Edilizia scolastica – al via Fondo immobiliare per riqualificazione
ANCI, Agenzia del demanio, MIUR e Invimit lanciano il Fondo immobiliare per l’edilizia scolastica e il territorio, da 74 milioni di euro.
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Un fondo da circa 74 milioni di euro dedicato alla riqualificazione o costruzione ex novo di edifici scolastici nei Comuni italiani che permetterà, dopo la fase iniziale dedicata a sei Comuni, di predisporre linee guida operative e replicabili per favorire investimenti e rigenerazione urbana sul patrimonio immobiliare di piccole, medie e grandi amministrazioni.
E’ questa la sintesi del progetto “Fondo immobiliare per l’edilizia scolastica e il territorio”, promosso da Anci, Agenzia del Demanio, Miur e Invimit.
Il progetto pilota per l'edilizia scolastica
L’operazione si concretizzerà attraverso il sistema integrato di fondi immobiliari gestito da Invimit e beneficerà dei contributi pubblici messi a disposizione dal Miur per la modernizzazione dell’edilizia scolastica.
I Comuni che hanno aderito a questo progetto pilota realizzeranno sia edifici scolastici ex novo sia interventi di rigenerazione del patrimonio esistente, attingendo a risorse appositamente costituite.
Il progetto prevede l’investimento di Invimit Sgr attraverso il Fondo I3 Core Comparto Territorio, con 57,8 milioni di euro di equity, e dei Comuni, con l’apporto di immobili per un valore di 11 milioni.
A queste risorse si aggiungeranno, inoltre, i contributi del MIUR, pari a 5,9 milioni di euro.
Oltre a Castel San Pietro Terme (Bo), capofila del progetto, le amministrazioni coinvolte saranno quelle di Osimo (An), Isola Di Capo Rizzuto (Kr), Robbiate (Lc), Grumolo delle Abbadesse (Vi) e Monte Prandone (Ap).
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“Il progetto che presentiamo oggi riguarda solo sei Comuni ma può rappresentare un modello esportabile ed efficace per riqualificare i tanti immobili inutilizzati nei nostri Comuni. Puntare al recupero dell’esistente con strumenti finanziari alternativi è una sfida che guarda al futuro e che ANCI supporta con convinzione”, ha dichiarato il presidente dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani Antonio Decaro, che nel suo intervento ha anche ricordato che “la rigenerazione degli immobili è un’occasione di sviluppo e crescita dei territori a cui non possiamo sottrarci". Il tema fondamentale, poi, è quello della sicurezza delle scuole.
“La collaborazione tra Governo centrale e amministrazioni locali e tra pubblico e privato – ha dichiarato il sottosegretario all’Istruzione Vito De Filippo – è l’elemento centrale di questo progetto, che dimostra come la sicurezza degli edifici scolastici e l’incolumità delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi siano obiettivi perseguiti ormai in modo trasversale da tutti gli attori coinvolti in questo settore. Nel solco di quanto già realizzato dal Governo e dal MIUR – ha aggiunto De Filippo - questo progetto punta non solo alla messa in sicurezza degli edifici esistenti, ma anche alla creazione di ambienti di apprendimento innovativi, perché gli elementi architettonici influiscono sullo stare bene a scuola”.
Per il direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi, “il Fondo di Edilizia Scolastica è un progetto che nasce nel 2014 e oggi è pronto grazie ad un intenso lavoro tecnico e di concertazione istituzionale. La rigenerazione del patrimonio immobiliare scolastico è una priorità per il nostro Paese e l’Agenzia oltre a mettere a disposizione Know-how specialistico, agevola l’avvio e lo sviluppo di operazioni per rispondere all’esigenza dei Comuni di disporre di edifici scolastici di nuova generazione, sicuri ed efficienti, e di ottimizzare i beni sotto utilizzati, senza ricorrere all’indebitamento pubblico”.
“Stiamo definendo molti accordi con enti locali e pubbliche amministrazioni per utilizzare lo strumento del Fondo comune d’investimento per innescare operazioni di rigenerazione urbana su tutto il territorio nazionale”, ha concluso Reggi.
“Questa proposta – ha commentato Massimo Ferrarese, presidente di Invimit Sgr Spa - ci permette di uscire dalla logica tradizionale di finanziamento di opere di proprietà di enti pubblici attraverso l’utilizzo dello strumento Fondo Immobiliare. Invimit, attraverso il Comparto Territorio del Fondo I3 Core, rappresenta il principale investitore dell’iniziativa e assume anche il ruolo di apripista per l’ingresso di ulteriori potenziali investitori, ad esempio fondi pensione e casse previdenziali. Anche grazie a quest’iniziativa auspichiamo che sempre più enti pubblici e soggetti privati promuovano progetti di questa portata, garantendo così lo sviluppo di modelli di valorizzazione innovativi ormai consolidati grazie all’attività di Invimit”.
Il Fondo immobiliare per l’edilizia scolastica e il territorio dimostra “come i Comuni collaborando insieme possano realizzare opere pubbliche, nello specifico nuove scuole e rigenerare il proprio territorio con un importante processo moltiplicativo”, ha sottolineato infine Anna Rita Muzzarelli, assessore al Bilancio del Comune capofila del progetto.