Infrastrutture Olimpiadi Milano-Cortina 2021. In GURI il decreto
Arriva in Gazzetta il decreto a doppia firma De Micheli-Gualtieri che identifica le opere infrastrutturali delle Olimpiadi invernali 2026, che saranno finanziate con il miliardo stanziato nella legge di bilancio 2020.
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Proseguono i passaggi burocratici per la realizzazione del grande appuntamento internazionale delle Olimpiadi invernali del 2026, che l’Italia si è accaparrata nel 2019, battendo la candidatura svedese di Stoccolma-Are.
Sulla Gazzetta ufficiale (GURI) n. 26 del 1 febbraio 2021 è stato infatti pubblicato il decreto del Ministero delle infrastrutture e trasporti del 7 dicembre 2020 che identifica le opere infrastrutturali da realizzare per garantire la sostenibilità dei giochi che, oltre a Milano e a Cortina d’Ampezzo (città assegnatarie della manifestazione in forma congiunta) si svolgeranno anche in Valtellina, in Val di Fiemme e ad Anterselva/Antholz. Si tratta, quindi, di un territorio che coinvolge la Lombardia, il Veneto ed il Trentino Alto Adige, dove devono essere completati, appunto, gli interventi infrastrutturali necessari per accogliere le squadre e il pubblico.
Il DM del 7 dicembre 2020
Il decreto “individua le opere infrastrutturali, comprese quelle per l'accessibilità, distinte in opere essenziali, connesse e di contesto, da realizzare al fine di garantire la sostenibilità delle Olimpiadi invernali, disponendo per ciascuna di esse il relativo finanziamento a valere sulle risorse” stanziate dalla legge di bilancio 2020 e che ammontano a 1 miliardo di euro.
Tra le opere permanenti (quelle cioè necessarie che riguardano infrastrutture esistenti inserite nel dossier di candidatura) figurano alcuni interventi sull’AV/AC Milano-Venezia o sulla SS38 (variante di Tirano).
Tra le opere infrastrutturali su infrastrutture pianificate figurano, invece, interventi come quelli sulla Pedemontana Veneta, sulla Metro 4 di Milano o sul collegamento ferroviario Venezia aeroporto Marco Polo.
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“Con il decreto Olimpiadi faremo compiere un salto di qualità infrastrutturale a una delle aree più sviluppate del Paese con una ricaduta importante per la qualità della vita delle persone e anche un miglioramento competitivo per le imprese", aveva spiegato a novembre Paola De Micheli.
"Le opere finanziate - illustrava infatti De Micheli - servono a potenziare l’accessibilità e i collegamenti in vista del grande appuntamento internazionale, ma sono state concepite per mantenere la loro utilità nel tempo, anche dopo il 2026, e verranno realizzate nel segno della piena sostenibilità ambientale”.
Tutti i cantieri, ovviamente, dovranno concludersi entro l’avvio delle Olimpiadi.
Consulta il decreto del 7 dicembre 2020, GURI 26 del 1 febbraio 2021
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