Agricoltura - finanziamenti ISMEA per imprenditoria giovanile
In Gazzetta ufficiale il decreto attuativo con i nuovi criteri di accesso ai finanziamenti per il ricambio generazionale in agricoltura
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La riforma del decreto legislativo n. 185-2000 sulle misure in favore della nuova imprenditorialità in agricoltura diventa operativa. Dopo il decreto-legge n. 91-2014 che ha rinnovato la materia, in Gazzetta ufficiale è stato pubblicato il decreto attuativo del 18 gennaio 2016 con i nuovi criteri di accesso alle agevolazioni
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Progetti ammissibili
I finanziamenti per l'agricoltura, dai Programmi di Sviluppo Rurale - PSR ai bandi |
L'obiettivo dello strumento è sostenere i progetti di sviluppo e consolidamento aziendale nei settori della produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli nella fase di passaggio delle aziende tra vecchie a nuove generazioni.
I progetti devono essere avviati dopo la data di ammissione alle agevolazioni e devono riguardare:
- a. il miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell'azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione o miglioramento e riconversione della produzione,
- b. il miglioramento dell'ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali, purchè non si tratti di investimento realizzato per conformarsi alle norme dell'Unione europea,
- c. la realizzazione e il miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all'adeguamento ed alla modernizzazione dell'agricoltura.
Beneficiari
I finanziamenti possono essere concessi a:
- a) microimprese e piccole e medie imprese in qualsiasi forma costituite che subentrino nella conduzione di un'intera azienda agricola, esercitante esclusivamente l'attività agricola da almeno due anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione e che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento dell'azienda oggetto del subentro, attraverso iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;
- b) microimprese e piccole e medie imprese che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento di iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione.
Nel caso delle PMI di cui alla lettera a), quindi di quelle che subentrano alla conduzione di un'azienda agricola, sono richiesti cinque requisiti:
- essere costituite da non più di sei mesi dalla data di presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni;
- esercitare esclusivamente l'attività agricola ai sensi dell'articolo 2135 del codice civile;
- essere amministrate e condotte da un giovane di età compresa tra i 18 ed i 40 anni non compiuti alla data di spedizione della domanda, in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto come risultante dall'iscrizione nella gestione previdenziale agricola alla data di delibera di ammissione alle agevolazioni, ovvero, nel caso di società, essere composte, per oltre la metà numerica dei soci e delle quote di partecipazione, ed amministrate, da giovani imprenditori agricoli di età compresa tra i 18 e i 40 anni non compiuti alla data di spedizione della domanda in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto come risultante dall'iscrizione nella gestione previdenziale agricola alla data di delibera di ammissione alle agevolazioni;
- essere già subentrate, anche a titolo successorio, da non più di sei mesi alla data di presentazione della domanda, nella conduzione dell'intera azienda agricola, ovvero subentrare entro 3 mesi dalla data della delibera di ammissione alle agevolazioni mediante un atto di cessione d'azienda;
- avere sede operativa nel territorio nazionale.
Relativamente alle PMI di cui alla lettera b), invece, è richiesto il possesso dei requisiti di cui ai punti 2, 3 e 5 da almeno due anni.
Agevolazioni
Gli incentivi previsti dal decreto consistono in mutui agevolati a tasso zero, della durata compresa tra cinque e dieci anni, incluso il periodo di preammortamento. L'importo dei finanziamenti non può essere superiore al 75% delle spese ammissibili, che a loro volta non possono superare la soglia massima di 1,5 milioni di euro, IVA esclusa.
Per le iniziative nel settore della produzione agricola primaria il mutuo agevolato ha una durata, comprensiva del periodo di preammortamento, non superiore a quindici anni.
Il finanziamento agevolato deve essere assistito da garanzie per l'intero importo concesso, maggiorato del 20% per accessori e per il rimborso delle spese. Tali garanzie sono acquisibili mediante iscrizione di ipoteca di primo grado sui beni oggetto di finanziamento, o su altri beni del soggetto beneficiario o di terzi, oppure mediante fideiussione bancaria.
Come richiedere i finanziamenti
La nuova modulistica per richiedere le agevolazioni, alla luce del decreto attuativo appena pubblicato in GURI, verrà resa disponibile da ISMEA, l'Istituto di servizi per il mercato agricolo e alimentare, soggetto gestore dell'intervento.
Sulla base delle informazioni contenute nella domanda, ISMEA accerterà la sussistenza dei requisiti e la sostenibilità finanziaria ed economica dell'iniziativa ed entro sei mesi delibererà l'ammissione al finanziamento o il rigetto dell'istanza, dandone comunicazione agli interessati.
Entro sei mesi dalla comunicazione della delibera di ammissione alle agevolazioni, i beneficiari sono tenuti a trasmettere a ISMEA la documentazione necessaria alla stipula del contratto di mutuo agevolato.
> Il bando per la nuova imprenditorialità in agricoltura
Author: airdiogo / photo on flickr