La riforma degli incentivi nel Fondo per la crescita sostenibile
Il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera e il ministro dell’Economia Vittorio Grilli hanno adottato il decreto interministeriale che disciplina le modalità di intervento del nuovo Fondo per la Crescita Sostenibile. Attraverso il Fondo - che parte con una dotazione di 600 milioni di euro - diventa operativa la riforma degli incentivi alle imprese, introdotta dal decreto-legge Sviluppo (dl 83/2012). Gli aiuti saranno concessi prevalentemente nella forma di finanziamenti agevolati, mentre i contributi a fondo perduto saranno ammessi solo in casi limitati.
Il riordino delle agevolazioni alle imprese passa per l’abrogazione di 43 norme nazionali e prevede una serie di misure di semplificazione degli attuali regimi di aiuto.
Il Fondo per la Crescita Sostenibile concentra le risorse disponibili - attualmente pari a 600 milioni di euro, ma altri fondi saranno concessi da Cassa Depositi e Prestiti - in un’unica fonte finanziaria e sosterrà un numero limitato di obiettivi strategici.
Obiettivi
Gli obiettivi riguardano:
- ricerca, sviluppo e innovazione,
- rafforzamento della struttura produttiva,
- internazionalizzazione delle imprese,
e saranno messi in relazione ai contenuti del Programma quadro europeo per la ricerca e l'innovazione “Horizon 2020”.
In particolare, il Fondo finanzia interventi diretti:
- alla promozione di progetti di rilevanza strategica per il rilancio della competitività del sistema produttivo, anche tramite il consolidamento dei centri e delle strutture di ricerca,
- al rafforzamento della struttura produttiva del paese, al riutilizzo degli impianti produttivi e al rilancio di aree che versano in situazioni di crisi,
- alla promozione della presenza internazionale delle imprese e all'attrazione di investimenti esteri.
Per quanto riguarda i progetti di ricerca e sviluppo questi devono essere volti ad introdurre significativi miglioramenti tecnologici per la realizzazione di nuovi prodotti, processi e servizi, mediante lo sviluppo:
- delle tecnologie abilitanti,
- di ulteriori tecnologie.
Nel caso in cui siano proposti da più soggetti, i progetti devono essere realizzati mediante lo strumento del contratto di rete o di altre forme contrattuali di collaborazione.
Priorità di intervento
E' attribuita priorità a progetti che:
- prevedano forme di collaborazione tra imprese e organismi di ricerca,
- mirino alla realizzazione di nuovi prodotti e servizi,
- prevedano l'utilizzo efficiente delle risorse energetiche,
- prevedano lo sviluppo di tecnologie dell'informazione e della comunicazione,
- siano realizzati nelle regioni dell'obiettivo Convergenza,
- prevedano il coinvolgimento di Pmi,
- comportino la creazione di nuova occupazione,
- prevedano l'applicazione di tecnologie in grado di minimizzare gli impatti ambientali.
Progetti speciali
Il Fondo può sostenere l'attuazione di progetti speciali di rilevante interesse per la competitività del Paese.
I progetti speciali devono:
- avere come ambito di riferimento specifiche aree tecnologico-produttive ritenute strategiche per la competitività del Paese,
- essere diretti alla riqualificazione delle aree di cui al punto precedente,
- sostenere la creazione di nuova occupazione o la salvaguardia di quella esistente.
Forma dell'aiuto
Le risorse del Fondo saranno concesse in forma di finanziamenti agevolati e, entro certi limiti, anche nelle forme:
- contributo in conto impianti,
- contributo in conto capitale,
- contributo diretto alla spesa,
- contributo in conto interessi,
- concessione di garanzia,
- partecipazione al capitale di rischio,
- bonus fiscale.
Bandi
Gli interventi sono attuati mediante bandi che individuano l'ammontare delle risorse disponibili, i requisiti dei soggetti beneficiari, le condizioni di ammissibilità dei progetti, la forma e l'intensità delle agevolazioni, nonchè i termini e le modalità per presentare le domande.
Nei bandi si farà ricorso prevalentemente alla procedura di tipo negoziale, fatto salvo il ricorso a procedure automatiche o valutative in relazione agli obiettivi da attuare.
I primi bandi a valere sul Fondo saranno emanati dopo la registrazione del decreto da parte della Corte dei Conti.