Jobs Act: Cdm, ok decreti Aspi e contratto a tutele crescenti
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via preliminare, i primi due decreti attuativi della legge n. 183-2014, il cosiddetto Jobs Act, relativi alla riforma dell'Aspi e all'introduzione del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti.
Il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, che aggancia i livelli di protezione dei lavoratori all’anzianità di servizio, si applicherà solo ai nuovi assunti e non ai contratti in corso e varrà anche per sindacati e partiti.
Il licenziamento collettivo avrà lo stesso regime del licenziamento individuale, ha spiegato Renzi in conferenza stampa. L'indennizzo per il lavoratore che viene licenziato sarà di due mensilità per ogni anno di servizio, non potrà essere inferiore a quattro mensilità e non superiore a 24.
Il testo, ha chiarito il premier, non prevede il cosiddetto 'opting out', cioè il ricorso a un indennizzo più elevato in alternativa al reintegro del lavoratore licenziato ingiustificatamente, in linea con la delega del Parlamento al Governo.
Invariata la situazione per le piccole imprese, per cui è confermato l'indennizzo di durata compresa tra 2 e 6 mensilità collegato all'anzianità di servizio.
Quanto al decreto sull'Assicurazione sociale per l'impiego, la tutela viene estesa a 24 mesi, a condizione di partecipare a corsi di formazione e di accettare eventuali offerte di lavoro.