ANCI - crowdfunding per progetti in Comuni colpiti dal terremoto
Via al progetto di crowdfunding dell'ANCI per finanziare i progetti promossi dai Comuni colpiti dal sisma.
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In occasione del primo anniversario del sisma che ha colpito il Centro Italia, l'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) lancia l'iniziativa “I Comuni per i Comuni” per sostenere, attraverso il crowdfunding, i progetti presentati dagli enti locali nei territori danneggiati dal terremoto.
ANCI, aiuti ai Comuni terremotati
Nel corso dell'anno l'ANCI ha già raccolto oltre un milione di euro per aiutare le zone colpite dal sisma, grazie al contributo di 369 Comuni, 1.182 privati e 99 associazioni. I fondi sono stati già assegnati in parte ai Comuni colpiti dal sisma del centro Italia, per piccoli interventi o acquisti.
Nel dettaglio sono stati assegnati 176mila euro in risposta a 29 richieste di aiuto, con una soglia massima di 10mila euro a contributo. Altri 70mila euro sono stati affidati ad ANCI Marche per un progetto di recupero di beni culturali mobili danneggiati dal terremoto, in collaborazione con il Pio Sodalizio dei Piceni (che ha contribuito con altri 100 mila euro).
I Comuni per i Comuni, progetto di crowdfunding
Con l'iniziativa “I Comuni per i Comuni” l'ANCI ha deciso di raddoppiare le risorse ancora a disposizione, pari a 700mila euro, attraverso un progetto di crowdfunding per la raccolta fondi dal basso.
Grazie al supporto della piattaforma Eppela, l'Associazione intende individuare e finanziare nuove idee nei Comuni colpiti dal terremoto.
Dal 24 agosto 2017 fino al 31 ottobre 2017 i Comuni del cratere potranno candidare i loro progetti, che saranno valutati e inseriti sulla piattaforma di crowdfunding da una commissione congiunta, composta da un membro di Eppela e due membri del personale ANCI.
I progetti saranno valutati sulla base di vari criteri:
- rilevanza dell’iniziativa sul territorio,
- capacità di attrarre e coinvolgere un numero alto di cittadini,
- valore culturale dell’iniziativa,
- fruibilità da parte delle persone con disabilità,
- sostenibilità economica e adeguatezza dell’intervento,
- reale fattibilità,
- ricaduta economica nella zone d’interesse del progetto.
Dal 15 novembre 2017, e per i successivi 90 giorni, i progetti potranno essere visualizzati online e chiunque potrà contribuire con donazioni di qualsiasi entità, tramite una procedura indicata sul sito di Eppela.
Saranno cofinanziati i progetti che avranno raggiunto almeno il 50% del budget prefissato. Il massimale erogato sarà di 50mila euro per i progetti di ripristino di infrastrutture locali danneggiate e di 150mila euro per l’acquisto di beni durevoli.
“Il crowdfunding civico è stata una scommessa partita due anni fa con il comune di Milano, portando al successo oltre il 90% dei progetti lanciati. Il cittadino ha la possibilità di essere parte attiva della ripartenza dei luoghi colpiti dal sisma. Eppela farà la sua parte, non trattenendo alcuna commissione su questi progetti, perché ogni euro raccolto sarà necessario per la ripresa dei singoli Comuni”, ha spiegato Nicola Lencioni, Ceo di Eppela.
L'obiettivo è coinvolgere anche "gli imprenditori, perché contribuiscano, e gli amministratori perché propongano e sottopongano i loro progetti all’opinione pubblica, quella della loro comunità per prima, naturalmente”, ha commentato Antonio Decaro, presidente dell’ANCI e sindaco di Bari.
Unioncamere, sostegno alle imprese colpite dal sisma
Durante l'anno Unioncamere ha invece messo in campo una serie di progetti per il rilancio delle imprese colpite dal terremoto. Ognuna delle Camere di commercio nel cui territorio figurano Comuni del cratere sismico (Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, L’Aquila, Macerata, Perugia, Pescara, Rieti, Teramo, Terni) ha individuato specifiche linee di azione per sostenere il sistema produttivo e contribuire alla ripresa delle economie locali.
I progetti presentati al Fondo di solidarietà di Unioncamere, il cui ammontare complessivo supera i 2 milioni di euro, puntano sia all’emissione di voucher, all'erogazione di incentivi o contributi a fondo perduto destinati al ripristino delle attività economiche danneggiate, sia alla valorizzazione dei territori, promuovendone luoghi, eventi ed eccellenze culturali e turistiche e contribuendo, così, a rilanciare le imprese della ricettività, del commercio e dell’artigianato.