Bilancio UE post 2020 - accordo su Connecting Europe Facility
Aggiornato il 26 marzo 2019. Gli eurodeputati delle commissioni ITRE e TRAN hanno approvato l'accordo provvisorio raggiunto tra il Parlamento europeo e il Consiglio sulla proposta di regolamento del Meccanismo per collegare l’Europa (Connecting Europe Facility) per il periodo 2021-2027.
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Il programma Connecting Europe Facility post 2020 intende rafforzare gli investimenti nelle reti infrastrutturali europee nei settori dei trasporti, dell'energia e del digitale.
Per il CEF 2021-2027 la Commissione UE ha proposto uno stanziamento di oltre 42,2 miliardi di euro, 10 miliardi di euro in più rispetto al programma attuale.
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Accordo sul Connecting Europe Facility 2021-2027
Il programma Connecting Europe Facility 2021-2027 intende sviluppare e modernizzare le reti transeuropee nei settori dei trasporti, dell'energia e delle telecomunicazioni, agevolando la cooperazione transfrontaliera nell'ambito dell'energia rinnovabile, tenendo conto degli impegni di decarbonizzazione a lungo termine e ponendo l'accento sulle sinergie tra i settori.
Nel settore dei trasporti il CEF post 2020 - con un budget di oltre 30,6 miliardi di euro - vuole contribuire in primo luogo allo sviluppo di progetti di interesse comune per quanto riguarda reti e infrastrutture efficienti e interconnesse per una mobilità intelligente, sostenibile, inclusiva e sicura.
In più la Commissione UE ha proposto di stanziare 6,5 miliardi di euro per adeguare le reti TEN-T alle esigenze della mobilità militare. Si tratta di un’importante novità rispetto al programma precedente, introdotta alla luce dell'istituzione del Fondo europeo per la difesa.
Con riferimento al settore dell'energia, l’obiettivo del Meccanismo per collegare l’Europa è contribuire allo sviluppo di progetti di interesse comune relativi all'ulteriore integrazione del mercato interno dell'energia e all'interoperabilità transfrontaliera e intersettoriale delle reti. Le risorse, in base alla proposta della Commissione UE, ammontano a 8,65 miliardi di euro.
Per il settore digitale, invece, il CEF post 2020 differisce dal programma precedente per l’attenzione allo sviluppo di reti ad altissima capacità e di sistemi 5G, all'aumento della resilienza e della capacità delle reti dorsali digitali sui territori dell'UE, alla digitalizzazione delle reti dei trasporti e dell'energia. Il budget proposto è pari a 3 miliardi di euro.
Il programma mira anche a massimizzare le sinergie tra i comparti, attraverso azioni che saranno attuate mediante programmi di lavoro transettoriali specifici riguardanti almeno due settori, con criteri di attribuzione specifici, finanziati con contributi di bilancio provenienti dai settori interessati.
Aggiornamento: commissioni PE, ok all'accordo provvisorio
Dopo l'ok del Coreper all'accordo informale raggiunto dalla presidenza rumena e dal Parlamento europeo sulla proposta di avviare la seconda edizione del programma CEF per il periodo 2021-2027, arriva anche il via libera delle commissioni per l'industria, la ricerca e l'energia (ITRE) e per i trasporti e il turismo (TRAN) dell'Europarlamento.
"Vogliamo mantenere la qualità dei progetti finanziati dal CEF, ripristinando allo stesso tempo le priorità del programma. Abbiamo incentivato la buona cooperazione tra le autorità, previsto stanziamenti supplementari per progetti che combinano le priorità di due settori e rafforzato il monitoraggio del programma; maggiori informazioni sugli effettivi risultati dei progetti consentiranno una migliore valutazione dei progressi", ha spiegato l'eurodeputato Pavel Telička.
"Spero che il prossimo Parlamento sosterrà l'aumento del bilancio della sezione trasporti che consentirà di completare i corridoi della rete centrale", ha dichiarato l'europarlamentare Marian-Jean Marinescu.
L'accordo deve ora essere approvato dal Parlamento europeo in seduata plenaria e dal Consiglio; gli aspetti finanziari e orizzontali del CEF dipendono tuttavia dall’esito delle discussioni sul Quadro finanziario pluriennale 2021-2027.
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