Piano Juncker: Katainen, FEIS al via in estate
Prime scadenze per il piano Juncker. Il nuovo Fondo per gli investimenti strategici (FEIS) garantiti da Bruxelles muoverà i suoi primi passi quest’estate.
L’Italia non ha ancora deciso se investire. Ma, di certo, il piano Juncker avrà tempi molto rapidi: il Fondo sarà attivo entro giugno e i primi investimenti saranno fatti già prima dell’estate. Il vicepresidente della Commissione europea Jyrki Katainen, nel corso di un incontro con la stampa a Roma, ha dato alcune importanti indicazioni sul percorso del nuovo FEIS. Il commissario, durante la sua visita nella capitale, ha anche incontrato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan.
Italia non ha deciso
E proprio dalla visita al ministro è partito Katainen. “Nel suo incontro il ministro Padoan mi ha detto che l'Italia non ha ancora deciso” sul contributo al Fondo europeo per gli investimenti strategici previsto dal piano Juncker. D'altronde “ogni Paese farà la scelta che riterrà giusta”, ha detto ancora il vicepresidente. Anche se lui ha “una sensazione positiva sulla possibilità che i singoli paesi contribuiscano al Fondo”. In ogni caso, “anche se i Governi dovessero decidere di non dare i loro contributi ci sono 60 miliardi di capitale fresco”.
Il piano garantisce gli investimenti
Katainen è parso fiducioso sulla buona riuscita del piano Juncker, anche perché - ha spiegato - “non abbiamo nessun piano B”. E si è anche soffermato sulla filosofia dell’operazione: “Oggi - ha detto - c'è molta liquidità che però non raggiunge l'economia reale, per molte ragioni. L'Unione europea vuole dare il suo contributo con questo piano creando strutture trasparenti di risk-sharing”. La garanzia di Bruxelles, cioè, dovrebbe convincere molti investitori che oggi sono frenati.
Il calendario dell'EFSI
E’, poi, arrivato anche qualche chiarimento sui tempi del Fondo di investimenti. Le procedure per i progetti e il FEIS dovranno partire entro il mese di giugno. In questo modo il denaro potrà essere messo a disposizione delle imprese nella seconda parte del 2015, attivando il processo virtuoso di accesso al credito a favore delle PMI. L’attività, comunque, dovrà partire “già prima dell’estate”.
Coraggioso il programma di riforme italiano
Il commissario finlandese ha parlato anche di flessibilità. “Come nuova Commissione siamo determinati a dare un nuovo impulso alle nostre economie attraverso la mobilitazione di nuovi investimenti e la flessibilità sul versante fiscale. Noto con piacere che l'Italia è pronta a fare la propria parte attraverso un programma di riforme coraggioso”. Sulla comunicazione resa nota martedì “nella Commissione europea la decisione è stata unanime, anche se ovviamente c'è stato un dibattito con molte domande”.
A marzo giudizio sui conti italiani
Un passaggio è stato dedicato alla situazione italiana. Il vicepresidente si è speso con parole positive per il Jobs Act, definito “una riforma molto positiva che aiuterà soprattutto i giovani a trovare un impiego”. Mentre sui nostri conti pubblici ha preferito non esprimersi. Interrogato sulla possibilità di una manovra correttiva, ha detto: “Non abbiamo i numeri. Valuteremo una volta disponibili le nuove stime”. La Commissione, comunque, si esprimerà a marzo, non solo sulla situazione italiana, ma anche su quella di Francia e Belgio.