Legge 97-2018 – cosa cambia per Casa Italia, Italia Sicura e Agenzia Coesione
In vigore la Legge n. 97-2018 che riorganizza le funzioni dei Ministeri dei Beni culturali, delle Politiche agricole e dell'Ambiente e le competenze dell'Agenzia per la coesione territoriale.
> Governo - chiudono Casa Italia e Italia Sicura
Con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale del 14 agosto è entrata in vigore la legge n. 97-2018, conversione del decreto-legge n. 86 del 12 luglio 2018 per il riordino delle attribuzioni dei Ministeri dei Beni e delle attività culturali e del turismo, delle Politiche agricole alimentari e forestali e dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché in materia di famiglia e disabilità. Il provvedimento interviene anche sul Dipartimento Casa Italia e sulla struttura di missione Italia Sicura, oltre a rivedere le competenze dell'Agenzia per la Coesione territoriale.
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Riordino dei Ministeri
La prima novità introdotta dal provvedimento è il trasferimento al Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali delle funzioni in materia di turismo finora esercitate dal Mibact, la cui direzione generale dedicata al settore è soppressa a decorrere dal 1° gennaio 2019.
Al Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare sono invece trasferite le funzioni esercitate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri in materia di coordinamento e monitoraggio degli interventi di emergenza ambientale, di contrasto al dissesto idrogeologico e di difesa e messa in sicurezza del suolo.
Non viene rinnovato, quindi, il mandato per Italia Sicura, la struttura di missione contro il dissesto idrogeologico, per lo sviluppo delle infrastrutture idriche e per la riqualificazione dell’edilizia scolastica, le cui competenze relative al dissesto idrogeologico e alle infrastrutture idriche passano al Ministero dell'Ambiente, mentre quelle relative all'edilizia scolastica vanno al Ministero dell’Istruzione, dell'università e della ricerca.
Il dipartimento Casa Italia, istituito all'indomani del terremoto dell'agosto 2016, invece, diventa un progetto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, senza intaccarne la dotazione finanziaria.
La legge attribuisce inoltre al Presidente del Consiglio dei ministri ovvero al Ministro delegato per la famiglia e le disabilità le funzioni di:
- indirizzo e coordinamento in materia di politiche per la famiglia, per il sostegno della maternità e della paternità, di conciliazione dei tempi di lavoro e dei tempi di cura della famiglia, di misure di sostegno alla famiglia, alla genitorialità e alla natalità, anche al fine del contrasto della crisi demografica,
- indirizzo e coordinamento in materia di politiche per le adozioni, anche internazionali, di minori italiani e stranieri,
- indirizzo e coordinamento in materia di politiche per l’infanzia e l’adolescenza, anche con riferimento allo sviluppo dei servizi socio-educativi per la prima infanzia,
- indirizzo e coordinamento in materia di politiche in favore delle persone con disabilità, anche con riferimento a quelle per l’inclusione scolastica, l’accessibilità e la mobilità.
Per accelerare il riordino dell’organizzazione delle amministrazioni, a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge e fino al 30 giugno 2019, i regolamenti di organizzazione dei Ministeri, inclusi quelli degli uffici di diretta collaborazione, possono essere adottati con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro competente, di concerto con il ministro per la Pubblica amministrazione e con il ministro dell’Economia e delle finanze, previa delibera del CdM.
Chiarezza sulla gestione della Politica di Coesione
La legge n. 97-2018 va poi a riordinare le competenze dell'Agenzia per la Coesione territoriale, con l'obiettivo di evitare sovrapposizioni con il ruolo del Dipartimento Politiche di coesione della Presidenza del Consiglio.
In particolare il provvedimento stabilisce che la Presidenza del Consiglio dei ministri, anche avvalendosi dell’Agenzia, ha la responsabilità della programmazione dei fondi strutturali europei e del Fondo di Sviluppo e Coesione, del coordinamento dei programmi e degli interventi, della promozione delle politiche volte ad assicurare l’addizionalità della Politica di Coesione rispetto agli stanziamenti ordinari del bilancio dello Stato e della valutazione dei risultati.
L'Agenzia per la coesione territoriale, invece, supporta la Presidenza del Consiglio dei Ministri, assicura il monitoraggio e il controllo dei programmi operativi nazionali e regionali, fornisce assistenza tecnica alle amministrazioni, promuove il miglioramento della qualità, della tempestività e dell'efficacia degli interventi finanziati e può assumere le funzioni dirette di autorità di gestione dei PON e dei POR, anche avvalendosi di Invitalia.
> Legge n. 97 del 9 agosto 2018
> Testo del decreto-legge n. 86 del 12 luglio 2018 coordinato con la legge di conversione n. 97-2018