Credito imposta ZES Unica, Foti: risorse sufficienti
I primi dati, ancora ufficiosi, che emergono dopo la chiusura dei termini entro cui le imprese dovevano confermare la realizzazione degli investimenti, mostrano l'adeguatezza dello stanziamento per il tax credit ZES Unica Sud. Lo ha dichiarato il neo ministro per gli Affari europei, il PNRR e le Politiche di coesione, Tommaso Foti, subentrato a Raffaele Fitto a inizio mese.
Come funziona il credito d'imposta ZES Unica Sud
Una fonte più che autorevole, dunque, che fuga i timori delle imprese sulla possibilità di ricevere aliquote di incentivo più basse di quelle previste in teoria dall'agevolazione a causa di un eccessivo tiraggio della misura.
Una situazione che si era prospettata in estate, dopo la chiusura dello sportello per l’invio della richiesta di tax credit, quando l’Agenzia delle entrate ha comunicato una percentuale di beneficio dell’incentivo pari al 17,6668%. Percentuale in realtà mai concretizzatasi dal momento che il Governo da un lato ha aumentato i fondi, mentre dall’altro ha introdotto un ulteriore passaggio amministrativo consistente - appunto - nella conferma dell'effettiva realizzazione dell'investimento per il quale si richiede l’incentivo.
Questo perché, come ormai noto, il credito d’imposta ZES Unica Sud copre gli investimenti realizzati tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2024: un arco temporale che è andato ben oltre la data di chiusura dello sportello per la domanda di contributo, fissata per il 12 luglio 2024. Da qui la necessità di verificare l'assorbimento delle risorse prenotate alla luce degli investimenti effettivamente realizzati.
I dati ufficiali ancora non ci sono. Tuttavia, come riporta Il Mattino, durante l’evento “Top 500” promosso dalla testata giornalistica in collaborazione con Pwc, il ministro Tommaso Foti ha confermato che “lo sconto fiscale per le imprese, pari a circa 2,5 miliardi, rientra abbondantemente nella copertura prevista dal Governo”.
In questo modo le imprese che hanno richiesto il tax credit e realizzato gli investimenti entro il 15 novembre, non dovrebbero avere nessun tipo di problema a beneficiare pienamente delle percentuali di aiuto previste dalla normativa.
Ovviamente si attende ora il provvedimento dell’Agenzia delle entrate con la percentuale di effettiva fruizione del credito. Ma dopo l'intervento di Foti a Top 500, sembra ormai certo che le aziende possano procedere in maniera serena con gli investimenti, senza il timore di dover trovare ulteriori coperture a fronte di un tax credit inferiore a quanto auspicato.
Foti subentra a Fitto: ecco le deleghe
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