InvestEU – plenaria Parlamento UE conferma accordo
Via libera del Parlamento europeo all'accordo raggiunto con il Consiglio sul nuovo programma InvestEU. Le risorse destinate al Fondo, che riunirà gli strumenti finanziari a carico del bilancio UE, però, dipenderanno dal negoziato sul Quadro finanziario post 2020.
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La relazione a cura degli eurodeputati José Manuel Fernandes (PPE) e Roberto Gualtieri (S&D) è stata approvata dall'Aula con 463 voti favorevoli, 64 contrari e 29 astensioni e fa seguito al primo compromesso sui contenuti del regolamento di InvestEU raggiunto con il Consiglio a marzo.
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Come funziona InvestEU
L'obiettivo di InvestEU è incoraggiare la partecipazione di investitori pubblici e privati a operazioni di finanziamento e investimento fornendo garanzie a titolo del bilancio dell'UE per superare i fallimenti del mercato e ovviare a carenze o situazioni di investimento non ottimali.
Consolidando gli strumenti finanziari esistenti, InvestEU rilancia l'esperienza del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), istituito nel luglio 2015 nell'ambito del Piano Juncker, e si articola in quattro finestre di finanziamento:
- infrastrutture sostenibili
- ricerca, innovazione e digitalizzazione
- PMI
- investimenti sociali e competenze.
Il partner principale è ancora una volta il gruppo Banca europea per gli investimenti (BEI), che ha attuato e gestito il FEIS, ma è previsto l'accesso diretto alla garanzia dell'UE per le banche di promozione nazionali e per gli istituti finanziari internazionali in veste di partner esecutivi del Fondo.
Inoltre, il regolamento prevede la possibilità per gli Stati membri di convogliare in un apposito comparto di InvestEU parte dei fondi loro assegnati nel quadro della Politica di coesione, integrando quanto previsto dalla garanzia dell'UE.
Al comitato direttivo, composto da quattro rappresentanti della Commissione, tre rappresentanti della BEI e due rappresentanti di altri partner esecutivi, è assegnato il compito di stabilire l'orientamento strategico e operativo di InvestEU, con diretto di veto per Commissione e BEI. Prevista la presenza di un esperto nominato dal PE, ma senza diritto di voto.
A questa struttura si affianca poi un comitato consultivo, costituito da rappresentanti dei partner esecutivi, rappresentanti degli Stati membri, un esperto nominato dal Comitato economico e sociale europeo e un esperto nominato dal Comitato delle regioni.
"InvestEU porterà più investimenti, competitività e crescita economica, consentendo la creazione di nuovi e migliori posti di lavoro in tutta l'UE", ha commentato Fernandes.
"Con InvestEU stiamo dando forma al futuro dell'UE verso maggiori investimenti a sostegno delle piccole e medie imprese e dei progetti locali. Inoltre, colleghiamo questo nuovo strumento a un forte incentivo a sostenere i progetti ambientali, sociali e di governance, promuovendo la cultura e garantendo una finanza etica e sostenibile", ha aggiunto Gualtieri.
Rispetto alla proposta iniziale della Commissione europea, gli eurodeputati hanno infatti ottenuto la definizione di obiettivi più chiari e nuovi, quali l'occupazione e la coesione economica, territoriale e sociale, e una maggiore attenzione alla protezione del clima, con almeno il 55% degli investimenti finanziati in sostegno di infrastrutture sostenibili.
La richiesta di aumentare la garanzia pubblica alla base dello strumento, dai 38 miliardi proposti dalla Commissione europea a 40,8 miliardi di euro, con l'obiettivo di mobilitare investimenti aggiuntivi per 698 miliardi, contro il target di 650 miliardi prospettato dall'Esecutivo comunitario, però, rimane in sospeso.
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L'accordo esclude infatti le questioni orizzontali e di bilancio che, analogamente a quanto sta accadendo per tutti i programmi settoriali concordati finora dalle istituzioni UE, dipenderanno dai negoziati sul Quadro finanziario pluriennale 2021-2027.
I colloqui tra Parlamento e Consiglio su InvestEU, quindi, riprenderanno nel corso della prossima legislatura.
A che punto sono i negoziati tra PE e Consiglio
Oltre ad InvestEU, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto una prima comprensione comune anche sui programmi Europa digitale, Spazio, Diritti e valori, Giustizia, Fiscalis, LIFE, oltre che su buona parte delle disposizioni operative di Horizon Europe, sul Fondo europeo per la difesa e sul Meccanismo per collegare l'Europa (Connecting Europe Facility – CEF).
Ulteriori negoziati sono in corso sul programma Dogana e su alcuni elementi del Regolamento sulle disposizioni comuni, mentre su una lunga serie di programmi settoriali il Parlamento europeo ha adottato posizioni in prima lettura senza avviare negoziati con il Consiglio.
Nell'elenco rientrano:
- il programma per il mercato unico,
- il programma antifrode dell'UE,
- il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione,
- il programma Pericles IV,
- Europa creativa,
- Erasmus,
- il Corpo europeo di solidarietà,
- lo Strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale,
- il meccanismo transfrontaliero,
- lo strumento di assistenza preadesione (IPA III),
- il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo di coesione,
- il Fondo Asilo e migrazione,
- il Fondo per la gestione integrata delle frontiere,
- il Fondo sicurezza interna,
- le disposizioni specifiche per l'obiettivo "Cooperazione territoriale europea" (Interreg),
- le disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale europeo Plus, il Fondo di coesione e il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e le regole finanziarie applicabili a tali fondi.
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