Sisma 2016: pubblicate le ordinanze su piani ricostruzione, chiese e recupero vecchie pratiche
Sono entrate in vigore l’ordinanza 105-2020 sulla ricostruzione delle chiese, la 106-2020 sulla riorganizzazione della struttura commissariale e infine la 107-2020 sui Programmi Straordinari di Ricostruzione che cambia radicalmente l’approccio alla pianificazione post-sisma. L’obiettivo è accelerare la ripartenza. Ecco come.
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A distanza di quattro anni dal sisma che ha colpito l’Italia centrale, l'attività del Commissario straordinario per la ricostruzione è ancora in pieno fermento.
Non si ferma infatti la pubblicazione di ordinanze con cui la struttura - adesso guidata da Giovanni Legnini - sta cercando di accelerare il ritorno alla normalità dei territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpiti dal terremoto.
Le ultime ordinanze pubblicate in tal senso sono tre. Si tratta dell’ordinanza 107-2020 che definisce i contenuti dei Programmi Straordinari di Ricostruzione (PSR) per i Comuni più colpiti, dell’ordinanza 105-2020 con una nuova disciplina per la ricostruzione delle chiese e, infine, dell’ordinanza 106-2020 che riorganizza la struttura stessa del Commissario.
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L’ordinanza 107-2020 sui PSR
La principale delle ultime tre ordinanze emanate è la n. 107-2020 con cui vengono definiti i contenuti dei "Programmi Straordinari di Ricostruzione (PSR) che possono essere attuati nei Comuni più colpiti, ovvero gli indirizzi, i criteri, le priorità, le prescrizioni e ogni altro elemento utile a favorire la speditezza della ricostruzione".
I PSR potranno disciplinare le deroghe urbanistiche necessarie per ricostruire, deroghe che grazie al decreto Semplificazioni sono estese a tutti i comuni del cratere sismico, non solo a quelli più colpiti indicati dall’Ordinanza 101.
L’ordinanza inoltre - fa sapere il Commissario in un comunicato - “rende facoltativi, per i Comuni, i Piani attuativi previsti dal decreto 189-2016 definendone comunque i contenuti minimi essenziali per una ricostruzione di qualità, con indicazioni ai Comuni di adeguarsi ai principi contenuti nell’ordinanza e nelle Linee Guida dell’Ordinanza 107”.
Altra novità significativa contenuta nell’ordinanza è poi la possibilità per “i progettisti di integrare le vecchie domande presentate secondo la vecchia procedura con la certificazione della conformità urbanistica e della congruità del contributo ed accedere al percorso veloce previsto dall’ordinanza n. 100-2020”. L’adesione al nuovo regime, infatti, prevede tempi certi e molto stringenti, da 60 a 110 giorni, per l’esame delle domande e la concessione del contributo. Si tratta di una modalità, insomma, che velocizza di molto la ricostruzione e che permette di recuperare parte delle oltre 8 mila domande di contributo presentate e che, se rimangono sotto le vecchie procedure, hanno un tempo di lavorazione di circa un anno. Per questo l’ordinanza 107-2020 spinge moltissimo i progettisti ad aderire alla nuova modalità, tanto da imporgli l’obbligo di motivazione agli USR e ai proprietari committenti, nel caso decidano di non avvalersene.
Il provvedimento inoltre definisce inoltre in modo chiaro e univoco anche altri due aspetti della ricostruzione:
- La disciplina degli interventi conformi;
- Le deroghe alle norme su ingombri, sagome, altezze e sedime per la ricostruzione degli edifici crollati o demoliti.
Infine viene stabilito “il principio dell’immediata attuabilità degli interventi di riparazione, fatti salve le necessità di pianificazione che i Comuni dovranno definire con rapidità ed a tal fine - conclude il comunicato - si prevede la creazione di un fondo finanziario per il supporto tecnico ai Comuni e agli Uffici speciali per la ricostruzione per queste incombenze”.
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L'ordinanza 105-2020 invece riguarda la ricostruzione degli edifici di culto da parte delle autorità ecclesiastiche, attuando una norma contenuta nel decreto Semplificazioni.
Viene stabilita, pertanto, una nuova disciplina per “l’affidamento della progettazione e dei lavori che le diocesi e gli enti ecclesiastici potranno disporre direttamente o con gare ristrette, come avviene per gli interventi per la ricostruzione privata, ad esclusione degli edifici di culto di proprietà degli enti pubblici”.
Un intervento normativo che, secondo il Commissario, “consentirà di far partire gli interventi di recupero di oltre 700 chiese”.
L’ordinanza 106-2020 riorganizza la struttura del Commissario
L’ultima ordinanza approvata, la n. 106-2020, prevede infine una riorganizzazione della struttura commissariale “ridefinendone gli uffici essenziali e introducendo il principio di separazione tra la gestione ed il funzionamento, affidato ai dirigenti e i poteri normativi di coordinamento, indirizzo e controllo spettanti al commissario”.
In tal modo si punta a rendere più efficace l’azione della struttura commissariale, velocizzando la ricostruzione dei territori terremotati.
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