Fondi UE: risorse aggiuntive per il PON Imprese e Competitivita' 2014-2020
Via libera della Commissione europea alla riprogrammazione del PON Imprese e Competitività 2014-2020, che potrà contare su risorse per 3,2 miliardi di euro e intervenire anche al Centro Nord.
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Degli oltre 1,6 miliardi di euro assegnati all'Italia dalla Commissione europea nell'ambito della riprogrammazione dei fondi strutturali FESR e FSE 2014-2020, circa 600 milioni sono destinati al Programma Operativo Nazionale Imprese e Competitività 2014-2020.
La Commissione ha, infatti, approvato l'incremento delle risorse finanziarie assegnate al Programma gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico con l’assistenza tecnica di Invitalia, che passa così da una dotazione complessiva di 2,3 miliardi a un budget di 3,2 miliardi di euro.
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Nuove risorse per il PON Imprese e Competitività 2014-2020
Partito con una dotazione di 2,3 miliardi di euro, il PON Imprese era destinato inizialmente alle sole Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia) e in transizione (Abruzzo, Molise, Sardegna).
Alla luce della revisione delle allocazioni finanziarie dei fondi strutturali 2014-2020, definita a fine giugno 2016 e dell'assegnazione di nuove risorse all'Italia per oltre 1,6 miliardi, si è proceduto alla riprogrammazione dei Programmi Operativi interessati, tra cui anche il PON I&C.
Con decisione C(2017) 8390 del 7 dicembre la Commissione ha assegnato ulteriori 665,1 milioni di euro di risorse del FESR al Programma, cui si aggiungono 297 milioni di cofinanziamento nazionale, e ha approvato l’estensione dell’area territoriale del PON al Centro-Nord.
La decisione di allargare il raggio di azione degli interventi a sostegno della politica industriale e per l’innovazione del PON alle Regioni più sviluppate deriva dalla necessità di assicurare l'unitarietà e la coerenza nell’attuazione della Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente, le cui aree tematiche hanno rilevanza strategica a livello dell’intero sistema paese.
Il Grande Progetto Banda ultralarga
A queste novità si accompagnano, inoltre, la revisione degli indicatori e del performance framework e l'inserimento nel PON del Grande progetto Banda ultralarga, che ha un costo ammissibile complessivo pari a circa 3 miliardi di euro, a valere su fondi europei (FESR e FEASR) e nazionali (FSC).
Le risorse del PON saranno finalizzate principalmente alla realizzazione dell’infrastruttura passiva a servizio delle imprese, cui potranno essere associati eventuali interventi volti all'effettiva attivazione dei servizi in aree particolarmente remote.
Oltre che nelle aree bianche, cioè le aree a fallimento di mercato in cui gli operatori non investirebbero senza l'intervento di risorse pubbliche, il Programma potrà agire in via complementare e residuale anche nelle aree grigie, sia per la realizzazione dell’infrastruttura abilitante relativa ai servizi basati su velocità di connessione ≥100Mbps a servizio delle sedi di unità produttive che per finanziare altre forme di sostegno alla domanda, quali i voucher per la digitalizzazione a favore dei clienti finali.
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