CIPE - Brennero, Frejus e metro nel capitolo infrastrutture
Brennero e Frejus. Più le metropolitane di Brescia e di Bologna. Riguardano queste opere gli interventi più rilevanti approvati nel corso del CIPE straordinario del primo maggio
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Sul tavolo del Governo non sono finiti soltanto la cultura e la ricerca, ma anche molte infrastrutture. Oltre che di soldi, si è parlato molto anche di passaggi burocratici necessari e far avanzare altri cantieri: è il caso della Brebemi, della Pedemontana piemontese, dell’Alta velocità Milano-Verona.
Il Brennero
Dal punto di vista quantitativo, l’intervento più rilevante riguarda l’avvio della realizzazione del quarto (e ultimo) lotto costruttivo della Galleria di base del Brennero, dal costo di 1,25 miliardi di euro a carico dell’Italia. Il CIPE ha assegnato i relativi fondi, individuato una nuova articolazione dei lotti costruttivi e il nuovo cronoprogramma dell’opera. La galleria, finalizzata al transito di merci e viaggiatori sulla linea ferroviaria Monaco-Verona, è lunga 55 chilometri e, presso Innsbruck, sarà collegata in sotterraneo alla circonvallazione, per una lunghezza di 64 chilometri.
Il traforo del Frejus
Quanto al traforo autostradale del Frejus, il Comitato ha approvato una variante al progetto definitivo per permettere l’apertura al traffico della galleria di sicurezza e migliorare la prevenzione dei rischi. La quota di competenza italiana vale circa 72 milioni di euro.
Il capitolo metropolitane
Altri due interventi importanti riguardano le metropolitane. E’ stato infatti approvato il progetto definitivo delle opere di completamento della metropolitana leggera automatica di Brescia, “1° lotto funzionale Prealpino-S.Eufemia”: include il sottopasso ferrovia-stazione metropolitana, con l’assegnazione definitiva di un finanziamento di 6 milioni di euro.
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A questo si affianca il progetto definitivo del primo lotto funzionale del completamento del servizio ferroviario metropolitano del trasporto pubblico locale di Bologna. Il progetto, del costo di 332 milioni di euro, prevede la realizzazione di un sistema integrato di trasporto ferro-gomma sulle direttrici principali del sistema di trasporto pubblico del capoluogo, “mediante il completamento delle fermate del Sistema ferroviario metropolitano, l’eliminazione delle interferenze tra viabilità urbana e rete ferroviaria e l’acquisizione di 55 nuovi filobus e di 19 convogli ferroviari”.
Gli interventi minori
Molti interventi, poi, riguardano passaggi minori, ma altrettanto strategici, nell’iter di approvazione di alcune infrastrutture. Ad esempio, il CIPE si è espresso a favore dell’applicazione delle misure di defiscalizzazione, previste dalla legge di Stabilità del 2012, per il collegamento autostradale Campogalliano-Sassuolo. Oppure, è stata autorizzata la rimodulazione di alcuni interventi e l’utilizzo delle economie di gara del programma “Piccole e medie opere nel Mezzogiorno”, per circa 16 milioni di euro.
La Brebemi
E’ stata anche disposta la proroga di due anni della dichiarazione di pubblica utilità della Brebemi, il collegamento autostradale di connessione tra le città di Brescia e di Milano – A35. In questo modo sarà possibile completare le attività di esproprio. Ed è stato approvato il progetto definitivo di variante della interconnessione tra la A35 (Brebemi) e la A4 (autostrada Torino-Milano-Venezia-Trieste).
Le questioni procedurali
Ancora, altri interventi tecnici hanno riguardato la Pedemontana piemontese: il soggetto che dovrà aggiudicare i relativi lavoro sarà l’Anas. Quanto all’acquedotto molisano centrale è stata approvata una perizia di variante che localizza l’intervento. Per il tratto Brescia-Verona dell’Alta velocità Milano-Verona (opera da 4 miliardi di euro), è stato reiterato per la seconda volta il vincolo preordinato all’esproprio sugli immobili interessati dalla realizzazione della linea ferroviaria. In questo modo sarà possibile procedere.