Economia circolare: 72 domande per progetti di ricerca e sviluppo
A pochi giorni dall'avvio della procedura per accedere alle agevolazioni per progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare sono state inviate 72 domande, per un totale di 76 milioni su 217 milioni messi a disposizione dal MISE.
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Le agevolazioni sono previste dal decreto dell'11 giugno 2020 e dal decreto del 5 agosto 2020, che definisce i termini e le modalità di presentazione delle domande.
Chi può richiedere le agevolazioni per l'economia circolare
In base al decreto ministeriale dell'11 giugno 2020, le agevolazioni sono rivolte alle imprese e ai centri di ricerca, in possesso di una serie di requisiti:
- essere regolarmente costituiti e iscritti nel Registro delle imprese,
- non essere sottoposto a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente,
- trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati ovvero, per le imprese individuali e le società di persone, disporre di almeno due dichiarazioni dei redditi presentate,
- non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea,
- essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero,
- non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà così come individuata nel Regolamento GBER.
I beneficiari possono presentare progetti anche congiuntamente tra loro, previa indicazione del soggetto capofila. In caso di progetti congiunti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo esemplificativo, il consorzio e l’accordo di partenariato.
I progetti di ricerca e sviluppo
I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra di loro in relazione all'obiettivo previsto dal progetto, finalizzate alla riconversione produttiva delle attività economiche attraverso la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali relative a:
- a) innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso dei materiali in un'ottica di economia circolare o a «rifiuto zero» e di compatibilità ambientale (innovazioni eco-compatibili);
- b) progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale, attraverso, ad esempio, la definizione di un approccio sistemico alla riduzione, riciclo e riuso degli scarti alimentari, allo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo delle materie prime;
- c) sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l'uso razionale e la sanificazione dell'acqua;
- d) strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo;
- e) sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l'utilizzo di materiali recuperati;
- f) sistemi di selezione del materiale multileggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.
La dimensione finanziaria dei progetti deve essere compresa tra un minimo di 500mila euro e un massimo di 2 milioni di euro.
Finanziamenti agevolati e contributi
Per l’agevolazione dei progetti sono disponibili:
- 157 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati, a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), di cui: 150 milioni destinati ai progetti realizzati sull’intero territorio nazionale, 5 milioni destinati ai progetti realizzati nel territorio della Regione Basilicata, e 2 milioni destinati ai progetti realizzati nel territorio della Regione Piemonte.
- 62,8 milioni di euro per la concessione dei contributi alla spesa, di cui: 40 milioni a valere sul Fondo sviluppo e coesione, destinati per l’80% ai progetti realizzati nelle regioni del Mezzogiorno, e per il 20% a quelli realizzati nelle regioni del Centro-nord, 20 milioni a valere sul Fondo per la crescita sostenibile, destinati ai progetti realizzati sull’intero territorio nazionale e 2 milioni a valere sulle risorse della Regione Basilicata e 800mila euro a valere sulle risorse della Regione Piemonte, rese disponibili per l’agevolazione di progetti realizzati nel territorio di ciascuna Regione.
Le agevolazioni sono concesse sotto forma di finanziamento agevolato, entro il 50% dei costi ammissibili, in presenza di un finanziamento bancario concesso a tasso di mercato a copertura di almeno il 20% delle spese ammissibili.
Al finanziamento si aggiunge un'ulteriore agevolazione sotto forma di contributo diretto alla spesa:
- fino al 20% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione,
- fino al 15% per le imprese di media dimensione,
- fino al 10% per le imprese di grande dimensione.
Le imprese possono richiedere a Mediocredito Centrale un finanziamento bancario associato alle agevolazioni: Il finanziamento bancario di Mediocredito Centrale, che copre fino al 20% delle spese ammissibili alle agevolazioni, prevede una durata compresa tra un minimo di 4 anni e un massimo di 11 anni, un’erogazione complessiva in non più di 3 tranche a SAL più una ultima quota a saldo e un ammortamento con rate semestrali costanti posticipate.
Il finanziamento bancario di MCC, che copre fino al 20% delle spese ammissibili alle agevolazioni, prevede una durata compresa tra un minimo di 4 anni e un massimo di 11 anni, un’erogazione complessiva in non più di 3 tranche a SAL più una ultima quota a saldo e un ammortamento con rate semestrali costanti posticipate.
Il finanziamento agevolato può essere concesso solo in presenza di un finanziamento bancario associato erogato da una banca convenzionata con CdP. A tal fine le imprese possono allegare alla domanda di agevolazione l’attestazione di disponibilità alla concessione del finanziamento rilasciata dalla Mediocredito Centrale.
Come partecipare al bando
Il decreto direttoriale del 5 agosto fissava l'apertura dei termini per la presentazione delle domande a partire dal 5 novembre.
La procedura di pre-compilazione delle domande e degli allegati è disponibile dal 3 dicembre, mentre le domande vere e proprie possono essere presentate a partire dal 10 dicembre.
Le agevolazioni saranno concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello. Le istanze quindi potranno accedere alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico giornaliero di presentazione. Le domande presentate nello stesso giorno saranno considerate come pervenute nello stesso istante, indipendentemente dall'orario di presentazione.
Laddove le risorse finanziarie residue disponibili si rivelassero insufficienti per accogliere integralmente le domande presentate nello stesso giorno, si procederà all’istruttoria in base alla posizione assunta nell'ambito di una specifica graduatoria di merito.
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72 domande in pochi giorni
Al 22 dicembre sono 72 le domande presentate per accedere al bando, per un ammontare complessivo di risorse richieste pari a circa 76 milioni su 217 milioni messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo economico.
La Lombardia è la regione con il maggior numero di richieste presentate, seguita da Emilia-Romagna e Veneto. I progetti di ricerca e sviluppo provengono soprattutto da grandi e medie imprese e riguardano principalmente la fabbricazione e trasformazione avanzata, nonché i materiali avanzati.