CIPE – finanziamenti per la Strategia aree interne
In Gazzetta ufficiale la Delibera CIPE che ripartisce le risorse della legge di Stabilità 2016 per la Strategia nazionale per le aree interne e semplifica il processo di definizione e attuazione degli Accordi di programma quadro.
> Aree interne – primi Accordi di Programma Quadro in dirittura d'arrivo
Ammontano a 10 milioni di euro le risorse destinate dalla legge di Stabilità per il 2016 al rafforzamento della Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne nel triennio 2016-2018, ripartite con la delibera CIPE n. 80 del 7 agosto 2017 appena pubblicata in Gazzetta ufficiale.
La Strategia nazionale per le aree interne
Proposta nell'ambito dell'Accordo di Partenariato 2014-2020, la Strategia nazionale per le aree interne mira a garantire l'accessibilità a servizi essenziali, quali istruzione, mobilità e sanità, nei territori interni rurali.
Per ciascuna area-progetto, cioè per ciascun sistema locale intercomunale con precise caratteristiche sociali, economiche, geografiche, demografiche e ambientali selezionato d’intesa fra la Regione di appartenenza e lo Stato, è prevista una strategia di sviluppo, che individua una serie di interventi da attuare attraverso un Accordo di Programma Quadro (APQ) .
Gli interventi previsti dall'APQ sono finanziati a valere sui fondi europei e sulle risorse stanziate dalla legge di Stabilità.
> Aree Interne: linee guida per strategia d'area-progetto
Fondi 2016-2018 per le aree interne
I 10 milioni di euro stanziati dalla legge di Stabilità 2016 sono così ripartiti dal CIPE:
- 7,48 milioni di euro per il finanziamento delle aree interne Piceno (terza area della Regione Marche) e delle aree interne Val Nerina (terza area della Regione Umbria), con una quota pari a 3,74 milioni di euro per ciascuna area;
- 1,72 milioni di euro per assicurare il sostegno e l’accompagnamento ai territori, al fine di accelerare la definizione delle strategie e la loro attuazione;
- 800mila euro per lo svolgimento di attività di valutazione.
Il CIPE interviene anche sui termini di scadenza per la sottoscrizione degli APQ, inizialmente fissati dalle delibere n. 9-2015 e n. 43-2016 al 30 settembre 2015 e al 30 settembre 2017, prorogandoli, rispettivamente, al 28 febbraio 2018 e al 31 dicembre 2018.
Per accelerare i tempi, inoltre, la delibera stabilisce che la sottoscrizione dell’APQ potrà essere accompagnata - e non più necessariamente preceduta - da un atto negoziale almeno tra la Regione e la Provincia autonoma e la rappresentanza dei Comuni dell’area-progetto.
A velocizzare il processo contribuiranno anche i fondi destinati alle attività di sostegno e accompagnamento ai territori, che saranno svolte dal Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri per quanto la riguarda la selezione delle aree e delle strategie d’area e dall'Agenzia per la coesione territoriale con riferimento all’attuazione e alla gestione degli Accordi di programma quadro.
Al Dipartimento per le politiche di coesione sono affidate anche le attività di valutazione.
> Delibera CIPE n. 80 del 7 agosto 2017 – Gazzetta ufficiale del 14 febbraio 2018
Via libera all'APQ per la Toscana d'Appennino
In coincidenza con la pubblicazione della delibera CIPE in Gazzetta ufficiale, l'Agenzia per la coesione annuncia che è stato firmato l'Accordo di programma quadro per l'area interna del Casentino e della Valtiberina.
Le risorse destinate ai 17 Comuni dell'area, che occupano complessivamente oltre mille e trecento chilometri quadrati, nella parte più Orientale del territorio toscano, sono pari a 10,41 milioni di euro e finanzieranno gli interventi riassunti nel motto "Toscana d’Appennino. Monti dello spirito".
Sei le linee d'azione previste:
- attivazione di nuovi servizi di cura sia domiciliari che semiresidenziali (Azione 1);
- apertura di servizi educativi per l'infanzia, quali i nidi (Azione 2);
- promozione di filiere economiche legate alle attività boschive (Azione 3);
- sviluppo dell'agricoltura e del settore dell'agricoltura sociale (Azione 4);
- promozione del turismo e dei servizi collegati (Azione 5);
- sviluppo dei servizi di mobilità di rete debole flessibile (Azione 6).
> Strategia d'area Casentino e Valtiberina