Codice Appalti - consultazione su BIM ed equo compenso
E' stata avviata dall’ANAC una consultazione sulle linee guida in materia di modellazione elettronica (BIM) ed equo compenso, a valere sul nuovo Codice Appalti. Sarà possibile inviare osservazioni e proposte operative entro il 9 luglio 2018.
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L’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) ha avviato una consultazione sulle Linee guida n. 1, che forniscono indicazioni sull’uso dei strumenti elettronici, quali quelli di modellazione - il cosiddetto Building Information Modeling (BIM) - per l’edilizia e le infrastrutture e sull’applicazione del principio dell’equo compenso, in attuazione del nuovo Codice sui contratti pubblici (D.lgs 50/2016).
Relativamente alla "predisposizione delle gare per l’affidamento di servizi attinenti l’ingegneria e l’architettura per le quali si farà ricorso ai metodi e strumenti elettronici", l'ANAC, si legge sul documento in consultazione, ha ritenuto necessario fornire "indicazioni preventive agli operatori del mercato" in seguito alla pubblicazione da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) del decreto n. 560 del 1° dicembre 2017 (cosiddetto decreto BIM)
Obiettivo dell'iniziativa, spiega l'Autorità, è dunque quello integrare le previsioni del decreto 560/2017 con "indicazioni prettamente operative [...] ritenendo che le stesse possano costituire un valido supporto per gli operatori del settore". Si tratta ovviamente di indicazioni "interpretative e non vincolanti".
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Per quanto riguarda la definizione delle modalità e dei tempi con i quali l'uso degli strumenti elettronici diventerà effettivo, lo ricordiamo, il decreto 560/2017 ha stabilito che le stazioni appaltanti dovranno richiedere, in via obbligatoria, l'uso del BIM con differenti tempistiche in base all'importo di base di gara:
- per i lavori complessi relativi a opere di importo di base di gara pari o superiore a 100 milioni di euro, a decorrere dal 1° gennaio 2019,
- per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o superiore a 50 milioni di euro a decorrere dal 1° gennaio 2020,
- per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o superiore a 15 milioni di euro a decorrere dal 1° gennaio 2021,
- per le opere di importo a base di gara pari o superiore alle soglie di rilevanza comunitaria (di cui all'art. 35 del Codice Appalti), a decorrere dal 1° gennaio 2022,
- per le opere di importo a base di gara pari o superiore a un milione di euro, a decorrere dal 1° gennaio 2023,
- per le opere di importo a base di gara inferiore a un milione di euro, a decorrere dal 1° gennaio 2025.
Le Linee guida n. 1 riportano anche alcune indicazioni in merito all’applicazione del principio dell’equo compenso. Indicazioni che, spiega l'ANAC, sono state inserite al fine di allineare la disciplina alla "determinazione dell’importo a base di gara con le nuove disposizioni normative”.
Il documento in consultazione è articolato in uno schema di Linee guida e in una nota esplicativa. Le osservazioni e le proposte operative dovranno pervenire entro il 9 luglio 2018, utilizzando l’apposito modulo disponibile sul sito dell’ANAC.