Agricoltura – credito all'export nel pacchetto anticrisi Ue
Lo strumento di export credit potrebbe essere attivato in collaborazione con la Banca europea degli investimenti
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Nelle prossime settimane la Commissione europea proporrà un pacchetto di misure anticrisi a sostegno delle imprese agricole. E' quanto anticipato dal commissario all'Agricoltura Phil Hogan nel corso di una riunione con gli eurodeputati della ComAgri, a margine della plenaria di Strasburgo.
Dopo i ripetuti appelli a potenziare il sostegno europeo all'agricoltura, soprattutto nei settori lattiero-caseario e delle carni, particolarmente danneggiati dall'embargo russo sull'agroalimentare Ue e dalla volatilità dei prezzi, la Commissione si dice pronta a presentare un pacchetto di proposte.
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Le proposte italiane e il pacchetto Ue
Il position paper dell'Italia prevede quattro assi di intervento:
- il rafforzamento delle norme europee sull'etichettatura del latte e dei prodotti derivati,
- il raddoppio della soglia degli aiuti de minimis alle imprese per 3 anni,
- maggiore tutela degli allevatori, sia prevedendo regole chiare sui contratti, che attraverso meccanismi di indicizzazione, parziale o totale, dei prezzi;
- l'attivazione di nuove misure di promozione per contrastare il calo dei consumi, soprattutto di latte fresco.
Il piano della Commissione europea, invece, è ancora piuttosto vago, anche se tra le ipotesi rientrano quella di allargare le maglie degli aiuti de minimis e l'attivazione di una misura eccezionale per stabilizzare il mercato incentivando la riduzione della produzione.
Probabile anche l'introduzione di uno strumento di export credit a sostegno dell'agroalimentare, che nelle intenzioni di Hogan potrebbe essere messo in campo in collaborazione con la Banca europea degli investimenti. Le risorse del bilancio Ue, ha infatti chiarito il commissario, non permettono la concessione di contributi extra rispetto a quanto già previsto nel quadro della Politica agricola comune 2014-2020. Per questo, ha concluso Hogan, gli Stati membri e le regioni Ue dovrebbero valutare anche l'opportunità di rimodulare l'utilizzo del Fondo europeo di sviluppo regionale (FEASR) in funzione anticrisi.
Author: blavandmaster / photo on flickr