Fondo investimenti – a breve dpcm di ripartizione delle risorse
Aggiornato il 23 febbraio 2018 Questione di giorni e la ripartizione del Fondo investimenti sarà realtà, fa sapere il premier Paolo Gentiloni. A disposizione, 36 miliardi di euro per tradurre velocemente gli investimenti in lavori da qui al 2033.
> Fondo investimenti - primo Dpcm in Gazzetta ufficiale
“Nei prossimi giorni presenteremo la ripartizione del piano investimenti per i prossimi anni”, aveva annunciato nei giorni scorsi il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, durante un incontro organizzato dall’Agenzia del Demanio per presentare i risultati dell’attività del 2017. La direzione è stata ribadita giovedì dal Consiglio dei Ministri, nel corso del quale il premier e il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan hanno riferito sul decreto che definisce la ripartizione del Fondo per gli investimenti da 36 miliardi di euro.
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Fondo investimenti: le risorse previste dalla Legge di Bilancio 2018
La Manovra 2017 ha istituito, nello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle finanze, un Fondo per assicurare il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese in determinati settori di spesa, tra cui i trasporti, le infrastrutture, la ricerca, la difesa del suolo, l'edilizia pubblica, la riqualificazione urbana.
A tali finalità sono stati destinati oltre 47 miliardi di euro in un orizzonte temporale venticinquennale.
Parte di tali risorse, ripartire con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 21 luglio 2017, sono già state assegnate.
La Legge di Bilancio per il 2018 ha rifinanziato il Fondo investimenti per poco più di 36 miliardi dal 2018 al 2033, così ripartiti: 800 milioni di euro per l'anno 2018, 1 miliardo e 615 milioni di euro per il 2019, 2 miliardi e 180 milioni per ciascuno degli anni dal 2020 al 2023, 2 miliardi e 480 milioni per il 2024 e a 2 miliardi e mezzo per ciascuno degli anni dal 2025 al 2033.
> Speciale Legge di Bilancio 2018
Risorse che, in linea con quanto previsto dalla precedente Manovra, sono ripartite fra i settori:
- trasporti e viabilità;
- mobilità sostenibile e sicurezza stradale;
- infrastrutture, anche relative alla rete idrica e alle opere di collettamento, fognatura e depurazione;
- ricerca;
- difesa del suolo, dissesto idrogeologico, risanamento ambientale e bonifiche;
- edilizia pubblica, compresa quella scolastica e sanitaria;
- attività industriali ad alta tecnologia e sostegno alle esportazioni;
- digitalizzazione delle amministrazioni statali;
- prevenzione del rischio sismico;
- investimenti in riqualificazione urbana e sicurezza delle periferie;
- potenziamento infrastrutture e mezzi per l'ordine pubblico, la sicurezza e il soccorso;
- eliminazione delle barriere architettoniche.
Presto i decreti di ripartizione delle risorse
L’adozione dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri che ripartiscono le risorse del Fondo in questione è stabilita entro 60 giorni dall’entrata in vigore della Manovra 2018, dunque entro fine febbraio.
Termine che dovrebbe essere rispettato: nel corso del Consiglio dei Ministri del 22 febbraio il premier e Padoan hanno infatti riferito sul dpcm che definisce la ripartizione delle risorse in questione.
Oltre a ripartire i 36 miliardi di euro, l’obiettivo sarà dimostrare una capacità di spesa, cioè tradurre velocemente gli investimenti in lavori “con un corpo a corpo contro le regole burocratiche”, ha sottolineato il premier.