Energia - bando Connecting Europe Facility per progetti TEN-E
Un bando da 550 milioni di euro per sostenere progetti relativi alle infrastrutture energetiche transeuropee è stato lanciato dalla Commissione Ue nell'ambito del Meccanismo per collegare l'Europa (Connecting Europe Facility-CEF). I soggetti interessati hanno tempo fino al 30 settembre 2015 per partecipare alla call.
Il bando
Quello lanciato oggi dalla Commissione europea è il secondo bando del 2015 promosso nell'ambito del Meccanismo per collegare l'Europa per il settore energetico.
Attraverso il sostegno di progetti di interesse comune in ambito energetico, la call for proposal intende:
- contrastare l'isolamento energetico,
- contribuire ad eliminare gli ostacoli che bloccano il completamento del mercato interno dell'energia.
I fondi, spiega la Commissione, serviranno da catalizzatore per assicurare ulteriori finanziamenti da parte di investitori privati e pubblici. Il termine ultimo per presentare le domande è fissato al 30 settembre 2015, mentre la pubblicazione delle graduatorie è prevista per la fine dell'anno.
Avere a disposizione "reti energetiche ben collegate e affidabili", ha commentato il commissario Ue per l'Azione per il Clima e Energia Miguel Arias Canete, è fondamentale per "costruire un'unione energetica resiliente". Ciò, ha aggiuto il commissario, contribuirà a "garantire energia accessibile, sostenibile e sicura per tutti i cittadini europei e le imprese". Priorità della Commissione Juncker, ha concluso Canete, è che "il denaro pubblico europeo vada a supporto di investimenti mirati e significativi".
Il regolamento sulle TEN-E
Gli orientamenti per le reti energetiche transeuropee (Trans-European energy networks - TEN-E) sono stabiliti dal Regolamento 347/2013.
L'interconnessione, l'interoperabilità e lo sviluppo delle reti transeuropee per il trasporto del gas e dell'elettricità, si legge nel Regolamento, sono tra gli strumenti indispensabili per il buon funzionamento del mercato interno dell'energia.
Obiettivo primario di queste reti è offrire ai cittadini europei servizi di buona qualità e un ampio ventaglio di scelte, grazie alla diversificazione delle fonti di energia. Il tutto a prezzi più competitivi di quelli attuali. Fondamentale, in questo contesto, è anche l'interoperabilità delle TEN-E con le reti dell'energia dei paesi terzi (paesi in fase di adesione o candidati, del bacino del Mediterraneo, del Mar Nero, del Caspio, del Medio Oriente e della regione del Golfo).
L'accesso alle TEN-E, si legge ancora nel Regolamento, contribuisce poi a ridurre l'isolamento delle regioni meno favorite, delle regioni insulari e periferiche, rafforzando in tal modo la coesione territoriale dell'Unione. Infine, l'interconnessione delle reti favorisce lo sviluppo sostenibile, grazie al collegamento degli impianti di produzione di energia rinnovabile e al ricorso a tecnologie più efficienti, che limitano le perdite e i rischi per l'ambiente dovuti al trasporto e alla trasmissione di energia.
Il Regolamento 347/2013 introduce, infine, il concetto di progetto di interesse comune, inteso come quell'iniziativa nel campo delle reti del gas e dell'elettricità che presenta prospettive di redditività economica sulla base di analisi dei costi e dei benefici rispetto all'ambiente, alla sicurezza degli approvvigionamenti e alla coesione territoriale.
Link
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