Interreg 2021-2027: transizione verde e digitale al centro della cooperazione territoriale in Europa
Lo ha ribadito la commissaria europea per la coesione e le riforme, Elisa Ferreira, durante l'evento annuale dedicato alla nuova programmazione europea per la cooperazione territoriale, che si chiude oggi a Bruxelles.
In vigore il pacchetto legislativo della Politica di Coesione 2021-27
Per il settennato 2021-2027 la programmazione Interreg - che fa parte del pacchetto regolamentare della Politica di Coesione - può contare su un budget di 8 miliardi di euro, che andranno a finanziare i programmi di cooperazione territoriale europea post-2020.
Nel corso dell'Interreg annual event 2021, la Ferreira ha ricordato che i nuovi programmi Interreg contribuiranno alla duplice transizione, verde e digitale, in Europa, assicurando che nessuna regione verrà lasciata indietro.
#Interreg2021, @ElisaFerreiraEC urges us to Think Europe. Set sails towards a green transition, towards tackling climate change and enhancing the digital revolution. We will ensure that all our ships sail together that no region is left behind.#CooperationMatters pic.twitter.com/30pNUNimEI
— EU Regio Interreg (@RegioInterreg) October 7, 2021
Come funziona il nuovo Interreg 2021-2027
Con un budget di 8,05 miliardi di euro (a prezzi 2018), la nuova generazione Interreg è organizzata in quattro componenti (strands), una in più rispetto al 2014-2020:
- Interreg A - cooperazione transfrontaliera terrestre e marittima: 5,8 miliardi (72,2% del budget);
- Interreg B - cooperazione transnazionale: 1,467 miliardi (18,2%);
- Interreg C - cooperazione interregionale: 490 milioni di euro (6,1%);
- Interreg D - cooperazione delle regioni ultraperiferiche: 280 milioni (3,5%).
Alla cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale, se ne aggiunge dunque una quarta, che mira a rafforzare la cooperazione delle regioni ultraperiferiche con il loro ambiente limitrofo (ad esempio le regioni dei Caraibi), per stimolare gli scambi economici tra i partner regionali e sostenerne lo sviluppo reciproco.
Interreg 2021-2027: a quali programmi partecipa l'Italia
Cosa c’è da sapere sui finanziamenti Interreg 2021-2027
Il tasso di cofinanziamento UE a ogni livello del programma Interreg è fissato a un massimo dell'80%, soglia che sale all’85% per le regioni ultraperiferiche.
I livelli di prefinanziamento - cioè i fondi messi a disposizione degli Stati membri a seguito dell'approvazione dei programmi Interreg - sono invece fissati al:
- 1% per gli anni 2021 e 2022;
- 3% per gli anni dal 2023 al 2026.
Il risultato è, dunque, una maggiore liquidità disponibile per i programmi.
Inoltre, la cooperazione territoriale sarà razionalizzata, beneficiando in particolare delle misure di semplificazione concordate ai sensi del Regolamento sulle disposizioni comuni ai fondi europei (Regolamento CPR).
Le priorità tematiche della cooperazione territoriale europea
Per quel che riguarda le priorità di intervento, anche il nuovo Interreg 2021-2027 risentirà della svolta “ecologica” della politica europea, prevedendo l’obbligo di spendere più risorse per l'azione per il clima, contribuendo in tal modo alla realizzazione del Green deal.
Più spazio sarà dato anche ai programmi sociali, compresi quelli relativi alla salute pubblica.
Nei nuovi Interreg, inoltre, sarà dato un sostegno maggiore ai piccoli progetti e a quelli “people-to-people”. Per questo fino al 20% delle risorse di un programma Interreg potrà essere assegnato a questa tipologia di interventi.
La cooperazione interregionale continuerà infine a promuovere lo scambio di competenze, buone pratiche e lo sviluppo di capacità attraverso una serie di programmi dedicati come Interreg Europe, Urbact, Interact ed ESPON.