Bilancio UE 2019: plenaria PE, più fondi per giovani, PMI, clima e migrazione
Il Parlamento europeo ha approvato la sua posizione sul bilancio UE 2019, in vista del negoziato con il Consiglio. Per il PE, servono maggiori risorse per giovani, PMI, lotta ai cambiamenti climatici e migrazione.
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Via libera della plenaria del Parlamento europeo al mandato per il trilogo sul bilancio UE 2019. La proposta della Commissione europea riflette le priorità del Parlamento, ma le risorse per PMI, giovani, azione climatica e migrazione non sono sufficienti, è la posizione contenuta nella relazione a cura dell'eurodeputato italiano Daniele Viotti, che farà da base al negoziato con il Consiglio.
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La posizione del Parlamento sul bilancio UE 2019
Passata con 399 voti a favore, 146 contrari e 87 astensioni, la relazione è la prima risposta alla proposta di bilancio europeo per il 2019 presentata dalla Commissione il 23 maggio, che prevede impegni per 166 miliardi di euro e pagamenti per 149 miliardi (+3% rispetto al 2018).
Secondo gli eurodeputati, bisogna rafforzare ulteriormente l'Iniziativa occupazione giovani, dal momento che la disoccupazione giovanile è ancora al di sopra dei livelli del 2007 e aumentare il sostegno alle PMI nell'ambito del programma COSME per le piccole e medie imprese. Inoltre, il Parlamento chiede di incrementare la spesa per l'azione climatica e di garantire che la sicurezza dei cittadini e le sfide in materia di migrazione e di asilo rimangano le due massime priorità dell'Unione nel 2019 con un livello adeguato di risorse.
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Bene, invece, la proposta della Commissione di aumentare i fondi per il programma per la ricerca e l'innovazione Horizon 2020, il Connecting Europe Facility (Meccanismo per collegare l'Europa), i programmi di finanziamento dedicati alla sicurezza dei cittadini ed Erasmus+, il cui budget, però, dovrebbe essere almeno raddoppiato.
"Per dare speranza ad un intero continente e soprattutto ai giovani abbiamo bisogno di investire di più nei nostri programmi di finanziamento, come Horizon, Connecting Europe Facility, Erasmus", ha dichiarato il relatore Daniele Viotti. "Non accetteremo tagli a questi programmi, considerati di maggiore successo dai cittadini europei", ha aggiunto.
"Se davvero l'Europa vuole competere con Stati Uniti e Cina, con le maggiori economie del mondo, se vogliamo che le nostre startup competano con le multinazionali esistenti, se vogliamo concentrarci su Europa 4.0, possiamo farlo solo insieme, investendo insieme a livello europeo", ha concluso.
La prossima settimana il Consiglio presenterà la sua posizione informale e il 12 luglio avrà inizio il trilogo tra rappresentanti degli Stati membri, Parlamento e Commissione; i colloqui riprenderanno a settembre con l'obiettivo di raggiungere un accordo entro la fine dell'anno.
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Foto di Michel Christen © European Union 2018 - Source: EP