Decreto Coesione: 1,2 miliardi per il Piano Ricerca Sud
Potenziare le competenze in ambito ricerca e innovazione nelle aree della ZES unica del Mezzogiorno, favorire il rientro dei cervelli nel Sud Italia, rafforzare il capitale umano nel settore e promuovere la nascita di spin-off di ricerca per il rilancio delle regioni meridionali. Sono questi alcuni degli obiettivi chiave del nuovo Piano RicercaSud, previsto dalla legge di conversione del decreto Coesione (DL 60/2024).
Cosa prevede il decreto Coesione
Si tratta di una misura il cui profilo verrà delineato - entro sessanta giorni dall'entrata in vigore del decreto-legge Coesione - dal Ministro dell’università e della ricerca, d’intesa con il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, e che si appoggerà sulle risorse del Programma nazionale "Ricerca innovazione e competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027" (PN RIC 2021-2027) e del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027.
Ecco dunque cosa sappiamo sul nuovo Piano di azione denominato "RicercaSud - Piano nazionale ricerca per lo sviluppo del Sud 2021-2027", previsto dall’articolo 31 della legge di conversione del DL 60/2024.
DL Coesione: gli obiettivi del Piano di azione RicercaSud
Per assicurare l’integrazione tra le politiche di coesione e il PNRR in materia di ricerca e università, la legge di conversione del decreto Coesione ha previsto l’adozione di un Piano nazionale ricerca per lo sviluppo del Sud 2021-2027 (noto anche come Piano RicercaSud).
La misura è finalizzata al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione nelle aree della ZES unica del Mezzogiorno, in coerenza con quanto previsto dal Programma nazionale "Ricerca innovazione e competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027" (PN RIC 2021-2027);
- favorire la mobilità, anche dall’estero, verso le aree del Mezzogiorno;
- rafforzare il capitale umano dedicato allo sviluppo e al funzionamento delle infrastrutture di ricerca;
- promuovere la creazione di spin-off di ricerca localizzati nelle aree del Mezzogiorno;
- favorire lo sviluppo di competenze specializzate, la transizione industriale, l’imprenditorialità e la collaborazione tra ricerca e imprese.
Viene specificato, inoltre, che il Piano è definito in coerenza con quanto previsto dall’Accordo di partenariato 2021-2027, nonché con i contenuti, gli obiettivi specifici e i criteri di ammissibilità della spesa del PN RIC 2021-2027.
A tal proposito, la relazione illustrativa predisposta dal Governo specifica che l’obiettivo del Piano è garantire l’attivazione di strumenti di cooperazione programmatici e di sostenere la continuità attuativa delle misure della Missione 4 "Istruzione e Ricerca" - Componente 2 "Dalla Ricerca all’impresa" (M4C2) del PNRR. La relazione, inoltre, individua una forte sinergia tra gli investimenti promossi con i fondi PNRR e con le iniziative progettuali finanziate con i fondi europei e con i fondi nazionali della coesione.
1,2 miliardi di euro per il Piano RicercaSud
In sinergia con quanto previsto dalla Missione 4, Componente 2 del PNRR, il Piano RicercaSud potrà contare su una dotazione pari complessivamente a 1,2 miliardi di euro di cui:
- 1.065,6 milioni di euro a valere sul PN RIC 2021-2027, nel rispetto delle procedure e dei criteri di ammissibilità, limitatamente alle aree territoriali di afferenza e in coerenza con le priorità e gli obiettivi specifici dello stesso Programma;
- 150 milioni di euro (nonché eventuali economie derivanti dal Piano sviluppo e coesione 2014-2020), nell’ambito delle risorse della delibera CIPESS n. 48 del 27 luglio 2021 volta al sostegno degli "Ecosistemi per l’Innovazione nel Mezzogiorno".
A proposito delle risorse provenienti dal PN RIC 2021-2027, è importante sottolineare che queste sono individuate "limitatamente alle aree territoriali di afferenza" poiché l’ambito geografico di destinazione dei fondi provenienti da questo strumento di finanziamento non coincide perfettamente con quello del nuovo Piano di azione RicercaSud, cioé le aree della ZES unica del Mezzogiorno.
In particolare, l'Abruzzo non rientra tra le regioni destinatarie delle risorse di cui al PN RIC 2021-2027, in quanto non appartenente al gruppo delle "Regioni Meno Sviluppate" ai sensi del regolamento CPR 2021-2027, mentre rientra nella ZES unica del Mezzogiorno e tra le regioni destinatarie delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione stanziate dalla legge di Bilancio 2021.
Inoltre, per garantire la massima efficacia degli interventi finanziati dal PN RIC 2021-2027, nell’ambito del Piano RicercaSud possono essere individuati ulteriori meccanismi di sostegno finanziario. Questi strumenti saranno definiti, spiega il testo della legge di conversione del DL Coesione, "nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio, all’esito delle eventuali variazioni del PN RIC 2021-2027, in coerenza con i nuovi obiettivi specifici introdotti ai sensi del Regolamento (UE) 2024/795 (Piattaforma STEP) del Parlamento europeo e del Consiglio".
A chi si rivolge il Piano nazionale ricerca per lo sviluppo del Sud 2021-2027?
I beneficiari di tutti i progetti del Piano - sia quelli supportati dalle risorse del PN RIC 2021-2027, sia quelli finanziati dalla delibera CIPESS n. 48 del 27 luglio 2021 - possono essere individuati tra i principali gruppi di destinatari previsti nel PN RIC 2021-2027, localizzati nelle aree di riferimento del Piano RicercaSud, in coerenza con la destinazione territoriale delle individuate fonti di finanziamento.
Nel caso del PN RIC 2021-2027 questi i gruppi target sono:
- le imprese, con particolare attenzione alle PMI;
- le università e gli enti di ricerca;
- gli incubatori, gli acceleratori di imprese, gli spin off;
- solo in relazione all’obiettivo strategico 2.3 (Sviluppare sistemi, reti e impianti di stoccaggio energetici intelligenti al di fuori dell’RTE-E), i concessionari di pubblico servizio.
I criteri di selezione e valutazione dei progetti possono prevedere punteggi aggiuntivi al fine di favorire il rientro dei ricercatori dall’estero.
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