Appalti - Consip lancia sette bandi di lavori
Arrivano i bandi Consip per i lavori di manutenzione. La società controllata dal MEF esce, per la prima volta, dal recinto dei servizi e delle forniture.
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E lo fa con sette bandi, pubblicati in applicazione di una facoltà prevista dalla legge di Stabilità 2016. Nella sostanza, imprese e pubbliche amministrazioni da adesso potranno utilizzare il mercato elettronico di Consip per negoziare i loro appalti pubblici, utilizzando il meccanismo degli inviti e delle richieste di offerta, fino alla soglia di un milione di euro. La novità ha un portata potenzialmente gigantesca: questo mercato, infatti, vale 2,5 miliardi di euro.
Sette bandi per il MEPA
I bandi sono sette e danno la possibilità alle imprese di accedere al Mercato elettronico della pubblica amministrazione (Mepa). Consip, in questo modo, inaugura la sua prima iniziativa nel settore dei lavori di manutenzione, una facoltà introdotta dalla legge di Stabilità 2016. Per la prima volta, dunque, le amministrazioni potranno negoziare sulla piattaforma MEF/Consip non solo acquisti di beni o servizi, ma anche appalti di lavori di manutenzione, con tutti i vantaggi in termini di semplificazione, rapidità e trasparenza legati all’utilizzo di uno strumento totalmente telematico.
La procedura di abilitazione
Concretamente, le imprese fornitrici possono abilitarsi attraverso il portale degli acquisti a uno o più dei sette bandi appena istituiti. Le chiamate riguardano le manutenzioni di diversi settori (edili; stradali, ferroviarie ed aeree; idrauliche, marittime e reti gas; impianti; ambiente e territorio; dei beni del patrimonio culturale) e le opere specializzate. Per quanto riguarda le tipologie di lavori previste, invece, gli interventi sono di manutenzione “ordinaria” e “straordinaria", escludendo dunque quelli di restauro e risanamento conservativo e le ristrutturazioni edilizie e urbanistiche.
Due strade per gli operatori
Ciascuna impresa potrà scegliere se abilitarsi solo per l’esecuzione di lavori di importo inferiore a 150mila euro o anche per eseguire lavori di importo pari o superiore a 150mila euro. In questo secondo caso, sarà necessaria un’attestazione Soa. Sulla piattaforma le amministrazioni potranno negoziare lavori per importi fino a un milione di euro, con la modalità della richiesta di offerta (Rdo), cioè invitando il numero minimo di fornitori prescritti dalla normativa (per importi fino a 500mila euro almeno cinque, per importi compresi fra 500mila e un milione di euro almeno 10 o 15 nel caso di beni tutelati).
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Mercato da 2,5 miliardi
La novità guarda a un mercato potenzialmente gigantesco e in grande espansione nei prossimi anni. Il valore complessivo della spesa della Pa per lavori di manutenzione è stato, infatti, pari a circa 4,7 miliardi di euro nel 2015 e oltre la metà di questa spesa (2,5 miliardi di euro) è stata effettuata attraverso procedure di acquisto di importo inferiore al milione di euro. Quindi, dal mercato elettronico di Consip potrebbero transitare potenzialmente centinaia di procedure.
I dubbi degli operatori
Anche se questa nuova facoltà viene guardata con diffidenza dalle imprese del settore delle costruzioni. Il timore, infatti, è che l’eccessiva concentrazione delle gare attraverso la piattaforma di Consip possa, paradossalmente, abbassare i livelli di concorrenza, dando troppo potere ad un’unica stazione appaltante.