Terremoto Centro Italia - versamenti sospesi. Tutti gli interventi in arrivo
In Gazzetta il decreto del MEF per la sospensione dei versamenti di imposte e tributi nelle zone terremotate, mentre il Governo lavora a misure di sostegno al reddito e al piano Casa Italia
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A partire dal 24 agosto 2016 i versamenti delle imposte e degli adempimenti tributari sono sospesi per tutti i contribuenti residenti o attivi nei Comuni colpiti dal terremoto che ha interessato il Centro Italia. Il provvedimento firmato dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan è appena stato pubblicato in Gazzetta ufficiale, mentre il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti ha allo studio l'utilizzo degli ammortizzatori sociali e di altre forme di sostegno al reddito.
Intanto, dopo che in audizione in Parlamento il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Claudio De Vincenti aveva anticipato alcune delle misure ipotizzate sul fronte della prevenzione, a Palazzo Chigi sono in corso le consultazioni con gli stakeholder sul piano Casa Italia.
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Padoan, tributi sospesi nelle zone terremotate
La sospensione dei versamenti delle imposte e gli adempimenti tributari - compresi quelli derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione o conseguenti ad accertamenti esecutivi - si applica a tutte le persone fisiche e giuridiche e agli imprenditori residenti o operativi nei Comuni maggiormente colpiti dal sisma:
- Marche: Acquasanta Terme (AP); Arquata del Tronto (AP); Montefortino (FM); Montegallo (AP); Montemonaco (AP);
- Abruzzo: Montereale (AQ); Capitignano (AQ); Campotosto (AQ); Valle Castellana (TE); Rocca Santa Maria (TE)
- Lazio: Accumoli (RI); Amatrice (RI); Cittareale (RI);
- Umbria: Cascia (PG); Monteleone di Spoleto (PG); Norcia (PG); Preci (PG).
Ulteriori Comuni potrebbe essere inclusi con un successivo decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, sulla base delle comunicazioni della Protezione civile.
La ripresa dei versamenti è prevista per il 20 dicembre 2016.
Poletti, in arrivo interventi di sostegno al reddito
La sospensione dei pagamenti potrebbe essere estesa anche agli adempimenti amministrativi e contributivi in materia di lavoro e previdenza. Ad annunciarlo, dopo un incontro con i rappresentanti delle Regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo, è stato il ministro Giuliano Poletti, che sta valutando anche una serie di interventi di sostegno al reddito.
Tra le ipotesi, l'utilizzo degli ammortizzatori sociali per i lavoratori dipendenti, la definizione di uno strumento specifico, in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo economico, per autonomi, liberi professionisti e piccoli imprenditori e l'attivazione di sussidi per i soggetti che non rientrano in queste categorie.
Anche le Regioni si stanno già muovendo su questo fronte, con il Lazio già al lavoro su un piano straordinario per l'utilizzo degli ammortizzatori sociali ordinari e in deroga a favore dei lavoratori dipendenti e delle partite Iva della provincia di Rieti e in particolare dei centri di Amatrice e Accumoli.
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De Vincenti, accesso più semplice a bonus 65%
Nei giorni scorsi, in coincidenza con il Consiglio dei Ministri che ha affidato a Vasco Errani la carica di commissario per la ricostruzione, il sottosegretario Claudio De Vincenti ha fatto il punto con le commissioni Ambiente e Lavori pubblici di Camera e Senato sulla gestione dell'emergenza.
Per quanto riguarda i prossimi passi, il Governo ha previsto un periodo di affiancamento tra il commissario Errani e la Protezione civile che ha già avviato le operazioni per la definizione del Cratere. “Tutti coloro che hanno subito danni, anche al di fuori del Cratere - ha precisato però il sottosegretario - potranno comunque chiedere il riconoscimento dei danni e l'intervento di sostegno per l'emergenza e la ricostruzione”.
Quanto alle misure di prevenzione, nell'ambito del piano 'Casa Italia', De Vincenti ha confermato l'intenzione di semplificare, anche per i condomini, l'accesso alla detrazione fiscale del 65% per le ristrutturazioni di immobili ad uso abitativo o produttivo in zone altamente sismiche.
Sull'utilizzo dell'ecobonus è intervenuto anche il presidente della commissione Ambiente della Camera Ermete Realacci, secondo cui l'attuale agevolazione è insufficiente per interventi di grandi dimensioni e sarebbe necessario lavorare a un 'sismabonus' accessibile in tutte le zone sismiche, non solo in quelle a più alto rischio (1 e 2). C'è molto da fare anche sugli edifici pubblici, ha ricordato poi Realacci, sottolineando che per il 50% sono stati realizzati prima dell'emanazione delle norme sulle strutture antisismiche.
Casa Italia dovrebbe poi intervenire anche su altri fronti, ha anticipato De Vincenti. Ulteriori misure dovrebbero infatti riguardare il contrasto al dissesto idrogeologico, la messa in sicurezza dell’edilizia scolastica, i beni culturali e il recupero delle periferie.
Oggi partono le consultazioni con istituzioni, imprese, associazioni e professionisti, con l'obiettivo di mettere in campo un piano di lavoro, dalla durata di almeno un anno.
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