Dialogo con i cittadini - garantire fondi UE per Politica Coesione
Il futuro della Politica di Coesione è stato al centro del Dialogo con i cittadini promosso a Firenze da Commissione europea, Comitato europeo delle Regioni e Regione Toscana, in vista delle proposte legislative per il ciclo 2021-2027 attese per il 29 maggio, con uno sguardo alle elezioni europee del 2019.
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“Non possiamo fare a meno di queste risorse”. Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi si è espresso sui fondi europei della Politica di Coesione, partecipando al Dialogo con i cittadini che si è tenuto oggi a Firenze, insieme alla commissaria per le Politiche regionali Corina Cretu, al presidente del Comitato europeo delle Regioni Karl-Heinz Lambertz e, tramite videomessaggio, al presidente del Parlamento UE Antonio Tajani.
La Coesione nella proposta di Bilancio UE post 2020
Nella proposta della Commissione per il Quadro finanziario pluriennale 2014-2020, la Politica di Coesione si conferma uno dei principali strumenti di investimento dell'UE, ma va incontro a tagli per circa il 7% rispetto alla dotazione attuale.
Sul piano delle regole la Commissione ha proposto un quadro semplificato per la gestione e i controllo dei fondi, tassi di cofinanziamento nazionale maggiorati e l'introduzione di nuovi indicatori, oltre al criterio del reddito pro capite, per l’assegnazione delle risorse agli Stati membri.
Tra le novità per il ciclo 2021-2017 la Commissione ha prospettato anche un nuovo programma di sostegno alle riforme strutturali, con un bilancio di 25 miliardi di euro, il nuovo Fondo InvestEU, dotato di un bilancio di 15,2 miliardi di euro, per stimolare gli investimenti in settori strategici come la ricerca e l’innovazione, le reti digitali e l’economia a basse emissioni di carbonio in tutta Europa, e il potenziamento del Fondo Asilo e Migrazione, con un bilancio complessivo di 10,4 miliardi di euro.
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Il Dialogo con i cittadini
Innovazione delle imprese, opere infrastrutturali, digitalizzazione dei territori, sostegno del settore agricolo sono alcuni dei campi di intervento dei fondi UE citati dal governatore Enrico Rossi, secondo cui la Coesione è essenziale non solo per l'accesso ai contributi in sé, ma perchè è importante che la Regione partecipi alle strategie di innovazione e sviluppo condivise a livello europeo.
Nelle proposte per il bilancio UE post 2020 la Politica di Coesione subisce inevitabilmente dei tagli, a causa della Brexit e delle nuove sfide politiche dell'Unione, ma bisogna riconoscere che la Commissione ha fatto il possibile per limitarne l'impatto, ha aggiunto Rossi.
“La Toscana è al primo posto in Italia per utilizzo dei fondi europei e ha chiuso l'ultimo periodo di programmazione con una spesa pari al 115% delle risorse”, ha dichiarato la commissaria Corina Cretu, confermando che a fronte dell'uscita dall'Unione di uno dei principali Paesi contributori dei tagli alla Coesione erano inevitabili, ma che sono stati ridotti al minimo nella proposta dell'Esecutivo UE.
Presenti in sala diversi beneficiari dei fondi strutturali e di investimento europei, dalle imprese alle scuole, che hanno raccontato i progetti cofinanziati dalle risorse della Politica di Coesione e della Politica Agricola Comune (PAC) e sollecitato i tre rappresentanti delle istituzioni a garantire continuità ai finanziamenti UE.
Parallelamente all'incontro, i cittadini hanno potuto partecipare a un sondaggio online promosso dal Comitato delle Regioni nell'ambito del programma “Reflecting on Europe”, che conta già la partecipazione di circa 14mila persone. “E' fondamentale discutere con i cittadini perchè ci dicano cosa si aspettano dall'Europa”, ha spiegato il presidente Karl-Heinz Lambertz. “Ora bisogna trarne delle conclusioni”.
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