Nella Manovra 2022 un Fondo straordinario per l'editoria
La legge di Bilancio 2022 dispone la creazione di un nuovo Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all'editoria con un budget di 230 milioni di euro, di cui 90 milioni per l'anno in corso e 140 milioni per il 2023.
Cosa prevede la legge di Bilancio 2022
L'istituzione del Fondo straordinario per l'editoria è la principale novità del pacchetto di misure previsto dalla Manovra 2022 per promuovere il rilancio del settore, pesantemente colpito dalla crisi economica causata dall'emergenza Covid-19.
Nel ventaglio di norme della legge di Bilancio 2022 dedicate all'editoria rientrano anche la proroga del credito d'imposta per l'acquisto della carta di giornali e periodici, l'aumento delle risorse per il finanziamento del tax credit librerie e lo stanziamento di nuovi fondi a sostegno di biblioteche e archivi di Stato.
In legge di Bilancio un nuovo Fondo straordinario per l'editoria
Il Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria è destinato a incentivare gli investimenti delle imprese editoriali, anche di nuova costituzione, orientati:
- all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale,
- all’ingresso di giovani professionisti qualificati nel campo dei nuovi media
- a sostenere le ristrutturazioni aziendali e gli ammortizzatori sociali, nonché la domanda di informazione.
Per quanto riguarda la ripartizione del Fondo, un apposito decreto del presidente del Consiglio dei ministri, ovvero del sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega per l'informazione, definirà, sentite anche le parti sociali, l'allocazione delle risorse entro il 31 marzo di ciascun anno del biennio.
Per il sottosegretario all'Editoria, Giuseppe Moles, questo Fondo contribuirà a un vero e proprio rilancio del settore, "insieme alle misure precedentemente già istituite e finanziate ed al copyright che, per il modo in cui è stato recepito, si tradurrà in nuove risorse per gli editori derivanti dal riconoscimento del nuovo diritto previsto dalla direttiva", in sinergia "con i fondi del PNRR ai quali potranno accedere tutte le imprese dell’intera filiera".
Proroga bonus carta giornali e periodici
La Manovra 2022 estende inoltre la validità del credito d’imposta sull'acquisto della carta in favore delle imprese editrici di quotidiani e di periodici, introdotto dalla legge finanziaria 2004, rifinanziato dal decreto Rilancio, modificato dal decreto Agosto e dal decreto Sostegni bis.
L'incentivo, fruibile esclusivamente in compensazione, viene prorogato anche per gli anni 2022 e 2023 nella misura del 30% delle spese sostenute, rispettivamente negli anni 2021 e 2022, entro il limite di 60 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, che costituisce limite massimo di spesa.
Nuovi fondi per il tax credit librerie
Inoltre, 10 milioni di euro sono destinati, per il 2022 e 2023, al tax credit librerie, l'incentivo fiscale - introdotto dalla legge di Bilancio 2018 - concesso agli esercenti che svolgono attività commerciale nel settore della vendita al dettaglio di libri, nuovi o usati, in esercizi specializzati.
Il bonus è parametrato alle spese sostenute per Imu, Tasi, Tari, imposta sulla pubblicità, tassa per l’occupazione del suolo pubblico, canone d’affitto e mutui con riferimento ai locali dove è svolta l’attività nonché per i contributi previdenziali e assistenziali versati per il personale dipendente.
Risorse per biblioteche e archivi di Stato
Per promuovere la lettura e sostenere la filiera dell’editoria libraria, vengono infine stanziati 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 a sostegno delle biblioteche dello Stato, degli enti territoriali e degli istituti culturali per l'acquisto dei libri.
Al fine di assicurare la conservazione e la fruizione del patrimonio archivistico, viene autorizzata la spesa di 25 milioni per il 2022, 45 milioni per il 2023, 20 milioni per il 2024 e 10 milioni per il 2025 per la realizzazione di interventi di adeguamento antincendio e sismico degli istituti archivistici, nonché per l’acquisto di immobili destinati agli archivi di Stato.