Codice Appalti - Anac, sette linee guida da riscrivere
L’attuazione del Codice appalti riparte da zero, con l’aggiornamento di tutte le linee guida.
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E’ quanto sta avvenendo in questi giorni, con l’Anac che ha appena rivisto le indicazioni che aveva dato in materia di società in house e si appresta a fare lo stesso per i servizi di architettura e di ingegneria. A ruota, arriverà la revisione di tutti i documenti di sua competenza approvati in questo primo anno dall’avvio della riforma appalti. Il motivo è che il decreto correttivo al Codice, arrivato a un anno dal varo del decreto n. 50 del 2016, ha ritoccato tutte le regole sulle quali aveva lavorato l’Anticorruzione. Così, adesso bisogna ricominciare da zero.
La novità era stata annunciata da Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità, nel corso della presentazione della sua relazione annuale la scorsa settimana a Roma. Finora l’Anac ha approvato sette linee guida. L’arrivo del decreto correttivo, però, sta costringendo a rivederle tutte.
Le novità sull'in house
La scorsa settimana è arrivato il nuovo provvedimento sulle società in house. La revisione consentirà di adeguarsi al correttivo. Nel frattempo, però, l’Anac ha congelato una delle novità più interessanti del Codice: si tratta dell’albo al quale le società in house devono iscriversi per poter avere gli affidamenti. L’iscrizione all’elenco è funzionale alla vigilanza dell’Autorità e consente, nelle intenzioni della riforma, di evitare meccanismi di gestione poco trasparenti.
L’albo è stato rimandato: la sua partenza era stata programmata per la fine di giugno. In contemporanea, però, è stato necessario rivedere le regole in materia di in house. Così, l’Anac ha messo nel congelatore la partenza dell’obbligo: si partirà da ottobre. Nel frattempo le società in house possono ricevere gli affidamenti come di consueto.
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Servizi di ingegneria
Questo processo, però, non è destinato a finire. Anzi. Una dopo l’altra, saranno aggiornate tutte le linee guida dell’Autorità. A cominciare da quella in materia di servizi di ingegneria e architettura: è uno dei capitoli che hanno subito più modifiche con il correttivo al Codice. Ad esempio, sono cambiati i documenti che è necessario allegare al bando per dimostrare come è stato calcolato l’importo posto a base di gara: ora è obbligatorio utilizzare le tabelle del Ministero della Giustizia.
Per questo motivo, l’Anac ha appena messo in consultazione un documento che rivede completamente il precedente e che aggiorna le regole al correttivo. I contributi degli operatori potranno essere inviati entro il prossimo 24 luglio, poi si potrà passare davanti al Consiglio di Stato per il suo parere sulle modifiche.
Le altre revisioni in corso
Ancora, è stato rimesso in consultazione il documento sugli affidamenti tramite offerta economicamente più vantaggiosa: la consultazione scadrà il prossimo 5 agosto. Mentre sono state già oggetto di consultazione le linee guida sulle cause di esclusione e quelle sul responsabile unico del procedimento.
Attuazione da rifare
Insomma, il lavoro di attuazione del Codice appalti è fortemente rallentato, a causa dell’entrata in vigore del correttivo. A conti fatti, bisognerà aspettare l’autunno, considerando anche i diversi pareri, per avere delle linee guida aggiornate che consentano agli operatori di pubblicare i loro bandi secondo le nuove norme. E in sospeso ci sono ancora le norme sul rating di impresa.