Bonus ristrutturazioni - online il sito ENEA per ottenere le detrazioni
Mentre va online il portale per trasmettere le informazioni necessarie ad ottenere il bonus ristrutturazioni, uno studio della Camera calcola che in vent’anni gli incentivi per la riqualificazione edilizia ed energetica hanno attivato 292 miliardi di investimenti.
> Manovra 2019: proroga ecobonus, bonus ristrutturazioni, mobili e verde
Presentato presso la sala del Parlamentino del Ministero dello Sviluppo economico il portale per la trasmissione all’ENEA delle informazioni necessarie ad ottenere il bonus ristrutturazioni, la detrazione fiscale del 50% per gli interventi edilizi e tecnologici che comportano risparmio energetico e/o l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili di energia, realizzati a partire dall’anno 2018.
Bonus ristrutturazioni: online il sito ENEA per ottenere le detrazioni
Come previsto dalla Legge di Bilancio 2018, i contribuenti che intendono accedere a tale beneficio sono obbligati a trasmettere all’ENEA le informazioni sui lavori effettuati. La trasmissione dei dati dovrà avvenire entro il termine di 90 giorni a partire dalla data di ultimazione dei lavori o del collaudo. Per gli interventi già conclusi, il termine dei 90 giorni per l’invio delle informazioni decorrerà dal 21 novembre 2018, data di presentazione del portale ENEA.
Per semplificare le procedure è stata messo a punto una “Guida rapida alla trasmissione” con tutte le informazioni necessarie per l’invio dei dati.
> Bonus ristrutturazioni – guida dell’Agenzia delle Entrate
“I dati che i contribuenti dovranno inviare”, ha dichiarato il sottosegretario allo Sviluppo economico Davide Crippa, “non vanno considerati come un semplice adempimento burocratico ma rappresentano un elemento fondamentale per valutare sia l’efficacia delle politiche di efficienza energetica, messe in campo dal Governo, che la riduzione dei consumi energetici e delle relative emissioni di CO2 da parte del nostro Paese che concorrono agli obiettivi più generali dell’UE”.
“Per questo motivo – ha aggiunto – chiediamo la piena collaborazione di coloro che hanno realizzato gli interventi, usufruendo degli incentivi statali, all’invio dei dati all’ENEA. Oltre che un obbligo previsto dalla legge si tratta di un dovere per chi ha a cuore il proprio Paese e le future generazioni. Inoltre, invitiamo gli operatori del settore a farsi parte attiva nel supportare i cittadini informandoli sull’obbligo e fornendo loro i dati che andranno inviati all’ENEA”.
“Con questa iniziativa”, ha sottolineato il presidente ENEA Federico Testa, “vengono rafforzati gli strumenti a supporto dei cittadini, affinché possano beneficiare in modo semplice e diretto dell’opportunità offerta da questa detrazione fiscale. Anche per questo abbiamo voluto contenere il più possibile gli adempimenti necessari. Come Agenzia nazionale per l’efficienza energetica, ENEA proseguirà nella raccolta e messa a disposizione di tutte le informazioni sui risparmi energetici conseguiti anche attraverso questa misura incentivante”.
> Il portale ENEA per ottenere il bonus ristrutturazioni
La riqualificazione energetica del patrimonio edilizio vale miliardi
292,7 miliardi di euro di investimenti e 2 milioni di posti di lavoro. Sono alcune delle cifre snocciolate nello studio del dipartimento Ambiente del servizio studi della Camera “Il recupero e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio: una stima dell’impatto delle misure di incentivazione”, predisposto in collaborazione con il CRESME (Centro ricerche economiche sociali di mercato per l'edilizia e il territorio).
Incentivi che, dal 1998 al 2018, hanno riguardato 17,8 milioni di interventi, ossia - considerando che le abitazioni sono il principale oggetto degli interventi di rinnovo – oltre il 57% delle abitazioni italiane stimate dall’ISTAT (31,2 milioni).
E se nei vent’anni presi in considerazione gli investimenti attivati da tali misure arrivano a 292,7 miliardi di euro, il dato per il 2017 indica un volume di investimenti pari a 28 miliardi 106 milioni di euro veicolati dagli incentivi, riconducibili a 3 miliardi e 724 milioni di euro per la riqualificazione energetica (il cosiddetto ecobonus) e a 24 miliardi e 382 milioni di euro per il recupero edilizio.
Positive le previsioni per il 2018: sulla base delle dinamiche registrate nei primi otto mesi dell’anno, lo studio calcola un volume di spesa complessivo superiore ai livelli del 2017, con 28 miliardi e 587 milioni di euro, imputabili per 3,549 miliardi alla riqualificazione energetica e per poco più di 25 miliardi al recupero edilizio.
Il dossier evidenzia inoltre che gli investimenti veicolati dalle misure di incentivazione fiscale hanno avuto e continuano ad avere un rilevante impatto sull’occupazione: nel 2018 le stime riguardano 426.745 occupati, dei quali 284.497 diretti e 142.248 nell’indotto.