Scandalo LIBOR: Bruxelles rafforza la vigilanza sui tassi di interesse
La Commissione europea presenta un pacchetto di norme per recuperare la fiducia nei tassi di interesse di riferimento, in particolare di quelli per i prestiti tra banche, dopo lo scandalo LIBOR.
A seguito dello scandalo della manipolazione del London Interbank Offered Rate (LIBOR) e dell'Euro Interbank Offered Rate (EURIBOR), che ha compromesso la fiducia nel mercato e provocato sanzioni per diversi milioni di euro ai danni di banche europee e statunitensi, nel luglio 2012 la Commissione aveva modificato la proposta di regolamento e la proposta di direttiva in materia di abuso di informazioni privilegiate e di manipolazione del mercato - adottate nell'ottobre 2011 - includendovi le false informazioni sui tassi.
A settembre, inoltre, l'Esecutivo comunitario aveva lanciato una consultazione pubblica in merito a possibili nuove norme per la produzione e l'utilizzo dei benchmark e degli indici finanziari.
Ora, Bruxelles presenta un pacchetto di proposte che integra le precedenti disposizioni, già approvate dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel giugno 2013, e si estende anche ai valori di riferimento di merci, con l'obiettivo di:
- migliorare la governance e i controlli sulla produzione dei valori di riferimento, prevedendo un'autorizzazione preventiva e una vigilanza sia nazionale che europea sull'attività di fornitura di tali indici;
- assicurare controlli adeguati anche nella trasmissione dei dati usati per determinare i valori di riferimento,
- rendere più accurata la qualità dei dati e delle metodologie, che devono rappresentare adeguatamente il mercato e provenire da fonti attendibili;
- garantire la tutela dei consumatori e degli investitori, attraverso maggiore trasparenza sui dati utilizzati per il calcolo degli indici e imponendo alle banche di valutare l'idoneità per i consumatori, ad esempio quando si tratta di redigere contratti ipotecari;
- sottoporre i valori di riferimento alla vigilanza di collegi che includano sia i loro amministratori che l'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (AESFEM).
"Le proposte presentate oggi faranno sì, per la prima volta, che tutti i fornitori di valori di riferimento debbano essere autorizzati e soggetti a vigilanza. Esse aumenteranno la trasparenza e affronteranno il problema dei conflitti d'interesse. Di conseguenza, saranno garantite l'integrità, la continuità e la qualità dei principali valori di riferimento" , ha commentato il commissario per il Mercato interno Michel Barnier.
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