Efficienza energetica – via ai finanziamenti per edifici PA
In Gazzetta il decreto per il finanziamento della riqualificazione degli edifici della PA, a valere su 355 milioni per il periodo 2014-2020.
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Via libera ai finanziamenti per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici della Pubblica Amministrazione centrale, per i quali il decreto legislativo 102/2014 - di recepimento della direttiva Ue 2012/27 sull’efficienza energetica - ha stanziato 355 milioni di euro per il periodo 2014-2020.
In base a quanto disposto dal d.lgs. 102/2014, Ministero dello Sviluppo economico e Ministero dell'Ambiente sono tenuti a predisporre, entro il 30 giugno di ogni anno, un programma di interventi per il miglioramento della prestazione energetica degli edifici della PA, da realizzare ricorrendo al finanziamento tramite terzi e ai contratti di rendimento energetico.
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Il via libera ai finanziamenti - fino al 100% della spesa - per gli interventi di riqualificazione energetica è arrivato a settembre con la firma, da parte dei ministri dello Sviluppo economico Carlo Calenda, dell’Ambiente Gian Luca Galletti, delle Infrastrutture Graziano Delrio e dell’Economia Pier Carlo Padoan, del decreto che definisce le modalità attuative del Programma di riqualificazione energetica della Pubblica Amministrazione centrale (PREPAC) finalizzato ad efficientare almeno il 3% annuo della superficie utile del patrimonio edilizio dello Stato, in ottemperanza a quanto previsto dalla direttiva europea 2012/27 sull’efficienza energetica.
Il decreto, appena approdato in Gazzetta ufficiale, definisce gli interventi ammessi a finanziamento:
- isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato;
- sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato;
- installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione da est-sud-est a ovest, fissi o mobili, non trasportabili;
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti generatori di calore a condensazione;
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica;
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore alimentato da biomassa; installazione di impianti di cogenerazione o trigenerazione;
- installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling;
- sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore;
- riqualificazione degli impianti di illuminazione;
- installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore;
- installazione di sistemi BACS di automazione per il controllo, la regolazione e la gestione delle tecnologie dell'edificio e degli impianti termici anche unitamente a sistemi per il monitoraggio della prestazione energetica.
Possono accedere ai finanziamenti anche gli interventi sugli immobili e sugli impianti non ricompresi a quelli di cui sopra, purché comportino una riduzione dei consumi di energia, a titolo non esaustivo, per l'illuminazione, il riscaldamento e/o il raffrescamento degli ambienti destinati ad uso di pubblico servizio degli immobili. Gli impianti di produzione di energia elettrica o termica sono ammissibili limitatamente al contributo per il soddisfacimento, per il medesimo vettore energetico, dell'effettivo fabbisogno dell'edificio per la climatizzazione, la produzione di acqua calda sanitaria, l'illuminazione e la ventilazione, valutato nell'ambito di un bilancio energetico mensile.
Entro il 30 novembre di ogni anno viene approvato il programma di intervento per il miglioramento della prestazione energetica degli immobili della PA centrale. Gli interventi finanziati nell'ambito del programma possono accedere ad altri incentivi nazionali, regionali ed europei fino alla copertura massima del 100% della spesa complessivamente sostenuta e rimasta a carico dell'amministrazione proponente.
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Photo credit: romana klee via Foter.com / CC BY-SA