Riforma PA – CdM, ok a decreto FOIA su trasparenza e corruzione
Via libera definitivo al decreto sul diritto di accesso agli atti e ai documenti della pubblica amministrazione
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Approvazione definitiva per il primo degli undici decreti attuativi della riforma Madia (legge 124-2015) varati in via preliminare il 21 gennaio: lunedì il Consiglio dei Ministri ha dato l'ok al decreto legislativo per la revisione e la semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, il cosiddetto FOIA, Freedom of information act.
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Più trasparenza
L'idea di trasparenza alla base del FOIA va oltre il tradizionale diritto di accesso agli atti pubblici su specifiche materie di interesse dei cittadini e prevede che la disponibilità di documenti e informazioni delle pubbliche amministrazioni rappresenti la norma, con deroghe attivabili solo in caso di tutela di precisi interessi pubblici o privati.
Sulla base di questo principio, che si ispira al modello anglosassone, oltre ad accedere a maggiori informazioni attraverso l'apertura delle banche dati delle pubbliche amministrazioni e il sito del Governo “Soldi pubblici”, i cittadini potranno richiedere anche documenti che le PA non sono tenute a pubblicare.
L'ambito degli obblighi di pubblicazione inoltre si allarga, andando a includere, ad esempio, i pagamenti effettuati dalle pubbliche amministrazioni, la situazione patrimoniale dei dirigenti, i criteri per la definizione delle liste di attesa nel settore sanitario.
Sul fronte della lotta alla corruzione, infine, si semplifica l'attuazione del piano nazionale dell’Anac di Raffaele Cantone, che dovrà essere recepito dalle PA nei rispettivi piani triennali in materia.
Ok a modifiche chieste nei pareri
Il testo approvato dal Consiglio dei Ministri riprende molte delle richieste avanzate dalle commissioni parlamentari, dalla Conferenza Unificata, dal Consiglio di Stato e dal Garante per la protezione dei dati personali, nei rispettivi pareri, e dalle associazioni che si sono riunite nella rete Foia4Italy.
Tra queste rientra la gratuità del rilascio di dati e documenti in forma telematica, con possibilità di chiedere il rimborso dei costi sostenuti dall'amministrazione esclusivamente in caso di riproduzione su supporti materiali.
Eliminato, inoltre, il silenzio-rifiuto: il no alla richiesta di accesso agli atti dovrà essere comunicato dalla PA entro 30 giorni con provvedimento espresso e motivato e i cittadini potranno appellarsi al responsabile anticorruzione o al difensore civico contro il diniego ricevuto, anziché ricorrere necessariamente al Tar.
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