Aree crisi - Campania, fondi per progetti di investimento
113 milioni di euro per gli investimenti delle imprese campane nelle aree di crisi non complessa.
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La Regione Campania ha approvato nelle scorse ore l'atto deliberativo che dà attuazione ad un accordo di programma quadro da 113 milioni di euro con il Ministero dello sviluppo economico (MiSE) e Invitalia per interventi nelle aree di crisi non complessa.
MiSE: agevolazioni per aree di crisi non complessa
A favore delle imprese localizzate nelle aree di crisi industriale non complessa, il MiSE ha riaperto, ad aprile 2017, il bando per le agevolazioni a valere sulla Legge n. 181 del 1989 (rivista e aggiornata nel 2015), che finanzia investimenti produttivi, per la tutela ambientale e per l'innovazione dell'organizzazione.
In particolare, per quanto riguarda l'investimento produttivo, i programmi devono riguardare:
- la realizzazione di nuove unità produttive tramite l’adozione di soluzioni tecniche, organizzative e/o produttive innovative rispetto al mercato di riferimento;
- l'ampliamento della capacità produttiva di uno stabilimento esistente;
- la riqualificazione di unità produttive esistenti tramite diversificazione della produzione in nuovi prodotti aggiuntivi o cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo;
- la realizzazione di nuove unità produttive o ampliamento di unità produttive esistenti che eroghino i servizi di cui al punto 5.6, lettera e) attività turistiche;
- l'acquisizione di attivi di uno stabilimento, ai sensi e nei limiti dell’art. 2, punto 49, del Regolamento GBER.
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Per quanto concerne i programmi di tutela ambientale, invece, gli investimenti devono mirare a:
- innalzare il livello di tutela ambientale dell’impresa proponente oltre le soglie fissate dalla normativa comunitaria vigente o in assenza di specifica normativa comunitaria;
- anticipare l’adeguamento a nuove norme dell’unione, non ancora in vigore, che innalzano il livello di tutela ambientale;
- consentire maggiore efficienza energetica;
- realizzare impianti di cogenerazione ad alto rendimento;
- promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili;
- risanare i siti contaminati;
- realizzare attività di riciclaggio e riutilizzo di rifiuti (limitatamente ai rifiuti speciali di origine industriale e commerciale).
Il bando, lo ricordiamo, è rimasto aperto appena due giorni (dal 4 al 6 aprile 2017), poichè in sole 36 ore di apertura dello sportello le domande presentate a Invitalia erano già 231, con un fabbisogno, in termini di agevolazioni richieste, "largamente superiore alle risorse disponibili", pari a 124 milioni a valere sul Fondo Crescita Sostenibile.
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Nuovi fondi per le aree di crisi non complessa
E' in tale contesto che, proprio per interventi nelle aree di crisi non complessa, la Regione Campania ha approvato nelle scorse ore il provvedimento che dà attuazione ad un accordo di programma quadro con MiSE e Invitalia da ulteriori 113 milioni di euro.
L'accordo, spiega l'Amministrazione campana, destina i fondi (di cui 45 milioni di co-finanziamento regionale) alle imprese che hanno partecipato al bando di aprile e fa seguito agli altri provvedimenti adottati dalla Giunta che hanno permesso "l'avvio di una consistente crescita industriale in Campania".
A luglio scorso, ad esempio, la Regione ha siglato con il MiSE e Invitalia un accordo 325 milioni di euro (di cui 175 milioni messi a disposizione dal MiSE su risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014/2020 e 150 milioni di cofinanziamento regionale) per favorire la nascita e/o lo sviluppo di iniziative imprenditoriali strategiche per le esigenze di sviluppo territoriale.
Con gli ulteriori 113 milioni stanziati, continua la Regione, si potrà assorbire gran parte dei progetti di investimento presentati per la Campania nell'ambito dell'avviso del MiSE. A questo accordo, assicura infine l'amministrazione, seguirà la definizione delle aree di crisi complessa e l'adozione dei contratti di programma regionali per "continuare a stimolare la capacità innovativa e l'aggregazione delle PMI".
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