REPowerEU e modifica PNRR: arriva l’Ecobonus sociale
La Cabina di regia sul PNRR del 27 luglio ha approvato la proposta di revisione del Piano, incluso l’inserimento del capitolo REPowerEU. Tra le novità figura anche lo stanziamento di 4 miliardi di euro in più per sostenere l'efficientamento energetico delle abitazioni tramite però un nuovo Ecobonus sociale che si rivolge solo alle fasce più fragili della popolazione.
La nuova versione del bonus destinato a finanziare i lavori di ristrutturazione in chiave energetica delle case degli italiani e inserito nel capitolo REPowerEU non sorprende molto. Dopo la "sbornia" rappresentata dal Superbonus che ha sostenuto qualunque contribuente, inclusi i redditi alti, la nuova versione del PNRR vira verso una vision più in linea con le indicazioni provenienti da Bruxelles che da tempo, ormai, sottolineano l’importanza di destinare gli incentivi edilizi ai redditi più bassi, anche per ridurre il problema della povertà energetica che in Europa interessa oltre 40 milioni di persone.
Nella bozza circolata in queste ore del documento "Proposte per la revisione del PNRR e capitolo REPowerEU” figurano, poi, anche novità sul superbonus finanziato dal PNRR. In questo caso si tratta però di informazioni già note, perché di fatto inserite nelle modifiche alla quarta rata del PNRR, varate nelle scorse settimane.
Pertanto per quanto concerne i bonus edilizi, la nuova versione del PNRR su cui Bruxelles dovrà prossimamente esprimersi, da un lato prevede delle modifiche all’Investimento 2.1 della M2C3 dal titolo “Rafforzamento dell’Ecobonus e del Sismabonus fino al 100 per cento per l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici”. Dall’altro introduce all’interno di REPowerEU una nuova misura dedicata alla riqualificazione energetica degli immobili privati, diretta però solo ai redditi bassi.
Cosa sappiamo sull’Ecobnus sociale previsto da REPowerEU?
Partendo da quest'ultimo fronte (cioè il nuovo capitolo “energia” del PNRR rappresentato da REPowerEU), come spiega lo stesso Dipartimento per le politiche europee, “uno dei punti più qualificanti riguarda l’ecobonus, dedicato espressamente alle abitazioni private”.
Su un valore complessivo di REPowerEU che si assesta a quota 19,2 miliardi di euro, infatti, all’Ecobonus sociale vanno ben 4 miliardi di euro, spalmati in maniera uguale tra il 2024 e il 2025 (2 miliardi all’anno).
“Attraverso lo strumento tradizionale della detrazione fiscale, ma con alcune importanti e sostanziali correzioni, la nuova misura del Piano andrà in supporto delle famiglie a basso reddito, in passato rimaste escluse dagli interventi di efficientamento delle abitazioni”, spiega il governo.
Come già accennato, “la dotazione del provvedimento è di 4 miliardi di euro e si basa sulle consuete detrazioni fiscali, ma, a differenza del passato, con vincoli stringenti che le renderanno disponibili solo le fasce a basso reddito”, conclude la nota ufficiale rilasciata subito dopo la Cabina di regia del 27 luglio.
Maggiori informazioni sulla nuova misura emergono dal documento ufficiale, dove si legge: “la misura si basa su incentivi fiscali, attivati da tempo in Italia e potenziati dal 2020 con il cosiddetto Superbonus, ma corregge e indirizza il sostegno esclusivamente alle categorie di persone a basso reddito. In passato gli interventi sono stati prevalentemente attivati per edifici privati, a prescindere dalla fascia di reddito dei proprietari, mentre ora l’incentivo è destinato solo a famiglie a rischio di povertà energetica e ai giovani”.
Per approfondire: Avviati i lavori per definire i nuovi bonus edilizi
Tra le modifiche PNRR, anche il superbonus
Come già spiegato, il varo del capitolo REPowerEU arriva all'interno di una più ampia modifica del PNRR che coinvolge 144 obiettivi su 349 complessivi.
Tra questi figura anche l’Investimento 2.1 “Rafforzamento dell’Ecobonus e del Sismabonus fino al 100 per cento per l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici” previsto all'interno della Missione 2, Componente 3 del Piano (M2C3).
Nel documento ufficiale che dovrebbe essere trasmesso a Bruxelles si legge infatti che “l’amministrazione propone di modificare la descrizione della misura ed il target eliminando ogni riferimento agli interventi di Sismabonus includendo il relativo sub-criterio nell’ambito del target ecobonus. Tale modifica consentirebbe un maggiore contributo della misura alla transizione verde”.
In questo caso si tratta di una notizia già nota. Il restyling in chiave “green” al superbonus finanziato dal PNRR era arrivata infatti in occasione delle modifiche di 10 obiettivi della quarta rata di pagamento. Per evitare infatti il definanziamento della misura a causa della presenza del super-sismabonus - il cui impatto sulla transizione energetica non è chiaro - Roma ha preferito dirottare le risorse PNRR ad esclusiva copertura degli interventi del super-ecobonus.
Caldaie a gas e PNRR
Per completare il quadro delle ultime novità che riguardano i bonus edilizi presenti nel PNRR, vale la pena citare anche la recente pubblicazione sul sito di Italia Domani, di due FAQ del governo sulle caldaie a gas. Pur con alcune rarissime eccezioni, infatti, le caldaie a gas non sono più rendicontabili sul PNRR, neppure per i progetti in essere.
All’interno del Piano, l’esclusione dal finanziamento delle caldaie a gas viene declinato in due differenti modi. Nel primo caso è esplicitamente citato nel testo della Decisione di Esecuzione del Consiglio (CID), mentre, nel secondo caso, tale divieto deriva dalla presenza nella descrizione della misura, o a livello di milestone e target, di una esplicita richiesta di conformità al principio di non arrecare un danno significativo all’ambiente (DNSH) attraverso l’adozione di una lista di esclusione.
“Un caso a sé stante”, spiega la FAQ, è rappresentato però proprio dal superbonus. Per questa misura - si legge infatti nella FAQ - nella CID viene specificato che “il costo dell'installazione di caldaie a condensazione a gas deve rappresentare una piccola parte del costo complessivo del programma di ristrutturazione e l'installazione deve avvenire per sostituire le caldaie alimentate a olio combustibile. L'installazione di caldaie a gas naturale deve inoltre essere conforme alle condizioni stabilite negli Orientamenti tecnici sull'applicazione del principio DNSH”.
La FAQ però sottolinea anche “che se l’intervento rientra tra quelli da rendicontare per comprovare il raggiungimento di traguardi e obiettivi del PNRR (milestone e target) e ricade nelle categorie di divieto delle caldaie sopraindicate, il divieto vale anche se il costo è coperto da risorse finanziarie diverse dal PNRR”.
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