Veneto: piu' risorse per la cooperazione transfrontaliera
Grazie all’aumento del 34% dei fondi Ue destinati alla Cooperazione territoriale europea, la Regione potrà accrescere il suo ruolo nei programmi transfrontalieri, tra cui Italia-Austria e Italia-Croazia.
Martedì l’assessore regionale al bilancio, enti locali e fondi comunitari Roberto Ciambetti ha inaugurato a Venezia il tavolo di partenariato dedicato ai programmi di cooperazione territoriale europea 2014-2020 finanziati dall’Unione, annunciando importanti novità:
- l’aumento del 34% dei fondi per la Cooperazione territoriale europea rispetto alla programmazione 2007-2013,
- l’adesione delle province di Vicenza e Treviso al programma Italia-Austria,
- l'assegnazione di 173 milioni di euro al programma Italia–Croazia,
- il ruolo di coordinamento affidato al Veneto in qualità di autorità di gestione del programma Italia–Croazia.
"La sfida più grande per noi - ha spiegato Ciambetti - sarà il programma Italia-Croazia, di cui la nostra Regione è autorità di gestione designata e quindi con un ruolo chiave in un progetto strategico per l’Ue, come testimonia la sua dotazione finanziaria, più che considerevole: 173 milioni di euro". "Oltre a Italia–Croazia, sono otto i programmi di cooperazione a cui il territorio veneto parteciperà nella prossima programmazione, tre nella cooperazione transfrontaliera e cinque nella cooperazione transnazionale”, ha aggiunto l'assessore.
Il programma Italia-Austria avrà a disposizione una dotazione finanziaria, a valere sul Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), incrementata del 45,6% rispetto alla scorsa programmazione, mentre il programma Italia-Slovenia sarà ridimensionato, con la sola partecipazione della provincia di Venezia. Il vecchio Programma IPA Adriatico sarà invece diviso in due programmi: uno per Albania e Montenegro, l’altro per la Croazia.
Per il periodo 2014-2020 restano confermati i programmi:
- Central Europe, che allargherà la propria area alla Croazia,
- MED,
- Spazio Alpino,
- INTERREG IVC,
- Espon,
- Urbact.
Si aggiungerà un nuovo Programma Adriatico–Ionico, in sostituzione del precedente Sud Est Europa, che interesserà la Macroregione Adriatico-Ionica e avrà una dotazione finanziaria proporzionalmente limitata.