande, le condizioni, i punteggi massimi e le soglie minime per la valutazione delle stesse, insieme alle modalità di presentazione delle domande di erogazione, i criteri per la determinazione e la rendicontazione dei costi ammissibili e ulteriori elementi utili a definire la corretta attuazione dell’intervento agevolativo.
Le domande devono essere redatte e presentate in via esclusivamente telematica (https://fondocrescitasostenibile.mcc.it) dalle ore 10.00 alle ore 19.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal 17 ottobre 2016. La chiusura dello sportello per la presentazione delle domande è disposta con provvedimento del Direttore generale.
> Decreto ministeriale 1 giugno 2016 – bando FCS Orizzonte 2020
> Decreto direttoriale 4 agosto 2016 - Termini per la presentazione delle domande