Resto al Sud – bando per finanziamenti a giovani imprenditori
Domande da gennaio per Resto al Sud, la misura che sostiene l'avvio di nuove attività imprenditoriali da parte di giovani residenti nel Mezzogiorno.
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I giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni potranno richiedere gli incentivi della misura Resto al Sud a partire dal 15 gennaio 2018. E' quanto anticipato dal ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti e dall'amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri, nel corso di un convegno a Napoli dedicato alle misure a favore dei giovani meridionali, non solo Resto al Sud, ma anche la Banca delle terre. A illustrare quest'ultima iniziativa - una mappatura dei terreni agricoli incolti per favorire l'insediamento di giovani agricoltori - il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina.
> Il testo del Decreto Mezzogiorno – incentivi Resto al Sud ai giovani e ZES
Pronto il decreto attuativo Resto al Sud
Previsto dal Decreto Mezzogiorno n. 91 del 2017, il regime di aiuto Resto al Sud incoraggia la costituzione di nuove imprese nelle Regioni meno sviluppate e in transizione, cioè Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, da parte di giovani imprenditori di età compresa tra i 18 e i 35 anni.
I soggetti interessati possono essere già costituiti, o costituirsi entro sessanta giorni dalla data di comunicazione dell'esito positivo dell'istruttoria, in forma di impresa individuale oppure di società, incluse le società cooperative.
Le risorse a disposizione della misura ammontano complessivamente a un miliardo e 250 milioni di euro, di cui 715 milioni di euro, a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, già stanziati con la Delibera CIPE n. 74-2017.
Il decreto attuativo è stato registrato dalla Corte dei Conti ed è in corso di pubblicazione in Gazzetta ufficiale. La misura, quindi, è pronta a partire.
Incentivi per avvio nuove imprese
Le agevolazioni permettono di finanziare l'avvio di progetti imprenditoriali nella produzione di beni e nei servizi, con esclusione delle attività libero professionali e del commercio, e coprono fino al 100% delle spese per:
- la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili,
- l’acquisto di impianti, macchinari e attrezzature,
- l'acquisizione di programmi informatici,
- le principali voci di spesa utili all’avvio dell’attività.
Due le forme di incentivi previste:
- un contributo a fondo perduto fino al 35% del valore dell’investimento;
- un finanziamento bancario fino al 65% dell’investimento, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI e associato a un contributo a totale copertura degli interessi.
Ciascun imprenditore può ottenere agevolazioni fino a 50mila euro, ma l'associazione di più imprenditori, consentita fino a un massimo di quattro, porta la soglia massima di aiuto a 200mila euro.
Resto al Sud, come presentare domanda
Secondo quanto anticipato nel corso dell'evento di Napoli, le domande di agevolazione potranno essere presentate a partire dal 15 gennaio 2018. L'invio dovrà avvenire esclusivamente online, attraverso la piattaforma informatica del soggetto gestore della misura, cioè Invitalia, che le valuterà in ordine cronologico di arrivo.
Nel corso della giornata l'ad di Invitalia Domenico Arcuri e il direttore generale dell'ABI Giovanni Sabatini hanno firmato un accordo per regolare l'accesso al credito dei giovani che presenteranno domanda per Resto al Sud, così da garantire il totale abbattimento degli interessi e quindi la concessione di finanziamenti a tasso zero.
Giovani in agricoltura con la Banca delle terre
Oltre a Resto al Sud, il convegno ha permesso di presentare la Banca delle terre, un'iniziativa prevista dal Collegato Agricoltura alla legge di Stabilità 2014 che mira a far incontrare la domanda e l’offerta di terreni agricoli inutilizzati per promuovere la nascita di nuove imprese giovanili.
Una spinta al ricambio generazionale che può contribuire allo sviluppo del settore, perchè molti giovani sono già impegnati in imprese agricole di successo che investono in tecnologia e in innovazione, ha sottolineato il ministro Maurizio Martina.
"Naturalmente queste misure fanno parte di una politica di sviluppo complessivo per il Sud”, ha commentato il ministro Claudio De Vincenti, ricordando che il credito d'imposta per il Mezzogiorno ha già stimolato investimenti privati per oltre 3 miliardi di euro.