Garanzia giovani - Pe, ok aumento quota prefinanziamento
Luce verde della commissione Lavoro del Parlamento europeo alla proposta di aumentare per il 2015 la quota di prefinanziamento dei programmi operativi che beneficiano della dotazione prevista per la Garanzia giovani.
Il testo, approvato in commissione Lavoro e politiche sociali del Parlamento europeo con 50 voti a favore e 2 contrari, servirà a sbloccare risorse da destinare alla Garanzia giovani, il programma adottato nel 2013 dal Consiglio dei Ministri dell'Ue per contrastare la disoccupazione giovanile negli Stati membri.
Lo strumento Garanzia giovani è finanziato sia dall’Ue e che dagli Stati membri. Per l’attuazione del programma Bruxelles ha stanziato, tramite l’Iniziativa per l’occupazione giovanile (YEI) e il Fondo Sociale Europeo (FSE), 12,7 miliardi di euro per il periodo 2014-2020.
Per accelerarne l'attuazione, la Commissione europea ha proposto di aumentare per il 2015 il tasso di prefinanziamento dei programmi operativi che beneficiano della dotazione specifica per l'iniziativa per l'occupazione giovanile, elevandolo dall'1-1,5%, pari a circa 30 milioni di euro, fino al 30%, per un totale di circa 1 miliardo di euro.
Per l’Italia significherebbe disporre di ulteriori risorse in anticipazione per un ammontare aggiuntivo di circa 170 milioni euro.
La richiesta di accelerare il processo per sbloccare tali risorse era arrivata sia dai rappresentanti delle Regioni che dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti, che in occasione di un incontro con la commissaria europea all'Occupazione Marianne Thyssen aveva lanciato l'allarme: esiste “un'alta probabilità di non avere risorse sufficienti per soddisfare tutte le richieste”, aveva dichiarato in quell'occasione.
A sollecitare la Commissione Ue, anche gli eurodeputati della commissione Lavoro e politiche sociali, che si sono impegnati a scrivere alla Thyssen affinché “le risorse stanziate vengano trasferite senza ritardo agli Stati membri, immediatamente dopo l'entrata in vigore del regolamento”, afferma il relatore del testo per il gruppo dei S&D Brando Benifei.
Dopo l'ok della commissione parlamentare, il rapporto deve ricevere il via libera della plenaria - il testo potrebbe essere calendarizzato già durante la sessione di aprile o, al più tardi, a maggio – quindi dovrà essere ufficialmente approvato dal Consiglio dei ministri dell'Unione europea.
Photo credit: GVAHIM / Foter / CC BY-NC-ND