Bilancio Ue 2015: accordo Parlamento-Consiglio
Parlamento europeo e Consiglio dei ministri dell'Unione trovano un'intesa sul bilancio europeo 2015 e sui pagamenti per il 2014.
Il bilancio 2015, in base all'accordo raggiunto oggi, prevede 141,2 miliardi di euro di pagamenti e 145,3 miliardi di euro di impegni.
In considerazione del quadro finanziario pluriennale (QFP) 2014-2020, vengono lasciati sufficienti margini per eventuali azioni dell’Ue in caso di eventi imprevisti. I pagamenti destinati ad attività come la ricerca, l’innovazione e l’istruzione subiscono un aumento superiore al 38%: 4,4 miliardi di euro rispetto al budget adottato lo scorso anno.
Per quanto riguarda l'esercizio 2014, ovvero le fatture inevase da compensare in modo almeno parziale per evitare l’effetto domino sui prossimi esercizi finanziari, i negoziatori si sono accordati su 4,8 miliardi di pagamenti per gli arretrati più urgenti.
L'intesa sul budget europeo sblocca anche il dossier per gli aiuti, pari a circa 16,3 milioni di euro, accordati dalla Commissione europea alla Sardegna nell'ambito del Fondo di solidarietà per le catastrofi naturali. I contributi sono destinati a compensare i danni subiti dalla Regione in seguito alle alluvioni che hanno devastato l'isola lo scorso anno.
Il commento di Padoan
Ad annunciare il raggiunto accordo è il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan: l'intesa, spiega, "permette di pagare le bollette arretrate, salvaguardare i bilanci dei paesi membri e trovare risorse per il rilancio della crescita". Un'intesa non facile, raggiunta al secondo round negoziale: come già accaduto gli anni scorsi, infatti, le posizioni iniziali di Consiglio e Parlamento erano diametralmente opposte e tali si sono mantenute anche nel corso del primo turno di negoziazioni.
Secondo Padoan, quella raggiunta rappresenta “una soluzione strutturale che permetterà di evitare problemi in futuro”, ovvero di accumulare ogni anno arretrati non pagati. “L’accordo sul bilancio approvato oggi è la quadratura del cerchio tra tre sfide cruciali: la risoluzione dei pagamenti arretrati, l’importanza di non pregiudicare gli sforzi degli stati membri volti al consolidamento delle finanze pubbliche e la necessità di fornire stimoli indispensabili alla crescita e alla creazione di posti di lavoro”, spiega il ministro.
Affinché l'accordo sui pagamenti del bilancio 2014 e sul budget 2015 venga definitivamente approvato manca il voto del Parlamento europeo: la commissione Bilanci dovrebbe esprimersi l'11 dicembre per confermare l'intesa raggiunta, su cui poi è atteso il voto in plenaria il 17 dicembre.
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